Nintendo of America ha avviato una nuova azione legale contro la pirateria dei giochi per Nintendo Switch - sì, di nuovo -, questa volta prendendo di mira i membri del subreddit SwitchPirates. L'azienda ha depositato una richiesta presso un tribunale federale dello Stato di Washington per ottenere informazioni su altri soggetti potenzialmente coinvolti in attività di pirateria.
Questa mossa fa seguito alla causa intentata contro James "Archbox" Williams per la vendita di giochi pirata. Nintendo sta ora ampliando la sua indagine per identificare altri attori online che potrebbero aver avuto un ruolo nei cosiddetti "Pirate Shops".
L'azienda giapponese ha chiesto di poter emettere citazioni in giudizio per ottenere documenti aziendali da diverse società tecnologiche, tra cui Name Cheap, Go Daddy, Tucows, Cloudflare, Github, Discord, Google e Reddit. L'obiettivo è raccogliere informazioni su individui potenzialmente collegati a Williams.
Riguardo a Reddit, Nintendo ha dichiarato:
"Reddit gestisce una piattaforma di social media dove gli utenti, spesso usando pseudonimi, possono postare in diversi forum noti come community o 'subreddit'. Il convenuto era un moderatore principale della community SwitchPirates, con il nome 'Archbox', che vantava oltre 190.000 membri".
L'azienda ritiene che altri account attivi nella community SwitchPirates possano essere stati controllati da Williams o da individui che hanno collaborato con lui. Lo scopo delle citazioni richieste è ottenere informazioni rilevanti necessarie a Nintendo of America per perseguire le violazioni del copyright.
Questa azione legale rappresenta un'ulteriore intensificazione degli sforzi di Nintendo per contrastare la pirateria dei giochi Switch, prendendo di mira non solo i singoli individui ma anche le community online che facilitano tali attività.
Un aspetto interessante della pirateria moderna è proprio il fenomeno dei "Pirate Shops", ovvero negozi online che vendono versioni modificate di console o accessori per facilitare l'uso di software pirata. Questi shop spesso operano in una zona grigia legale, sfruttando lacune normative od operando da paesi con legislazioni più permissive.
La strategia di Nintendo di prendere di mira non solo i singoli individui ma anche le comunità online rappresenta un nuovo approccio nella lotta alla pirateria. Questo potrebbe avere implicazioni più ampie per la libertà di espressione online e la privacy degli utenti, sollevando dibattiti su come bilanciare la protezione della proprietà intellettuale con i diritti digitali degli individui.