MultiVersus | Abbiamo provato l'ambizioso crossover di Warner Bros.

Abbiamo, provato per un paio di giorni, MultiVersus, il nuovo Brawler di Warner Games che punta a diventare il più assurdo dei crossover.

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a cura di Andrea Maiellano

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Non lo neghiamo, ci siamo approcciati a MultiVersus con molti dubbi e poche aspettative. D'altronde non è la prima volta che assistiamo a un tentativo di bissare la formula resa celebre da Super Smash Bros., puntando tutto sul fan-service (PlayStation All-Stars Battle Royale) o sulla semplice riproposizione delle meccaniche tipiche del genere Brawler (Brawlout).

Dopo pochi minuti spesi assieme a MultiVersus, però, abbiamo capito che la nuova produzione Warner ha un qualcosa in più rispetto ai numerosi concorrenti che hanno calcato il campo nel corso degli anni. Un qualcosa che potremmo chiamare, molto banalmente, "attenzione ai dettagli" e che racchiude al suo interno una serie di elementi che potrebbero rendere il nuovo Brawler targato Warner Games, un potenziale fenomeno di massa... ovviamente se seguito con costanza e gestito con la giusta attenzione.

Prima di addentrarci nei dettagli della nostra prova, vogliamo spiegarvi il perché crediamo che MultiVersus, se supportato con la giusta attenzione, possa realmente esplodere. Innanzitutto non esiste sul mercato, attualmente, una reale alternativa a Super Smash Bros. che possa giustificare, o attraverso il proprio roster o attraverso delle meccaniche di gameplay ben oliate o attraverso dei buoni valori produttivi, un qualsivoglia prezzo d'ingresso. Basti pensare al recente Nickelodeon All-Star Brawl che, pur proponendo un cast di prim'ordine, non riesce mai a risultare realmente un prodotto realizzato con la dovuta cura.

MultiVersus, dal canto suo, è un free to play e non uno di quelli realizzati in economia. Quanto prodotto da Warner Games, almeno per quanto abbiamo potuto testare fino a ora, ricalca pesantemente la formula che ha reso Fortnite un successo su scala globale: accessibilità per tutti, meccaniche di gioco facili da apprendere e complesse da padroneggiarefan service in ogni pixel e un modello economico non invasivo ma che punta forte proprio sull'impatto che i suoi personaggi hanno all'interno dell'attuale cultura pop.

Il modello economico di MultiVersus ricalca quello reso celebre dal colosso targato Epic Games: un pass stagionale, suddiviso in gratis e premium, e un negozio (al momento inaccessibile) dove speriamo vengano inseriti solo, ed esclusivamente, elementi estetici e pacchetti di valuta di gioco. I personaggi, al momento, sono tutti sbloccabili attraverso i crediti che si possono ottenere semplicemente giocando e, per quanto concerne la prova di 48 ore a cui abbiamo partecipato, riteniamo che il quantitativo di valuta richiesto per sbloccare i vari personaggi non sia punitivo come in altri esponenti del genere e che sia, piuttosto, uno stimolo per giocare piuttosto che per spendere.

Il pass stagionale di MultiVersus, inoltre, non offre alcun combattente al suo interno e si limita a riproporre la formula del già citato Fortnite: skin per i vari personaggi, emote, loghi e ogni sorta di elemento estetico che si possa immaginare. Ovviamente la versione Premium (il cui costo ci è ancora sconosciuto) offre ricompense più sostanziose ma la variante gratuita riesce comunque a garantire un giusto numero di ricompense atte a premiare i giocatori casuali e a invogliare quelli che si affezioneranno al titolo, nell'investire qualche soldo per ottenere anche le ricompense Premium.

Un altro dettaglio molto importante a cui Warner Games ha pensato fin dal principio è quello di rendere MultiVersus Cross-Platform fin dal suo esordio, realizzando dei server ad hoc in gradi di unire i giocatori presenti su ogni piattaforma senza limitazioni di sorta. Nella nostra prova abbiamo potuto notare come una semplice icona, posta al lato dello user name, rappresenti la piattaforma di gioco su cui si sta riproducendo MultiVersus e come tutto il sistema di salvataggio in cloud venga gestito tramite l'account Warner Games che viene richiesto al primo accesso.

MultiVersus, inoltre, non richiede alcun abbonamento addizionale su console (Gold o PS Plus) per poter giocare online, rendendo il titolo perfettamente fruibile da chiunque in maniera totalmente gratuita.

MultiVersus, però, non è solo confezionato con attenzione ma è anche un Brawler ben realizzato, che si presenta ottimo sia per i casual gamer, all ricerca di caotiche sessioni mordi e fuggi all'insegna del "Button Smash", che per chi cerca un prodotto con delle componenti strategiche e cooperative.

