Monster Hunter Wilds, tra innovazione e tradizione | Recensione
La nostra recensione di Monster Hunter Wilds, il nuovo capitolo della celebre serie Capcom disponibile per PC, PS5 e Xbox Series X|S.
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a cura di Giulia Serena
Editor
-
Pro
- Mappe enormi con biomi diversificati
- Tutte le novità del sistema di combattimento
- Tecnicamente e graficamente incredibile
- Narrazione semplice ma coinvolgente e ben integrata col gameplay
- Perfetta evoluzione della serie
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Contro
- La corsa col Seikret potrebbe essere migliorata
- Leggeri (e non frequenti) cali di frame in multiplayer
Il verdetto di Tom's Hardware
Informazioni sul prodotto

Monster Hunter Wilds
L'essere umano sta distruggendo il suo pianeta. Noi stiamo distruggendo il nostro pianeta e — per quanto in molti si ostinino a negarlo — il riscaldamento climatico è reale e impatta non solo la nostra vita, ma anche quella delle altre forme di vita che coabitano con noi la Terra. No, non siete finiti su un articolo di Focus, ma il team di Capcom si è certamente ispirata al complesso periodo storico in cui viviamo per sviluppare Monster Hunter Wilds, il nuovo capitolo della celebre serie in uscita il 28 febbraio 2025 su PC, PS5 e Xbox Series X.
La trama di Monster Hunter Wilds si articola, infatti, attorno alla coesistenza tra umani e mostri nelle Terre proibite. Questo mondo è caratterizzato da una duplice natura: da un lato, lande aspre e ostili dove i mostri lottano per risorse scarse, dall'altro, aree verdeggianti e ricche di vita. Noi dovremo, ovviamente, avventurarci in queste regioni selvagge per svelarne i misteri, in una storia che vede al suo centro il ritrovamento di un ragazzino di nome Nata al confine delle Terre proibite e una spedizione organizzata dalla Gilda per indagare su un misterioso mostro che avrebbe spazzato via il suo popolo, i Custodi.
Dopo essermi immersa nelle Terre Proibite e aver cacciato mostri di ogni tipo per decine di ore, è finalmente giunto il momento di tirare le somme su questo attesissimo nuovo capitolo, il quale, ve lo dico già, sono sicura soddisferà le vostre aspettative, offrendovi come solo Monster Hunter sa fare il mix perfetto tra divertimento, adrenalina e sfida.
Uomo e Natura
A differenza di Monster Hunter World, Wilds ci getta subito nel vivo dell'azione: veniamo catapultati in un inseguimento attraverso il deserto in sella a un Seikret — un essere simile a uno struzzo —, mentre veniamo attaccati da vermi della sabbia. Ed ecco che capiamo immediatamente che la storia sarà parte integrante dell'esperienza di gioco. Le missioni principali integrano, infatti, fluidamente le cacce nella narrazione, mentre i viaggi sono spesso accompagnati da NPC che fanno avanzare la narrazione con dialoghi, riducendo i tempi morti. L'esperienza è strutturata, dunque, come un RPG più tradizionale, senza l'obbligo di dover accettare missioni da una bacheca e caricare una mappa per potersi immergere in un combattimento.
La storia principale durerà all'incirca una quindicina di ore e vi permetterà non solo di comprendere tutte le basi del gameplay alla perfezione qualora foste dei neofiti di Monster Hunter (e tornerò su questo tema più avanti), ma anche di scoprire i tre biomi principali. Le mappe di Wilds sono davvero enormi, due o due volte e mezza più grandi di quelle di World, e sono totalmente differenti tra di loro, anche se ugualmente spettacolari: abbiamo le Piane Ventose, una regione variegata che alterna zone desertiche e praterie verdeggianti; la Foresta Scarlatta che, come intuibile dal nome, presenta una vegetazione fitta, e il Bacino Petrolifero, un luogo cupo formato da caverne e rocce che fanno sentire come all'interno di un vulcano.
Oltre a essere, per l'appunto, immensi e sviluppati sia in larghezza che in altezza, i biomi ospitano ovviamente mostri diversi, ma la novità più importante è che il gioco presenta cicli climatici che cambiano drasticamente l'ambiente, offrendo una maggiore varietà sia visiva che in termini di gameplay. Il sistema meteorologico dinamico di Monster Hunter Wilds attraversa, infatti, tre stati che influenzano i mostri e l'esplorazione di una zona: il Periodo di Magra, l'Inclemenza e l'Abbondanza. Durante questi periodi, possono verificarsi una serie di eventi che influenzano le battaglie; ad esempio, le risorse possono diventare scarse, spingendo i mostri a combattere tra loro, oppure la flora e la fauna possono crescere, permettendo a più mostri erbivori e fauna endemica di emergere. Inoltre, eventi meteorologici intensi come la Tempesta di Sabbia, che porta tempeste di fulmini nelle Piane Ventose, o il Diluvio, che porta pioggia nella Foresta Scarlatta, possono influenzare sia i mostri che i cacciatori, causando persino danni.
