Niantic, creatrice di Pokémon Go, vende la sua divisione gaming: cosa succederà ora?

Niantic, creatrice di Pokémon Go, valuta la vendita della divisione sviluppo giochi. Il popolare titolo in realtà aumentata potrebbe cambiare proprietà.

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a cura di Giulia Serena

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Niantic, l'azienda creatrice del popolare gioco in realtà aumentata Pokémon Go, sta valutando la vendita della sua divisione di sviluppo giochi. Secondo fonti anonime citate da Bloomberg, l'azienda starebbe esplorando un accordo con Scopely, sviluppatore di giochi mobile di proprietà del gruppo saudita Savvy Games, per cedere l'unità per circa 3,5 milioni di dollari.

Questa mossa segnerebbe una svolta significativa per Niantic, che ha costruito il suo successo proprio sulla capacità di sfruttare la realtà aumentata per creare giochi innovativi. Pokémon Go, lanciato nel 2016, è diventato rapidamente un fenomeno globale, portando l'azienda alla ribalta.

C'è da dire, però, che i titoli successivi non hanno raggiunto lo stesso livello di popolarità. Nel 2022, Niantic ha licenziato l'8% del personale e chiuso quattro progetti, tra cui Harry Potter: Wizards Unite. Nel 2023, ulteriori 230 dipendenti sono stati licenziati e i giochi legati a NBA e Marvel sono stati cancellati.

Nonostante le difficoltà, Niantic ha continuato a innovare nel campo della realtà aumentata. Lo scorso anno ha aggiornato l'app Scaniverse per consentire agli utenti di creare modelli di oggetti reali e fornire i dati agli sviluppatori. A novembre, l'azienda ha annunciato l'intenzione di costruire un vasto modello geospaziale basato sul machine learning per "comprendere una scena e collegarla a milioni di altre scene a livello globale".

La storia di Niantic affonda le sue radici nel mondo della geolocalizzazione e della realtà aumentata. Fondata nel 2010 come startup interna di Google, l'azienda prende il nome dalla nave Niantic, che raggiunse San Francisco durante la corsa all'oro californiana del 1849 e fu successivamente interrata e utilizzata come edificio.

Inizialmente, Niantic si concentrò sullo sviluppo di applicazioni che combinavano la geolocalizzazione con elementi di gioco. Il loro primo grande successo fu Ingress, un gioco di realtà aumentata basato sulla localizzazione che invitava i giocatori a esplorare il mondo reale per conquistare "portali" virtuali.

Tuttavia, fu con il lancio di Pokémon Go nel 2016 che Niantic raggiunse la fama mondiale. Il gioco, che permetteva ai giocatori di catturare le iconiche creature virtuali nel mondo reale, divenne un fenomeno culturale globale. Nei primi mesi dal lancio, si stima che il gioco abbia generato oltre 1 miliardo di dollari di ricavi.

Insomma, la possibile vendita della divisione giochi potrebbe segnare un cambio di strategia per Niantic, permettendole di concentrarsi sullo sviluppo di tecnologie di realtà aumentata per altri settori oltre al gaming.

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