I comandi di gioco sono molto semplici e comprendono: salto, attacco base, attacco speciale, attacco caricato e schivata. Ognuna di queste mosse può essere compiuta in diverse direzioni e, ovviamente, inanellata con le altre per realizzare delle combo dagli effetti devastanti. MultiVersus riprende le stesse regole di Super Smash Bros.: si picchia l'avversario, si incrementa la sua barra del danno e si cerca di scagliarlo fuori mappa. Il primo giocatore, o la prima squadra, che raggiugne il numero prefissato di "Fuori Campo", vince.

Il sistema di controllo risulta fluido e reattivo, il netcode durante la nostra prova si è dimostrato solido e non ha mai generato spiacevoli episodi di input-lag o di rallentamenti dell'azione di gioco. MultiVersus, una volta terminato il breve tutorial, è a tutti gli effetti la classica produzione che si lascia giocare da chiunque, senza grosse complicazioni.

Le modalità di gioco, per quanto concerne la nostra prova, erano tre: uno contro uno, due contro due (contro giocatori reai o bot mossi dall'intelligenza artificiale) e tutti contro tutti per quattro giocatori. Di queste tre modalità di gioco solo quella due contro due a squadre viene considerata "competitiva" e solo tramite essa si può salire di grado nella classifica competitiva.

Il motivo di questa scelta è piuttosto semplice in quanto MultiVersus punta moltissimo sulla cooperazione e sull'apprendimento delle sinergie fra le varie tipologie di combattenti. Ognuno dei lottatori, infatti, oltre ad appartenere a una classe specifica (picchiatore, assassino, guaritore, combattimento a distanza e "sperimentale"), avrà a disposizione alcune abilità speciali univoche, che funzioneranno meglio se associate ad alcune tipologie di combattente.

Per farvi un esempio pratico, Rendog (il personaggio inedito realizzato per MultiVersus) avrà a disposizione un lazo mistico che impedirà al suo partner di cadere nel vuoto. Sfruttarlo con un combattente rapido e dall'elevazione alta, permetterà di inanellare combo contro un avversario che starà tentando di rientrare in campo, per metterlo fuori gioco più rapidamente e senza rischiare di cadere nel vuoto.

Così come nel caso di Rendog, ogni personaggio presente nel roster di MultiVersus ha a disposizione un ventaglio di abilità uniche che si riveleranno perfettamente in sintonia con quelle di altri combattenti, aprendo le porte a molteplici approcci di squadra, tutti votati alla cooperazione e alla strategia.

Ognuno dei combattenti, inoltre, potrà essere potenziato semplicemente utilizzandolo. Più si combatterà, più si vincerà e più maestria si otterrà, andando a sbloccare una serie di bonus alle statistiche, ed elementi cosmetici, che ripagheranno il giocatore degli sforzi compiuti.

Venendo infine al Roster disponibile nell'Alpha di MultiVersus, non possiamo che ritenerci soddisfatti dall'improbabile agglomerato di icone pop a cui ci siamo trovati dinnanzi: Batman, Bugs Bunny, Superman, Wonder Woman, Harley Quinn, Steven e Garnet (da Steven Universe), Arya Stark (si... proprio lei), Finn, Jake, l'inedito Rendog, Taz, Tom & Jerry e, ovviamente, Shaggy da Scooby Doo.

Un roster al limite dell'assurdo e che non vuole prendersi sul serio in nessun frangente. Ognuno dei combattenti di MultiVersus ha a disposizione emote, skin e attacchi speciali che pescano a piene mani dalla loro storia cartacea, videoludica, televisiva e, ovviamente, da quella parallela, basata sulla sempreverde cultura del meme... e se non ci credete vi basti sapere che Shaggy potrà liberare il suo Ultra Istinto.

I personaggi sono tutti caratterizzati, e animati, divinamente. Curati nei dettagli e adornati da uno stile caricaturale che riporta alla mente le più disimpegnate produzioni animate della Warner Bros degli ultimi anni e, per una produzione di questo stampo, non si poteva chiedere nulla di più,  o di meglio,  dagli sviluppatori.

In definitiva MultiVersus è una produzione che, con estrema sorpresa, si è rivelata piacevole, solida e con un potenziale davvero elevato che però, come da prassi per titoli di questo genere, sarà tutto nelle mani della community che, poco a poco, si aggregherà attorno al gioco oltre che alla Warner Games che, ma come questa volta, dovrà essere in grado di gestire al meglio questa potenziale "gallina dalle uova d'oro".

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