Nintendo blocca anche Ryujinx, l'emulatore Switch considerato immune

L'azienda nipponica avrebbe contattato lo sviluppatore principale dell'emulatore Switch, sollevando dubbi sul futuro del progetto open source.

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a cura di Giulia Serena

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Nintendo ha ottenuto la chiusura di Ryujinx, uno dei principali emulatori per Nintendo Switch. Il team di sviluppo ha annunciato la rimozione dei download e la cancellazione del repository GitHub, dopo che il lead developer gdkchan è stato contattato da Nintendo con un'offerta per interrompere il progetto.

Questo rappresenta un duro colpo per la comunità degli emulatori, dopo che a marzo Nintendo aveva già fatto chiudere Yuzu, l'altro popolare emulatore per Switch. La mossa sembra confermare la strategia aggressiva dell'azienda giapponese nel contrastare l'emulazione dei suoi giochi su PC e dispositivi mobili.

Secondo quanto riportato sul server Discord ufficiale di Ryujinx, Nintendo avrebbe offerto un accordo al principale sviluppatore gdkchan per cessare le attività e rimuovere tutti gli asset del progetto sotto il suo controllo. Sebbene non ci siano ancora conferme ufficiali, la rapida rimozione dell'organizzazione GitHub fa pensare che l'accordo sia stato accettato.

Nintendo ha ottenuto la chiusura di un altro emulatore Switch

La chiusura di Ryujinx arriva in un momento in cui l'emulatore stava facendo grandi progressi, inclusi port per iOS e Android mai rilasciati. Rispetto a Yuzu, Ryujinx era considerato più difficile da colpire legalmente, con voci che il suo sviluppatore principale fosse basato in Brasile, paese più tollerante verso l'emulazione.

Le implicazioni legali

Sebbene gli emulatori siano tecnicamente legali in senso ampio, Nintendo ha diversi strumenti a disposizione per contrastarne lo sviluppo:

  • Intentare cause legali costose da sostenere per piccoli team di sviluppatori
  • Presentare richieste di rimozione DMCA
  • Fare pressioni su piattaforme come Discord e GitHub per rimuovere i contenuti

Esistono inoltre teorie legali che suggeriscono come Nintendo potrebbe vincere eventuali cause, non tanto per l'illegalità degli emulatori in sé, quanto per l'aggiramento dei meccanismi di protezione della Switch e il potenziale favoreggiamento della pirateria.

Le motivazioni di Nintendo

La mossa contro Ryujinx potrebbe essere stata accelerata dal recente rilascio di The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom, che l'emulatore era riuscito a far girare su PC con prestazioni migliori rispetto alla console originale. Questo ha probabilmente allarmato Nintendo, preoccupata di perdere il controllo esclusivo sull'esperienza di gioco dei suoi titoli di punta.

L'azienda sembra inoltre aver intensificato le azioni legali in generale: il popolare YouTuber RetroGameCorps ha annunciato che non mostrerà più giochi Nintendo nei suoi video, dopo aver ricevuto abbastanza copyright strike da rischiare la chiusura del canale.

Il futuro dell'emulazione Switch

Sebbene questa sembri la fine del team ufficiale di Ryujinx, con diversi membri che stanno salutando sul server Discord, non è detto che sia la fine definitiva del progetto. In passato si sono verificati casi di "colpi di stato" all'interno di gruppi di sviluppatori distribuiti come questo.

È inoltre possibile che, come accaduto con Yuzu, si diffondano fork di Ryujinx su GitHub e sul web, o che il suo codice diventi la base per futuri emulatori. Ad esempio, Suyu, una variante di Yuzu, è ancora disponibile sui propri server.

Insomma, la battaglia tra Nintendo e gli sviluppatori di emulatori sembra destinata a continuare, con l'azienda sempre più determinata a proteggere la sua proprietà intellettuale e l'esclusività delle sue piattaforme di gioco.

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