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Monster Jam Showdown, bestioni a quattro ruote | Recensione

Abbiamo provato nelle scorse settimane Monster Jam Showdown e ci siamo dilettati con delle folli acrobazie in sella a dei bestioni a quattro ruote.

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a cura di Giacomo Todeschini

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Se siete nati negli anni ’90 molto probabilmente la vostra infanzia sarà stata segnata da tutta una serie di trasmissioni andate in onda in quegli anni. Stiamo ovviamente parlando della WWE, che nel corso del tempo è comunque rimasta tutto sommato abbastanza in voga sul suolo italico, del folle Slamball, dell’avvincente Robot Wars e ovviamente anche di Monster Jam, con gli enormi bestioni a quattro ruote che sono rimasti impressi nell’immaginario di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di ammirarli in quegli anni in televisione.

Uno spettacolo vero e proprio, dal quale pure il sottoscritto era ammaliato tanto da sfoggiare a scuola un bellissimo raccoglitore ad anelli targato Grave Digger, e che ritorna ora in formato videoludico grazie a Monster Jam Showdown. Milestone, dopo averci fatto divertire alla grande con i due Hot Wheels Unleashed, ha infatti ben pensato di trasportarci in questo mondo il prossimo 29 agosto e farci divertire a bordo dei mastodontici truck protagonisti della disciplina.

Uno spettacolo impareggiabile

Se ci si ferma un attimo e ci si sofferma su tutto quello che Monster Jam ci ha trasmesso, il pensiero corre veloce alle folli acrobazie dei grossi mezzi e alla distruzione che erano in grado di arrecare in pista. Il tutto in modo altamente colorato e rumoroso, proprio per assicurarsi che sia impossibile rimanere indifferenti al loro passaggio. Nessun’altra parola può insomma descrivere meglio Monster Jam se non esagerato. Come da buona tradizione a stelle strisce, insomma, il più è meglio e di questo motto la disciplina ne fa un vero e proprio mantra.

Ed è proprio da queste caratteristiche che Milestone è partita per portarci Monster Jam Showdown, ossia cercando di catturare la follia della competizione e trasportarla nel modo più fedele possibile all’interno di un videogioco. A onor del vero la software house meneghina non si è limitata a trasporre su PC e console quello che eravamo abituati a vedere in TV, ma ha cercato anche di arricchire e ampliare l’offerta targata Monster Jam per renderla ancor più accattivante pad o volante in mano.

Oltre che le classiche competizioni che abbiamo imparato a conoscere, all’interno di Monster Jam Showdown trovano infatti spazio anche altre gare e sfide volte ad ampliare l’esperienza di gioco, senza tradire la roboante anima dei monster truck. In aggiunta alle già note head-to-head, in cui due mezzi si sfidano in un breve circuito, e freestyle, dove invece la vittoria viene conseguita dall’autista in grado di sbizzarrirsi di più in acrobazie varie, Milestone ha introdotto anche delle gare più tradizionali, in cui bisogna banalmente arrivare al traguardo prima degli altri, e altre sfide.

Tra di esse alcune sono esclusive della modalità online, mentre altre possono essere giocate solo a giocatore singolo o tramite split screen. Nulla di trascendentale o incredibile in ogni caso, dato che alla fine si tratta semplicemente di variazioni di un paio di formule di base, ma il giusto livello di varietà per non rendere il tutto noioso alla lunga. A rendere Monster Jam Showdown ancor più intrigante sotto tale punto di vista è poi la presenza di tre differenti biomi, uno desertico, uno innevato e uno boschivo, che si alternano agli immancabili stadi dove solitamente compiono le proprie acrobazie i monster truck.

La modalità a giocatore singolo dell’opera si svolge proprio attraverso queste tre differenti zone, dove sono sparse le sfide. Una campagna, se così la si vuol chiamare, che ricorda da molto vicino quanto visto negli Hot Wheels Unleashed pur senza raggiungerne i picchi e che scorre tranquilla permettendoci di sbloccare nuovi mezzi e altri elementi estetici per il proprio profilo.

