NBA 2K25 è una celebrazione del Basket | Recensione
NBA 2K25 va oltre l'aggiungere qualche miglioria a una formula già consolidata, ma si presenta come la versione più completa, e ricca, della serie di 2K
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a cura di Andrea Maiellano
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NBA 2K25 è finalmente approdato sui nostri schermi, portando con sé una ventata di novità per tutti gli appassionati di basket e videogiochi. Sviluppato, come da tradizione, da Visual Concepts, e pubblicato da 2K Sports, questo nuovo capitolo della celebre serie non si presenta esclusivamente come un'evoluzione naturale del suo predecessore, ma va ad aggiungere una serie di novità, oltre a migliorare praticamente ogni aspetto delle precedenti edizioni, atte a renderlo il capitolo più completo, ricco e accessibile dell'intera serie.
Ogni anno, l'avvento della nuova edizione della longeva serie di Visual Concepts porta i giocatori, specialmente dalle nostre parti dove il basket non è celebre come il calcio, a liquidare frettolosamente il nuovo capitolo di NBA 2K, sostenendo che si limita ad aggiungere qualche cosetta e a incrementare il volume delle microtransazioni.
Con l'intento di eliminare questa forma mentis dalla nostra testa, abbiamo optato per un approccio diverso. Visto che chi vi scrive è cresciuto a pane e palla arancione, il modo migliore per comprendere appieno tutte le sfumature presenti in questa nuova edizione, è stato quello di giocarlo con gli occhi di un appassionato, oltre che rimettere mano a NBA 2K24 per poter notare ogni più piccolo miglioramento.
E per un fan del basket, 2K non poteva scegliere un terzetto migliore da mettere in bella mostra sulle copertine di NBA 2K25. Jason Tatum, superstar dei Boston Celtics, è il volto della versione standard e della All-Star Edition. A'ja Wilson, una delle principali protagoniste della WNBA, è invece la prima giocatrice ad aver raggiunto il 99 di valutazione complessiva (Overall Rating) e condivide la copertina della All-Star Edition con Tatum. Infine, la Hall of Fame Edition è dedicata al leggendario Vince Carter, una leggenda ormai ritirata, ma che continua a essere una figura iconica per i fan del basket e che merita assolutamente di figurare nell'edizione più prestigiosa del gioco.
ProPLAY e novità nel gameplay
La tecnologia ProPLAY, introdotta per la prima volta lo scorso anno, ritorna in NBA 2K25 con una serie di ulteriori miglioramenti. ProPLAY, per chi non ne fosse a conoscenza, utilizza filmati reali della NBA per migliorare il realismo dei movimenti, e delle animazioni, dei giocatori.
Quest'anno, è stato aggiunto un nuovo motore di dribbling insieme a ben 9.000 nuove animazioni. Il risultato? Movimenti fluidi e realistici, che rendono l'esperienza di gioco ancor più realistica.
Ovviamente, senza fare una comparazione 1:1 con la precedente edizione, il rischio di non percepire tutte le migliorie apportate in ProPLAY è alto, d'altronde da quando è sbarcato sulla nuova generazione di console, la serie NBA 2K ha assottigliato il confine fra reale e virtuale in maniera tale da rendere le migliorie apportate successivamente meno percepibili a colpo d'occhio.
Resta indubbio, però, che alcuni piccoli dettagli sparsi qua e la, tradiscono la natura videoludica di NBA 2K25, ma considerando il salto in avanti svolto per quanto riguarda la totalità delle animazioni presenti nel gioco, non sappiamo come si possa migliorare ancora un prodotto di tale qualità.
Tra le novità più interessanti del gameplay, invece, troviamo la nuova meccanica di Shot Cancelling (annullamento del tiro). Ora è molto più facile interrompere un tiro in fase di preparazione e passare a una mossa alternativa, il che apre nuove possibilità per coinvolgere i compagni di squadra e aggiungere varietà al proprio stile di gioco.
Una tattica che ci ha spesso divertito è quella di fingere un tiro da tre punti, far cadere nella trappola il difensore (che fra l'altro reagisce esattamente come farebbe un giocatore reale) e poi penetrare in area per un passaggio o un tiro ravvicinato. Questa flessibilità strategica aggiunge profondità all'azione e permette di sperimentare una varietà di approcci offensivi davvero elevata.
