Nintendo of America ha acquisito il dominio Ryujinx.org, precedentemente utilizzato per ospitare l'omonimo emulatore per Nintendo Switch (console acquistabile su Amazon). L'acquisizione, avvenuta il 7 novembre, segna la fine definitiva del progetto Ryujinx, uno degli emulatori più popolari tra i giocatori.
Questo sviluppo fa seguito alla rimozione dell'emulatore da GitHub e dal sito ufficiale all'inizio del mese scorso. Il capo del progetto, gdkchan, aveva annunciato la chiusura di Ryujinx dopo aver raggiunto un accordo con gli avvocati di Nintendo per cessare lo sviluppo e la distribuzione del software, evitando così un'azione legale.
L'acquisizione del dominio Ryujinx.org da parte di Nintendo segue un modello simile a quanto accaduto con Yuzu, un altro popolare emulatore di Switch chiuso all'inizio dell'anno. Sebbene Nintendo ora controlli il sito web, non ha diritti sul codice open source alla base dell'emulatore.
La chiusura di Ryujinx e Yuzu ha portato alla nascita di numerosi successori spirituali. Nintendo sembra intenzionata a contrastare anche questi nuovi progetti, in particolare quelli più promettenti. A maggio, l'azienda ha ottenuto la rimozione di oltre 8.500 cloni di Yuzu con una singola richiesta DMCA inviata a GitHub.
Anche gli sviluppatori di Suyu, un altro emulatore, hanno dovuto affrontare azioni legali da parte di Nintendo. Sebbene sia praticamente impossibile eliminare ogni singolo emulatore esistente, la strategia dell'azienda sembra mirare a limitare l'emulazione il più possibile.
Alcuni analisti ipotizzano che questa aggressiva campagna contro l'emulazione possa essere collegata al futuro lancio di Nintendo Switch 2 e alla recentemente confermata retrocompatibilità con i giochi della Switch originale.
In realtà avrebbe senso, visto che Nintendo Switch sta diventando una macchina (e una serie di dispositivi) in grado di garantire una libreria davvero immensa che un'eventuale emulazione potrebbe davvero recare danni seri all'azienda sul lungo periodo.
Ovviamente, come sempre, ricordiamo che l'emulazione è tecnicamente legale nel momento in cui si possiede effettivamente il gioco acquistato. Chiaramente questo succede solo di rado.