Grandi, grossi e ... agili

Per quanto riguarda il sistema di guida Milestone si è concentrata particolarmente sul replicare sia la grande fisicità dei monster truck che la loro innata agilità. Ogni singola tonnellata si sente infatti tutta, così come i circa 1500 cavalli che galoppano sotto il cofano degli imponenti mezzi. A tale pesantezza si contrappone però il sistema di doppio sterzo, che consente di affrontare le strette curve con una maneggevolezza che poco si addice a tali bestioni della strada.

Proprio su tale peculiarità Milestone ha introdotto un buon sistema, che prevede la gestione dei due sterzi con i due analogici e che riesce a rendere alla grande l’idea di guidare un monster truck, permettendo così di eseguire delle derapate a regola d’arte. Agilità che si ritrova poi durante i vari trick sia in volo che non e che consente di sprigionare al massimo tutte le peculiarità del mezzo.

Purtroppo, non tutto funziona sempre bene e spesso si ha la sensazione di non controllare alla perfezione il proprio monster truck. Capiamo benissimo che stiamo pur sempre parlando di bestioni da oltre cinque tonnellate di peso, ma la fortissima anima arcade che impregna Monster Jam Showdown in ogni aspetto, con tanto di punteggi e combo a lampeggiare su schermo, avrebbe richiesto una maggiore cura da tale punto di vista.

Un’altra cosa che poi ci ha tartassato durante la totalità della nostra esperienza nelle gare con più di un truck in pista è stato l’incastrarsi delle ruote di un mezzo con l’altro. Essendo poi le piste non esattamente ampie è un attimo, soprattutto in partenza, trovarsi incagliati e maledire gli avversari. Ai livelli di difficoltà più bassi basta essere pazienti e recuperare nei metri successivi, ma a quelli più alti questi quasi inevitabili inconvenienti finiscono spesso per pregiudicare l’esito di una gara. Perché vero che c’è la possibilità di riposizionare il mezzo se finito fuori pista o altro, ma in gare di pochi minuti anche una manciata di secondi persi possono fare la differenza.

Next gen, ma non troppo

Sul piano tecnico Milestone ha deciso di adottare l’Unreal Engine 5 e tale scelta si vede soprattutto nella realizzazione delle varie vetture, nel sistema di illuminazione e in quello di distruzione. Le carrozzerie dei truck, in particolare, si sfaldano che è un piacere a ogni contatto, rendendo le competizioni ancora più fisiche e belle da vedere. Non aspettatevi in ogni caso uno dei comparti tecnici più bello visti sull’ammiraglia Sony, e anzi talvolta gli ambienti non convincono, ma Monster Jam Showdown ha un suo perché anche sotto tale punto di vista.

Degno di nota è infine l’utilizzo dei grilletti adattivi su PS5, che rende alla grande derapate, salti e accelerazioni, anche se a onor del vero è un po’ troppo presente di default e porta a uno scaricamento rapido del DualSense. Indubbio, comunque, come l’esperienza sotto tale punto di vista sia notevole.

Voto Recensione di Monster Hunter Showdown


7

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Buona espansione della disciplina

  • Alcune trovate niente male

Contro

  • Alcune defaillances sul piano del gameplay

  • Tecnicamente convince in parte

Commento

Monster Jam Showdown porta più che degnamente la celebre disciplina su PC e console, arricchendola anche con una serie di varianti che rendono il tutto ancor più intrigante. Il gameplay, per quanto con alcune trovate niente male come la gestione del doppio sterzo, ha però qualche ombra di troppo, mentre sull’aspetto tecnico l’Unreal 5 convince pienamente solo da alcuni punti di vista. L’ultima fatica di Milestone in ogni caso diverte e riesce a carpire alla grande lo spirito dei monster truck, regalandoci un’esperienza più che piacevole.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Monster Jam Swowdown - PS5

Monster Jam Swowdown - PS5

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