NBA 2K25 ha anche apportato notevoli modifiche al sistema di tiro, introducendo i Shot Timing Profiles e il Pro Stick Rhythm Shooting. I primi permettono di scegliere tra cinque diverse opzioni di tempismo per i tiri, adattandosi così al livello di abilità e alle preferenze di ogni giocatore.
Vi sembrerà un dettaglio di poco conto ma, al netto delle partite online, l'introduzione degli Shot Timing Profiles, permette a chiunque di approcciarsi a NBA 2K25 senza patire troppi mal di testa, vista l'adattabilità della curva della difficoltà e la facilità con cui si possono apprendere i fondamenti sfruttando questa nuova meccanica.
Il Pro Stick Rhythm Shooting, invece, offre un modo del tutto nuovo di tirare; invece di premere e rilasciare il pulsante, o lo stick, dedicato al tiro, si inizia tirando lo stick verso il basso per avviare il lancio, poi, quando si vede l'animazione del tiro del giocatore raggiungere il punto di rilascio, si spinge lo stick verso l'alto cercando di agire con il giusto tempismo per allinearsi all'animazione del giocatore.
Questo movimento, molto intuitivo, del far fare giù-su allo stick, oltre a rendere più immersiva l'azione di gioco, premia i giocatori per la precisione nel replicare il movimento di tiro caratteristico di ogni giocatore.
Ci è bastato fare qualche partita online per capire che i giocatori già in grado di padroneggiare al meglio il Rhythm Shooting, avevano un flowI migliore superando di gran lunga in velocità chi, come noi, stava utilizzando il metodo tradizionale di tiro.Ovviamente padroneggiarlo non è facile, specialmente per chi è abituato ad anni di NBA 2K, ma la naturalezza con cui si possono eseguire i tiri lo rendono una novità decisamente gradita e capace di diventare lo standard nei match online.
Learn2K un manifesto all'accessibilità
Se siete giocatori della prima ora, il gameplay di NBA2K potrebbe sembrarvi poco accessibile e ricolmo di meccaniche complesse da apprendere velocemente. Bene, NBA 2K25 include la modalità Learn2K, progettata per insegnare ai giocatori le basi del gioco, apprendere alcuni trucchetti avanzati e, soprattutto, adattarsi allo stile, e alla difficoltà, scelta inizialmente. Dai passaggi ai tiri, dalla difesa ai tiri liberi, questa modalità guida passo dopo passo i neofiti, oltre a consentire ai veterani di affinare le proprie abilità, togliersi la ruggine e imparare le nuove meccaniche di gioco. L'aspetto più sorprendente è che il ritmo dei tutorial è ben bilanciato, permettendo di apprendere senza fretta, senza tedio e facendo costantemente sperimentare il giocatore direttamente sul campo, realizzando dei brevi match riassuntivi dopo aver portato a termine un ciclo di lezioni.
Un altro aspetto che ha ricevuto dei miglioramenti significativi rispetto allo scorso anno, è l'Intelligenza Artificiale, specialmente per quanto riguarda gli attaccanti presenti nella nostra squadra. Durante le partite in MyCAREER, abbiamo notato come i nostri compagni di squadra siano diventati più reattivi e capaci di prendere decisioni in totale autonomia.
Invece di esitare, o di limitarsi a gironzolare senza meta, ora i nostri compagni sfruttano con decisione le corsie libere, creando più occasioni d'attacco e dando al gioco un ritmo più dinamico. Questo miglioramento si fa sentire soprattutto quando non si ha il controllo diretto del giocatore, e aggiunge una nuova dimensione tattica alle partite, visto che finalmente si potrà sfruttare i propri compagni in maniera strategica e non casuale.
La migliore modalità carriera in un gioco sportivo
La modalità MyCAREER è sempre stata il fiore all'occhiello della serie NBA 2K. Da collaborazioni con Spike Lee, fino a storie che rivaleggiano tranquillamente con i film hollywoodiani dedicati al basket, la modalità carriera si è sempre presentata come un gioco a se stante, capace di coinvolgere anche i giocatori più casuali e quest'anno non fa eccezione.