Insomma, potete ben immaginare che comprendere questi schemi ambientali e i loro effetti può aiutare a prepararsi meglio per le cacce e ad adattare le proprie strategie di caccia di conseguenza. L'ambiente di Wilds non è solo uno sfondo, ma un elemento attivo che può essere sfruttato per ottenere un vantaggio strategico, rendendo ogni caccia un'esperienza unica e dinamica. Ma non solo: oltre alle condizioni climatiche, persino le mappe di per sé svolgono il loro ruolo durante le cacce, giacché alcune permettono di interagire con oggetti presenti nell'ambiente per attivare trappole in grado di ferire il mostro bersaglio.
Un mondo più vivo che mai
Capcom, quindi, si è impegnata per dare vita a un mondo più vivo che mai, dove l'interazione tra uomo e ambiente parte dalla narrazione e passa da ogni elemento del gameplay. Durante la storia principale, oltre a esplorare i biomi che vi ho raccontato, farete anche conoscenza con vari personaggi secondari, tra cui Gemma, il fabbro che ha conquistato il web sin dalla sua prima apparizione in un trailer; Alma, la nostra assistente che terrà traccia delle missioni; Nata, il ragazzino trovato all'inizio dell'avventura che ci accompagnerà in cerca del suo popolo e altri membri dell'unità Astrum, oltre all'imperdibile compagno Felyne che, come sempre, ci fornirà supporto durante le cacce.
A differenza degli altri Monster Hunter, in Wilds i personaggi sono più approfonditi che mai, tanto che persino il cacciatore e il Felyne hanno finalmente un doppiaggio. Non entrerò nei dettagli della trama per non rischiare di rovinarvela, ma parliamo comunque di una storia che, nella sua semplicità, riesce a coinvolgere, accompagnando il giocatore per i primi 15 livelli (circa) e ponendo le basi per tutto quello che l'endgame ha da offrire.
A tal proposito, la narrazione continua anche dopo la fine della trama principale con l'high rank, durante il quale potrete sbloccare ulteriori funzionalità di gioco. Il vero Monster Hunter Wilds "inizia" — come sempre — alla fine, per cui tenetevi forte per quello che sbloccherete a partire dal livello 20... senza contare tutto ciò che Capcom ha in serbo per il futuro, dato che sicuramente arriveranno nuovi contenuti in seguito al rilascio del gioco. Per esempio, ad attendervi ci saranno i mostri Temprati, più forti rispetto a quelli normali, nonché gli unici che consentono di raccogliere i materiali necessari per costruire le armi Artian; quest'ultime vengono create con una combinazione di diversi pezzi, dando vita ad armi uniche e con attributi speciali che vi permetteranno di personalizzare ancora di più il vostro equipaggiamento.
Ci sarà molto altro da scoprire nell'high rank che non voglio spoilerarvi, anche perché, lasciando da parte l'endgame, sin dai primi minuti di gioco è evidente che ci siano numerose novità rispetto al passato. Prima fra tutte è l'introduzione dei Seikret, delle cavalcature che, in modo simile a quanto accaduto con i Canyne in Rise, cambiano il modo di attraversare le mappe. Questi animali permettono, infatti, di coprire rapidamente grandi distanze e di raggiungere aree verticali, scalando anche superfici perpendicolari; inoltri, possono anche essere usati in combattimento, permettendo di lanciarsi contro i mostri per infliggere danni.
Ovviamente, con la grandezza delle mappe era necessario un modo per spostarsi rapidamente oltre al viaggio rapido e i Seikret si rivelano molto efficaci, sebbene con qualche difetto. A volte, infatti, il movimento automatico che dovrebbe portare all'obiettivo senza comandarlo direttamente impazzisce, facendo correre la creatura avanti e indietro senza una meta; inoltre, tenerli fermi mentre si vuole, per esempio, aprire la mappa, può essere un po' ostico. Tolti questi piccoli difetti, però, sono sicura che vi affezionerete ben presto al vostro compagno, specialmente perché avrete modo di personalizzarne aspetto e nome.
E tu che arma usi?
Passando a quello che è il vero fulcro di Monster Hunter, il sistema di combattimento base è simile a quello di World: tutte le 14 armi classiche faranno il loro ritorno, ma con nuove tipologie di attacchi e combo, come gli attacchi di reazione, i quali permettono di contrastare l'attacco di un mostro con un potente contrattacco, facendogli perdere l'equilibrio.
