Recensione

Neva | Recensione - Un'altra perla dagli autori di GRIS

Un'avventura emozionante che conquista fin dall'inizio. Neva vi farà vivere un'esperienza toccante e indimenticabile, pronta a sciogliervi il cuore.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Era il 2018 quando Nomada Studio conquistava tutti con il suo GRIS un'opera toccante e artisticamente incredibile. Uno di quei titoli necessari nel mercato e che ha aiutato a comprendere quanto questo medium sia maturato nel corso del tempo, facendo riflettere su quanto il "videogioco" sia divenuto un vero e proprio simbolo artistico e dall'alto valore socioculturale.

A distanza di sei anni la software house spagnola, insieme a Devolver Digital, ci riprovano con Neva, un titolo che mantiene le caratteristiche artistiche e narrative di GRIS, integrando delle meccaniche di combat system pensate per offrire più vigore l'esperienza.

La nuova opera di Nomada si è rivelata bellissima e affascinante, risultando però meno intrigante del loro precedente prodotto, forse anche in virtù di una storia più "leggera" che riesce a emozionare, ma non a sorprendere.

Neva e Alba

Neva racconta di Alba, una giovane ragazza intenta a proteggere Neva, un cucciolo di un animale dalle sembianze di un lupo che ha subito una grossa perdita durante la giovane età. Una sfida non semplice per Alba, costretta a difendere l'animale dall'oscurità che tormenta la natura e mette a repentaglio il suo delicato equilibrio.

Durante tutta l'esperienza, dalla durata di circa quattro ore, dovremmo assistere alla crescita di Neva stessa in un lasso di tempo lungo quattro stagioni, incoraggiando più volte l'animale nell'affrontare ostacoli o calmarlo in una situazione di difficoltà. Sotto molteplici aspetti, il rapporto tra i due non è poi così distante a quanto visto in ICO o nel più recente The Last Guardian con Trico, dove il rapporto di fiducia migliora nel tempo e anche l'affetto tra i due si intensifica proseguendo nell'avventura.

Se in GRIS la tematica principale era il lutto e la perdita, in Neva la storia si concentra sull'ambiente e sul concetto di genitorialità. Alba funge da mamma per il piccolo, intenta a insegnarli come affrontare la vita, avversità dopo avversità attraverso una narrazione silenziosa, priva di dialoghi, che lascia spazio alla nostra interpretazione. Un racconto semplice, ma toccante ed efficace che siamo certi colpirà maggiormente chi è genitore, che potrà comprendere più da vicino alcuni aspetti emotivi dell'opera.

Non stiamo dicendo che sia meno interessante rispetto alla loro precedente esperienza, ma che probabilmente potrebbe essere più impattante per un determinato gruppo di persone rispetto alla vicenda più dura e complessa di GRIS. A ogni modo, siamo certi che saprà comunque colpirvi nell'animo e farvi scendere una lacrimuccia, forse anche più di una, nel percorso verso il finale.

Pura arte in movimento

Ad amplificare la componente narrativa ci pensa, come in passato, il comparto artistico e musicale del gioco. Nomada Studio ha ancora una volta realizzato un mix tra colori acquerellati e sfumature davvero meraviglioso

La colonna sonora, composta da Berlinist (già autori delle musiche di GRIS), riesce ad amplificare l'impatto emotivo del gioco con melodie delicate e toccanti, mentre gli ambienti sono ricchi di dettagli e colori vivaci, dando vita un'atmosfera fiabesca e al tempo stesso malinconica. Si passa da paesaggi naturali mozzafiato, con distese verdi e vegetazione rigogliosa a luoghi idilliaci trasformati in pozze scure con alberi composti da rami secchi e aguzzi e temibili creature pronte a farci del male.

Una contrapposizione artistica quella del male e del bene che è ben integrata nella vicenda, raccontando in maniera, ma implicita, sia il rapporto tra "genitore e figlio" sia il grido d'aiuto della natura, costantemente in pericolo dal male che la circonda.

Un nuovo modo di vivere l'avventura

Proprio a causa di tutto questo "dolore" che Alba è costretta a combattere con la propria spada, per difendere Neva dalle forze oscure e riportare la natura al suo aspetto originario. Nomada Studios ha provato a fare qualcosa di diverso rispetto a GRIS, integrando un semplice combat system che ci consente di attaccare e schivare.

Nulla di troppo complesso che sulla carta avrebbe dovuto offrire più varietà al gioco e renderlo più fluido e digeribile per una platea più ampia. Nonostante il gioco consenta comunque di scegliere come approcciare il gioco, con la possibilità di selezionare una modalità storia per evitare di morire, i combattimenti stessi non ci hanno convinto del tutto, risultando sulla lunga abbastanza superflui e poco interessanti, anche a livello puramente estetico. Di certo offrono più varietà, ma un minimo di lavoro in più avrebbe certamente aiutato molto, quantomeno negli scontri contri alcuni "boss".

Un peccato se si considera che gli elementi platform con puzzle ambientali funzionano ancora benissimo e anche se questi non si differenziano molto dal predecessore, riescono a essere tutto sommato intelligenti e ben posizionati. I puzzle ambientali richiedono ai giocatori di manipolare l'ambiente circostante, per esempio suonando gong per modificare la struttura di scalinate e piattaforme o saltare su blocchi sfruttando il riflesso di un luogo specifico. 

 

Voto Recensione di Neva


8

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Artisticamente è una meraviglia

  • Colonna sonora bellissima

  • Racconto emozionante

Contro

  • I combattimenti sono un'aggiunta superflua

  • Pur essendo emozionante, narrativamente non coinvolge come Gris

Commento

Neva è senza dubbio un'altra esperienza emotivamente travolgente firmata Nomada Studio che punta tutto sul comparto artistico e sulla colonna sonora, dando vita a un racconto toccante, meraviglioso da vedere e da ascoltare. Al netto di questo, i combattimenti introdotti ci sono sembrati superflui e poco incisivi anche a livello estetico, risultando più un contentino per chi desiderava un'esperienza più dinamica invece che una vera e propria nuova meccanica. In generale Neva non colpisce duro nell'animo come Gris, ma riesce comunque a farsi amare nella sua emozionante semplicità.
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