NBA 2K25, però, ha introdotto nuove funzionalità, e qualche miglioria, per renderla ancor più affinata. Innanzitutto, nel MyPLAYER Builder (lo strumento che permette di creare il proprio giocatore personalizzato) quest'anno è possibile utilizzare i template reali dei giocatori NBA, permettendovi di costruire un protagonista simile ai vostri idoli attuali o d'infanzia.
Per quanto riguarda, invece, il face scan, la funzione che consente di inserire il proprio volto all'interno del gioco eseguendo una scansione tramite app, la tecnologia fa ancora fatica a rivelarsi priva di imperfezioni.
Per carità, tutto funziona meglio che in passato, ma ci vuole ancora troppo tempo per ottenere una scansione perfetta e non sempre il risultato finale non richiede delle modifiche manuali per rendere il personaggio effettivamente somigliante a noi.
La trama di MyCAREER quest'anno segue le vicende di MP e del suo manager Patrick Wells. Non siete più considerati il "nuovo LeBron James" come in NBA 2K24, ma il vostro personaggio rimane un talento da tenere d'occhio. Tuttavia, dovrete guadagnarvi il rispetto della lega fin dalle prime partite, partendo dalla panchina prima di poter ottenere un posto da titolare.
MyCAREER, inoltre, offre la possibilità di rivivere il passato del giocatore con The Heart of a Dynasty, una serie di missioni che raccontano come siete arrivati al successo e sviluppano il rapporto tra voi e il vostro manager.
Questa trama aggiuntiva è piacevole, espande ulteriormente una carriera già di per se ricchissima di cose da fare e ci auguriamo che Visual Concepts continui a espandere questa componente narrativa in futuro, visto che la sua natura da agglomerato di "side quest" funziona davvero bene e riesce a offrire il giusto ritmo, e il giusto approfondimento, alla lunghissima storia di NBA 2K25
The City, la città virtuale dove i giocatori possono esplorare, sfidarsi e partecipare a delle missioni opzionali, è stata notevolmente migliorata in NBA 2K25. Uno dei cambiamenti più evidenti è la riduzione delle dimensioni della mappa, che rende più facile e rapido spostarsi da un punto all'altro. Inoltre, le affiliazioni come RISE ed ELITE sono posizionate molto più vicine, eliminando la necessità di lunghi spostamenti solo per accedere alle arene. Questa compattezza rende The City più esplorabile e divertente, senza sacrificare la varietà di attività e modalità offerte.
In The City potete ancora trovare le affiliazioni, le strutture per l'allenamento, i campi all'aperto e molto altro. Inoltre, potrete incontrare giocatori reali e partecipare a missioni che offrono VC gratuiti, un incentivo non da poco per i giocatori che vogliono migliorare il proprio MyPLAYER.
MyNBA: un gestionale di estrema qualità
Se siete appassionati di gestione di squadre e strategia, allora la modalità MyNBA è ciò che fa per voi. NBA 2K25 continua la tradizione e offre una fra le milgiori modalità manageriali disponibili in un gioco sportivo.
Quest'anno, è possibile iniziare la propria avventura manageriale partendo da sei diverse ere, tra cui la nuova Steph Era. Questa flessibilità consente di riscrivere la storia del basket e di creare la vostra lega personalizzata, con la possibilità di modificare le regole, le squadre partecipanti e molto altro ancora.
La modalità MyNBA Lite, inoltre, continua a mostrare l'impegno di Visual Concepts nel rendere più accessibile NBA 2K e offre un'esperienza semplificata per chi vuole concentrarsi esclusivamente su gioco, scambi e draft, senza dover gestire tutti gli aspetti manageriali più complessi.
L'immancabile MyTEAM
La modalità MyTEAM di NBA 2K25 introduce parecchie migliorie per migliorare la quality of life generale dell'esperienza, ma la novità più grande è sicuramente il ritorno dell'Auction House.
L'anno scorso, Visual Concepts aveva sostituito l'Auction House con il New Player Market, ma il cambiamento non era stato accolto positivamente dalla community.
Ora, l'Auction House è tornata, e per accedervi dovrete raggiungere il livello Gold REP Tier in MyTEAM. Una volta sbloccata, potrete nuovamente acquistare e vendere giocatori a prezzi variabili, completando così le vostre collezioni.
