Le conseguenze economiche dell'intelligenza artificiale geospaziale stanno ridisegnando i confini di Niantic, l'azienda nota per aver rivoluzionato il gaming mobile con Pokémon GO. Il colosso tecnologico, dopo aver ceduto la sua divisione videoludica al gigante saudita Scopely per l'astronomica cifra di 3,5 miliardi di dollari, si trova ora a fare i conti con una ristrutturazione che costerà il posto di lavoro a 68 dipendenti. La vendita, presentata inizialmente come un'opportunità strategica per concentrarsi sul core business dell'intelligenza artificiale geospaziale attraverso la nuova entità Niantic Spatial Inc., ha rapidamente mostrato il suo lato più amaro con l'annuncio dei licenziamenti, comunicati agli interessati il 20 marzo 2025 ed effettivi dal 20 maggio dello stesso anno.
John Hanke, CEO di Niantic, ha tentato di giustificare questa dolorosa decisione con la necessità di tornare a operare come una "startup", cercando maggiore agilità e focalizzazione sul nuovo core business. "Dopo molte riflessioni, è diventato chiaro che alcuni ruoli non sarebbero stati più necessari considerando il nostro nuovo focus", ha dichiarato Hanke in una comunicazione interna di marzo, successivamente pubblicata sul sito ufficiale dell'azienda. "Queste decisioni non sono mai facili; non riflettono in alcun modo le performance individuali, e comprendiamo il loro impatto sulla vita delle persone coinvolte."
I dettagli precisi sui licenziamenti sono emersi solo grazie al rapporto WARN (Worker Adjustment and Retraining Notification) pubblicato in California, che ha confermato ufficialmente il numero di 68 dipendenti che perderanno il loro posto di lavoro. Interrogata sulla vicenda, l'azienda si è limitata a confermare che la nota interna di Hanke era effettivamente riferita ai tagli documentati nel rapporto WARN, senza aggiungere ulteriori commenti o dettagli sulla situazione.]
La cessione della divisione videoludica a Scopely rappresenta uno dei più significativi cambi di rotta nella storia recente dell'industria tecnologica. I 3,5 miliardi di dollari incassati hanno permesso a Niantic di creare una nuova entità aziendale completamente dedicata all'intelligenza artificiale geospaziale, un settore in forte espansione ma ancora alla ricerca di modelli di business sostenibili. L'operazione segna l'abbandono dell'ambito che aveva reso celebre Niantic in tutto il mondo, ovvero quello dei giochi in realtà aumentata basati sulla geolocalizzazione.
La trasformazione radicale della società solleva interrogativi sul futuro della realtà aumentata applicata al gaming di massa, un settore che Niantic aveva praticamente inventato con il lancio di Pokémon GO, fenomeno globale capace di portare milioni di persone a esplorare città e parchi smartphone alla mano. Con l'uscita dell'azienda da questo mercato, resta da vedere se altri attori sapranno raccogliere l'eredità di un'innovazione che ha cambiato, seppur temporaneamente, il modo in cui interagiamo con lo spazio urbano attraverso la tecnologia.