Pochi giorni fa, durante la Geeked Week 2022, Netflix ha annunciato un'ulteriore aggiunta all'interno del proprio parterre videoludico: nel corso del 2022, più precisamente entro la fine dell'anno, verranno raddoppiati i titoli a disposizione dell'utenza. La piattaforma, quindi, decide di proseguire la propria strada in ambito videoludico, aggiungendo numerosi prodotti entro la fine dell'anno. Una scelta più che singolare, tenendo presente che Netflix possiede già più di 20 giochi. Ovviamente si tratterà di giochi ispirati ai grandi titoli dell'azienda tra cui La casa di carta e La regina degli scacchi, 2 delle serie più amate di sempre. La domanda sorge spontanea, soprattutto in questo momento di crisi per il colosso dello streaming: i giochi sono ciò che vogliamo davvero da Netflix?
In qualche modo, una domanda abbastanza simile ce l'eravamo posta anche nel 2021, ovvero quando è effettivamente nato il catalogo gaming dell'azienda, intenzionato ad aggiornarsi periodicamente con nuovi titoli per l'utenza. Il "salto" in questo nuovo ambito ci aveva lasciato già con l'amaro in bocca, nonostante le dichiarazioni piuttosto entusiaste di tutto il team che enfatizzavano questa espansione. La categoria aggiuntiva, però, non sembra aver causato davvero un cambiamento di percezione da parte dei consumatori e, non meno importante, non sembra aver portato una crescita positiva impattante per Netflix. Nel corso del nostro articolo osserveremo più da vicino questa nuova scelta da parte dell'azienda, tenendo presente quanto il periodo sia drasticamente meno florido del previsto.
Risposta alla crisi o voglia di osare?
Da maggio è ormai noto e confermato che Netflix ha registrato più di 3 milioni di cancellazioni nel corso dei primi 3 mesi del 2022, 1 milione in più rispetto alle cifre del 2021. Il fattore che "preoccupa" maggiormente l'azienda è la crescita di utenti particolarmente fidelizzati che hanno deciso di annullare l'abbonamento, ovvero quelli iscritti al servizio anche da più di tre anni. Dunque la crisi c'è, i consumatori "più fedeli" sembrano scontentarsi maggiormente ma allo stesso tempo il mercato dello streaming non perde nemmeno un colpo. Cosa significa? La concorrenza sta prendendo piede e alcuni abbonati hanno virato le proprie rotte verso lidi nuovi come Disney+.
Quindi, l'entrata e la continua espansione di Netflix nell'ambito videoludico potrebbe essere facilmente interpretata come un tentativo di uscita dal periodo di regressione. Innegabilmente si tratta di un mercato florido che sta fruttando miliardi ed è perennemente in crescita. Il dubbio rimane che sia la strada giusta per la piattaforma di streaming e che, soprattutto, sia effettivamente il modo corretto per riparare i danni causati dalle perdite ingenti in questo trimestre appena passato e i 150 dipendenti licenziati per ridurre i costi. Cercare di puntare verso nuovi orizzonti è indubbiamente un tentativo per capire se questa parte di mercato possa essere in qualche modo un "salvagente" per l'azienda, ma per il momento sembrano esserci cambiamenti in positivo. Alcuni si domandano se puntare verso produzioni più impegnative e smettere di produrre serie o film dedicati ai più giovani possa essere la risposta migliore ai problemi della piattaforma, ma per il momento la rotta sembra ben diversa. A questo punto vale la pena valutare non solo i giochi proposti in maniera critica, tenendo presente quanto possano effettivamente apportare qualcosa di significativo nel mondo videoludico, ma anche comprendere meglio cosa aspettarci da queste decisioni.
Tramite app potrete scaricare diversi giochi e, come vi abbiamo detto, potrete variare tra ben 20 titoli ciò disponibili. Tuttavia sono i prossimi arrivi a interessarci, pur non essendo così tanto promettenti da un punto di vista ludico. In primis il titolo dedicato a La regina degli scacchi, uno dei successi più importanti della piattaforma di streaming. Grazie a questo prodotto i giocatori potranno muoversi nel modo in cui vive la protagonista dell'omonima serie TV. Lo scopo? Prendere lezioni di scacchi e sconfiggere i propri amici, nulla di particolarmente sorprendente e soprattutto molto in linea con quello che è il prodotto seriale di Netflix. Tra le altre proposte anche il gioco di ruolo Shadow and Bone e ovviamente l'immancabile La casa di carta. Anche in questo caso si parla di un enorme successo globale per Netflix, dunque era più che scontato che l'azienda decidesse di produrre un titolo interamente dedicato a questo prodotto. In questo caso lo scopo principale sarà concludere con successo delle semplici rapine, replicando il modus operandi della serie.
Come abbiamo potuto notare da questi tre casi, abbastanza esemplificativi del panorama videoludico proposto da Netflix, l'azienda cerca di proporre una varietà abbastanza importante, non a caso ci saranno anche dei giochi di carte sull'app. Ma quanto si tratta effettivamente di titoli longevi, interessanti, che tentano di mantenere alta l'attenzione del giocatore se non per qualche minuto di curiosità una volta trovato sulla piattaforma? È proprio questo il punto dolente delle proposte che ci sono state in questo periodo e che stanno per arrivare. Rimane il fatto che abbiamo ancora molto da vedere, molte proposte potrebbero stupirci, e ovviamente l'azienda sta cercando di adattarsi per capire quali sia il feedback dell'utenza, quanto sia effettivamente interessate e ovviamente sta tentando di proporre solo giochi che possano attirare l'attenzione di chi è già fan di qualche produzione importante. D'altra parte l'idea che si punti a realizzare più 50 giochi entro la fine dell'anno non ci trasmette moltissima fiducia, perché per quanto i team a disposizione dell'azienda possono essere validi e interessanti, sviluppare così tanti prodotti è estremamente complicato.
In effetti non sappiamo quanto ritorno possano dare questi titoli a Netflix da un punto di vista di fidelizzazione, ma ci auguriamo che possano essere in qualche modo un aiuto per ritrovare un equilibrio all'interno del mercato. La posizione della piattaforma rimane ancora a decifrare per quanto riguarda l'ambito videoludico, ma ovviamente siamo sempre aperti a nuove opzioni o nuove prospettive. La nostra idea è che per ambientarsi effettivamente nel settore, bisognerà puntare su qualcosa di estremamente incisivo e di qualità piuttosto che sull'enorme quantità. Comprendiamo l'idea di ampliare il più possibile le offerte, cercando di toccare anche nuove prospettive oltre a quelli seriali o alle pellicole, ma per il momento la strada da fare sembra ancora abbastanza lunga e gli effetti di questo cambiamento tardano ad arrivare.