MotoGP 24 è davvero un gioco per tutti? | Recensione
Abbiamo provato MotoGP24 per capire se la guida è davvero godibile anche per chi ha poca esperienza con i giochi di guida.
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a cura di Martina Fargnoli
Editor
MotoGP 24 è pronto alla griglia di partenza, con lo start fissato al 2 maggio per PS5, PS4, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch e PC via Steam. L'edizione di quest'anno si pone in totale continuità con il lavoro di ampliamento dell’esperienza di gioco proposto lo scorso anno, puntando sull'aggiunta del Mercato Piloti, dei MotoGP™ Stewards, del nuovo sistema di "difficoltà adattiva", degli aggiornamenti all’IA e alla fisica per migliorare il controllo della moto e l’aggiunta della modalità LiveGP per i giocatori più competitivi che ogni settimana vogliono confrontarsi con un programma di gara ad orari stabiliti.
Milestone ha più volte posto l’attenzione sull’apertura di MotoGP 24 anche ai giocatori meno esperti, adattando la difficoltà alle performance dell’utente, in modo da garantire un’esperienza di guida su misura a seconda delle abilità, ma quanto è effettivamente godibile MotoGP 24 per chi ha una limitata esperienza con i giochi di guida o passa dalle quattro alle due ruote? Abbiamo deciso di approfondire questo aspetto per capire com’è il feeling di guida e la relativa curva di apprendimento per padroneggiare il veicolo senza sacrificare il divertimento.
Sulla scia dello scorso anno
Nel 2023 erano stati introdotti gli aiuti neurali, un tipo di assistenza che al grado più basso di difficoltà toglieva quasi del tutto il controllo al giocatore, permettendo perlopiù di osservare i movimenti della moto, ma senza poterli replicare davvero manualmente, tuttavia trovare il setup giusto tra quelli proposti è un processo piuttosto immediato. L’esperienza proposta può essere poi rifinita ulteriormente andando a personalizzare i tipi di aiuto alla guida che si vogliono mantenere o disabilitare.
Comprendere il delicato equilibrio tra frenata, controllo, ingresso e uscita in curva, però è molto più facile a dirsi che a farsi perché i tutorial offerti danno per scontato che già si conosca come controllare il veicolo. Se un gioco deve fare affidamento su risorse esterne per insegnarti come guidare una moto, allora crediamo che non stia completamente centrando l'obiettivo. È positivo che ci sia una community attenta e volenterosa a condividere consigli per far apprezzare il gioco anche agli altri, ma alcune basi dovrebbero essere coperte meglio dal gioco stesso.
Pazienza e tempo sono quindi gli ingredienti che dovrete mettere per scendere in pista, ma fortunatamente sia la modalità MotoGP Academy che la modalità Carriera sono ottimi modi per allenarsi: la prima per imparare i settori di un tracciato, e la seconda per vivere in prima persona l’adrenalinico mondo delle corse motociclistiche dalla Moto3 fino alla MotoGP.
Il lavoro svolto sulla modalità Carriera, con la precedente introduzione dei “Turning points” e delle rivalità, si completa con il nuovo Mercato Piloti, che offre dinamismo e imprevedibilità stagione dopo stagione. Le voci di mercato e le sinergie che si vengono a creare attraverso le interazioni sul social network MotoGP Wall, potrebbero essere un’indicazione importante di cosa rivela il futuro. Noi siamo partiti dal basso, cercando di dimostrare il nostro valore gara dopo gara, il tutto per strappare una promozione alla categoria superiore. Abbiamo instaurato alcune forti rivalità, ma anche i risultati del nostro compagno di squadra sono stati uno stimolo a fare meglio.
Esperienza di Guida
La sensazione che abbiamo avuto, pad alla mano, è che la moto sia più facilmente pilotabile rispetto al passato, o meglio, che sia più percepibile il limite in frenata da non superare per evitare che il posteriore si sollevi o che si perda il controllo e si finisca rovinosamente a terra. Anche accelerare con la moto piegata ora non riporta più in piedi nervosamente il veicolo, aspetto che era stato a lungo criticato in MotoGP 23 nonostante il modello di guida fosse più realistico.
MotoGP 24 rimane comunque un gioco che richiede un elevato grado di conoscenza per padroneggiare il veicolo nel migliore dei modi, ma le vibrazioni della moto e l’impatto con le varie parti della pista, sono in grado di fornire feedback sufficienti per capire quando stiamo perdendo la traiettoria e quindi agire per correggere l’ingresso in curva. Tutto si conferma un gioco di equilibri. Capire gli spazi di frenata e come dosare la forza rimane un fattore che solo l’esperienza può insegnare.
Guidare di per sé però rimane un piacere, soprattutto quando si ingaggiano duelli con l’IA avversaria o quando il circuito inizia a bagnarsi dopo una partenza su asciutto. Per quanto riguarda la difficoltà adattiva, che abbiamo mantenuto attiva per la maggior parte della durata della recensione, ci è parso che l’IA avversaria fosse troppo permissiva in alcuni frangenti, facendosi superare con estrema facilità sul rettilineo, o non riuscendo a gestire la pressione quando inseguita finendo per fare errori grossolani.
Per quella che è stata la nostra esperienza, forse il sistema ha bisogno di un maggior tempo di apprendimento per calibrare al meglio il tasso di sfida. Indubbiamente però non ci troviamo di fronte a un’IA esageratamente aggressiva, incline a comportamenti fuori dalla norma che avrebbero rappresentato un problema ancor più grave e causato fastidiosi scontri in pista. Ci siamo trovati in veramente rari casi ad assistere a gravi incidenti o sospensioni di gara.
A tal riguardo, gli Steward introdotti saranno incaricati di controllare la gara e comminare penalizzazioni anche all’IA in base ai comportamenti tenuti in pista. Le penalizzazioni possono essere gestite da menu e impostate su “severe” se si vuole avere una direzione di gara più fiscale. Si passa dagli avvertimenti fino all’imposizione di una Long Lap Penalty o al cedere la posizione in seguito a un sorpasso scorretto.
Durante la lotta al Mondiale di Moto3 abbiamo accidentalmente mandato fuori pista il nostro diretto avversario che non ci ha pensato due volte ad accusarci sui social di quanto fossimo stati scorretti, quindi una condotta poco accorta può avere anche conseguenze nelle rivalità forgiate. Questa aggiunta ci ha convinto per restituire quel grado di realismo che il gioco cerca sempre di raggiungere iterazione dopo iterazione e ci ha fatto sentire più coinvolti perché ci tiene informati su tutto ciò che avviene in gara, non solo ciò che vediamo intorno a noi.
Nel complesso la resa delle moto e delle piste è come sempre ottima pur non facendo un salto di qualità rispetto al passato, mentre i modelli facciali dei piloti iniziano ad accusare il passare del tempo. Per quanto riguarda invece la fluidità, su un PC dotato di un i7-12700 e una NVIDIA GeForce RTX 3060Ti, non abbiamo assistito a cali di frame rate giocando in Full HD, né abbiamo incontrato bug o problemi tecnici in grado di minare la nostra esperienza di gioco.
Voto Recensione di MotoGP 24
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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Maneggevolezza e feedback migliorati alla guida
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Modalità carriera più dinamica con i trasferimenti piloti
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Introduzione degli Steward per garantire corse corrette e aggiungere un tocco di realismo
Contro
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Il sistema di difficoltà adattivo potrebbe aver bisogno di ulteriore fine tuning
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Mancanza di miglioramenti grafici significativi
Commento
Informazioni sul prodotto
MotoGP 24