La novità principale per quanto riguarda i combattimenti, però, è la Modalità Precisione, la quale permette di concentrare gli attacchi su specifiche parti del corpo del mostro e in particolare sulle ferite aperte, dando così vita a combo devastanti. Inoltre, è stata finalmente introdotta la possibilità di scambiare le armi durante una caccia: è possibile portare con sé due armi, e lo scambio tra primaria e secondaria può avvenire solo mentre si cavalca il Seikret, premendo il tasto destro sul pad di controllo se si utilizza un controller. Ovviamente, ciò rende i combattimenti molto più versatili, dato che, per esempio, l'arma secondaria può essere utilizzata per aggiungere opzioni a distanza o corpo a corpo in base alla primaria, oppure si può scegliere un'arma secondaria dello stesso tipo di quella primaria per incorporare effetti elementali o di stato diversi.
La flessibilità delle armi, quindi, è un aspetto chiave di Monster Hunter Wilds, e ciò è direttamente collegato col fatto che potrete iniziare una caccia in qualsiasi momento semplicemente attaccando qualsiasi mostro troviate nella mappa. Tra l'altro, anche se non avete amici con cui giocare non sarà un problema: Monster Hunter Wilds offre un'esperienza più godibile anche in solitaria, visto che potrete giocatori richiamare un team di cacciatori controllati dall'IA ed incredibilmente efficienti, rendendo le cacce più gestibili e meno solitarie.
Più semplice, ma non meno divertente
Che siate da soli o in compagnia, se avete giocato ai precedenti Monster Hunter noterete subito che Wilds è molto più semplice. Dimenticatevi le cacce lunghe venti o trenta minuti e l'ansia di non riuscire a vincere una missione: nella mia esperienza, durante la storia principale sono svenuta solamente una volta (tra l'altro, con il boss finale) e nessuna caccia è durata più di dieci minuti. Ovviamente le cose iniziano a farsi un pochino più complesse salendo con i livelli nell'high rank, ma in linea generale il titolo è molto più facile rispetto al passato, con la vita dei mostri che è stata ridotta e gli attacchi dei cacciatori potenziati.
D'altronde, l'intento di Capcom di rendere la serie più accessibile è stato chiaro sin dal principio e, oltre alle novità che vi ho già raccontato che sono volte proprio a questo obiettivo come la doppia arma e la modalità focus, in Wilds sono state apportate anche una serie di innovazioni nella quality of life generale. L'inventario, infatti, è ora più semplice e comodo da gestire, mentre anche l'introduzione degli accampamenti mobili per poter caricare la partita o viaggiare in un determinato luogo della mappa rende le cacce e l'esplorazione più comode.
Il tutto non è assolutamente un difetto: dopo tutti questi anni è giusto — e anche sensato — che Monster Hunter si apra a un pubblico più casual, e Wilds è sicuramente la miglior occasione per farlo. Se siete giocatori hardcore, comunque, potrete divertirvi con un'esperienza più rilassata per le prime ore, magari cogliendo l'occasione per provare tutte le armi con i nuovi attacchi, per poi trovare pane per i vostri denti con l'high rank (senza contare ciò che sicuramente Capcom ha in serbo per il post rilascio, tra eventi e aggiornamenti).
Detto ciò, nella mia esperienza il multiplayer si è rivelato fluido e, ovviamente, divertentissimo. Nel corso delle ultime settimane ho svolto innumerevoli partite online e non mi sono mai successe disconnessioni o crash, dimostrando già un ottimo lavoro da parte di Capcom per quanto riguarda i server. Anche a livello di prestazioni Monster Hunter Wilds si è dimostrato stabile: l'ho provato su Xbox Series X e con la modalità Bilanciata ho giocato fluidamente, con solo qualche calo di frame, per l'appunto, durante le sessioni multiplayer. Per il resto, il comparto tecnico dell'opera è ottimo, con una grafica che, sebbene non clamorosa rispetto ad altri giochi open world, è comunque un grande passo avanti dai capitoli precedenti; i mostri sono, infatti, spettacolari, con dei filmati da lasciare a bocca aperta, mentre anche ogni bioma è stato curato nei minimi dettagli per dare vita a un mondo vivo, variegato e stratificato.
Insomma, Capcom è riuscita a dare vita a un gioco che non solo porta avanti il testimone della serie, ma riesce a innovarla e rinnovarla, rendendo l'esperienza perfetta sia per i neofiti che per i fan di lunga data e alzando nuovamente l'asticella, ridefinendo la base del franchise per il futuro. Per questo motivo, Monster Hunter Wilds si merita pienamente il nostro Award, affermandosi già come uno dei migliori giochi di quest'anno.
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