Nel corso degli ultimi sei mesi, abbiamo sempre più spesso sentito storie legate alle pessime condizioni di lavoro all'interno dell'industria di videogame. Che si tratti di Rockstar, di BioWare o di Epic Games e Fortnite, in ogni caso ci ritroviamo a leggere di sviluppatori costretti a lavorare molte più ore del normale per lunghi periodi di tempo. Ora, un nuovo report proveniente da PC Gamer ci permette di scoprire che anche lo sviluppatore di Mortal Kombat, NetherRealm Studios, è coinvolto in questa realtà.
"Ho fatto costantemente gli straordinari per quattro mesi di fila." Ha raccontato un ex-QA tester, Isaac Torres. "Facendo regolarmente 90-100 ore a settimana e lavoravo ogni singolo giorno. Conosco qualcuno che stava sul divano dell'ufficio per non rischiare di addormentarsi mentre guidava."
Pare infatti che il lavoro extra (detto "crunch") fosse talmente intenso che non era affatto strano vedere dipendenti dormire al lavoro e girare per l'ufficio in pigiama. Anche gli impegni personali dovevano essere messi in secondo piano: uno sviluppatore che ha lavorato su Mortal Kombat 9 era stato in grado di avere due soli momenti liberi in più di quattro mesi (il suo compleanno, di domenica, e il matrimonio di un amico, il sabato sera) dovendo però rimanere costantemente al telefono per organizzare il lavoro.
Inoltre, NetherRealm Studios è stato accusato di molestie formalmente da due dipendenti, ma la mancanza di supporto dai colleghi - spaventati per le ripercussioni - e l'azione di avvocati assunti da NetherRealm ha portato alla chiusura prematura del caso. "Abbiamo svelato le molestie, i soprannomi segreti che gli sviluppatori avevano creato per tutte le dipendenti donne e tanto altro...". NetherRealm ha in pratica risposto alle accuse non rinnovando il contratto di queste due persone.
Lo sviluppatore e il produttore, Warner Bros. Interactive Entertainment, non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito a quanto segnalato dall'articolo. Voi cosa ne pensate?
Mortal Kombat 11 è disponibile a questo indirizzo.