Dopo la cessazione del supporto a Ghost Recon: Breakpoint, in tanti si sono chiesti cosa farà il publisher e sviluppatore franco canadese dei suoi NFT. Una domanda legittima, visto che la società aveva scelto proprio l'ultimo titolo della serie Ghost Recon per testare con mano il mercato dei token non fungibili.
Partiamo dalla prima notizia: con la fine del supporto a Ghost Recon: Breakpoint, non saranno prodotti ulteriori NFT del gioco. Ubisoft ha deciso di ringraziare tutti quanti i giocatori che hanno appoggiato l'iniziativa, esprimendo gratitudine per chiunque abbia acquistato almeno un Digit. "Adesso possedete un pezzo del gioco e avete lasciato il vostro marchio nella storia", ha dichiarato un rappresentante di Ubisoft in un messaggio a GamesIndustry.
Nonostante la cessazione di questa prima ondata di NFT, i token non fungibili resteranno comunque al centro delle attenzioni di Ubisoft. "Restate in contatto con noi per più aggiornamenti e i prossimi drop in altri giochi", le parole del rappresentante del publisher e sviluppatore. Non dovrebbe essere una sorpresa: da diversi mesi infatti la società ha già dichiarato che la blockchain resterà sicuramente uno dei punti di riferimento per questa industria e in particolare per tutti i giochi che intendono sviluppare. Nel corso dei prossimi mesi, dunque, potrebbero comparire nuovi token non fungibili per tutte le altre serie, come Far Cry, Assassin's Creed, Prince of Persia e tantissimi altri brand molto famosi, magari proprio per celebrare l'eventuale lancio di nuovi titoli appartenenti alle sue IP.
L'ultimo NFT di Ghost Recon Breakpoint è stato lanciato sul mercato il 17 marzo 2022, ad appena tre mesi dall'annuncio del lancio di alcuni token non fungibili per il popolare shooter. Non è ancora chiaro se i Digit del titolo potranno essere utilizzati anche in altri giochi, ma restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti e notizie direttamente da Ubisoft.