Nintendo: altri doppiatori si uniscono alle polemiche su Bayonetta 3

Nintendo rischia di trovarsi in un vero e proprio scandalo dopo che altri doppiatori stanno condividendo i compensi dei loro lavori.

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a cura di Antonio Rodofile

Le recenti polemiche tra Hellena Taylor e Platinum Games relative agli ingaggi per il doppiaggio di Bayonetta 3 (potete prenotarlo su Amazon) hanno inevitabilmente lasciato degli strascichi in tutto il settore del voice acting per videogiochi. Oltre all’attrice, infatti, molti altri professionisti stanno facendo sentire la propria voce e raccontando le proprie esperienze, collegate ad altri titoli Nintendo. A queste vanno aggiunte le dichiarazioni del game director di Bayonetta 3 che non hanno di certo smorzato le polemica.

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Adesso, infatti, a Hellena Taylor si è unito anche Sean Chiplock, noto per aver dato la voce a tre personaggi in Breath of the Wild: il Grande Deku, Teba e Revali. Come afferma lo stesso doppiatore, il suo compenso per tutti e tre i personaggi si aggira in una cifra che oscilla tra i 2000 e i 3000 dollari. Questo perché il pagamento in contratto è stato stabilito su tariffa oraria. Il compenso, infatti, è stato calcolato sul numero di ore trascorse in studio da Chiplock. Queste sarebbero state di più dovendo, appunto, doppiare ben tre personaggi.

Chiplock, inoltre, ha mostrato altri esempi nei quali, invece, il suo guadagno è stato nettamente superiore rispetto a quanto ricevuto per il gioco di The Legend of Zelda. L’attore, infatti, avrebbe ricevuto circa 950 dollari per i due personaggi doppiati in Detective Pikachu, ai quali vanno aggiunti alcuni bonus legati ai diritti televisivi e di distribuzione. Tuttavia, la cosa che sembra più insolita in tutta questa vicenda è l’affermazione successiva di Chiplock. L’attore, infatti, dice di aver ricevuto più di quanto guadagnato con Breath of the Wild anche nel suo ruolo in Freedom Planet 1.

Se consideriamo che si tratta di un indie il quale, ovviamente, non ha le stesse disponibilità economiche dei titoli Nintendo, infatti, sembra evidente che qualcosa sia andato storto. Il doppiatore, infatti, aggiunge che oltre al compenso pattuito, gli sviluppatori di Freedom Planet 1 gli hanno concesso anche vari bonus economici. Alla luce di quanto accaduto nelle ultime 24 ore, dunque, sembra che Nintendo rischi di trovarsi in un polverone sempre più grande.

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