Tuttavia, come nelle precedenti edizioni, MyTEAM è accompagnata dalla presenza delle onnipresenti microtransazioni, attraverso le quali i giocatori possono acquistare VC per migliorare il proprio MyPLAYER o ottenere pacchetti di carte per espandere il proprio team.
Sebbene i VC siano ottenibili anche giocando, diventa difficile accumularne abbastanza senza spendere soldi reali o senza acquistare la All-Star Edition.
Al solito, le microtransazioni sono il problema più grosso per chi vuole giocare a NBA 2K25 in maniera competitiva. Il listino prezzi dei pacchetti è elevato, soprattutto se paragonato a quello che si può comprare con i VC acquistati con soldi reali, e per quanto i giocatori più "casual" non sentiranno mai il bisogno di comprare dei VC, chi è un assiduo frequentatore dei campi di Visual Concepts si troverà praticamente costretto ad acquistare diversi pacchetti di crediti per migliorare la propria squadra.
Purtroppo siamo tutti consapevoli che senza un costante flusso di incassi durante l'anno, la serie non potrebbe raggiungere gli standard qualitativi con cui ci delizia ogni anno, ma un maggior occhio di riguardo verso i giocatori più fedeli (magari semplicemente permettendo di trasferire i VC dell'anno residui dell'anno precedente nella nuova edizione) è lecito pretenderlo, giunti a questo punto.
The W: la WNBA è sempre più completa
The W, la modalità dedicata alla WNBA, è tornata in NBA 2K25 con nuove dinamiche e parecchi miglioramenti. Quest'anno, una delle aggiunte più interessanti è rappresentata dalle conferenze stampa doppiate, che aggiungono un livello di immersione maggiore rispetto alle semplici linee di testo.
La trama, invece, si concentra sulla vostra Pursuit of Greatness, dove affronterete due talentuose rookie: Caitlin Clark e Angel Reese, cercando di superarle e di dominare la lega.
La modalità ha anche una componente online, arricchita da una nuova funzione di Mentorship, che permette di aiutare i propri amici a raggiungere gli obiettivi di gruppo.
Con tute queste migliorie, una trama più strutturata e una cura del dettaglio molto più alta rispetto all'anno scorso, The W sta diventando sempre più completa, anche se non è ancora del tutto paragonabile alle modalità più popolari come MyCAREER o MyTEAM.
Tecnicamente eccellente
Come detto in apertura, dal punto di vista grafico NBA 2K25 non rappresenta un salto epocale rispetto a NBA 2K24, ma grazie alla tecnologia ProPLAY, i modelli dei giocatori, e le loro animazioni, risultano molto più realistiche.
Stadi, folle e dettagli minori contribuiscono a creare un'esperienza visivamente appagante. The City ha ricevuto un restyling che la rende più vivace e invitante, con dettagli come la Walk of Fame che aggiungono un tocco di stile a una delle location che più necessitava di una direzione ben precisa.
Il comparto audio è altrettanto notevole. La colonna sonora, dominata principalmente dal rap, dal R&B e dallo stile Urban, si adatta perfettamente all'atmosfera del gioco e con 61 tracce totali c'è moltissima varietà per abbracciare anche i gusti dei meno affini al genere. Inoltre, la costante aggiunta di nuovi brani durante l'anno, si prodiga nel mantenere fresca l'esperienza musicale, oltre che a evitare eventuali problemi di licenze.
Nulla da eccepire, infine, sugli effetti sonori durante le partite. Se ne avrete l'occasione, fermatevi a osservare quello che starete ascoltando, per capire con quanta precisione, e cura, sono stati campionati i diversi tipi di strisciate sul parquet, i differenti riverberi della palla che rimbalza e tutti quegli effetti sonori a cui, normalmente, non si fa caso mentre si è presi dalla foga del match.
Voto Recensione di NBA 2K25
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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Gameplay al limite della perfezione
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Tantissime modalità di gioco e tantissime cose da fare sempre diverse
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La modalità carriera è la più compelta e curata che potrete trovare in un gioco sportivo
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Il capitolo più accessibile della serie
Contro
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Le microtransazioni hanno un rapporto qualità prezzo sempre meno conveniente
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The W non è ancora perfetta
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NBA 2K25