Monster Hunter Wilds: l'ho provato per 4 ore e non riesco a smettere di pensarci

Abbiamo provato Monster Hunter Wilds per ben 4 ore prima della sua uscita: ecco le nostre prime impressioni sul nuovo titolo della serie Capcom.

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a cura di Giulia Serena

Editor

Ah, che bella sensazione la fine di una caccia, il momento in cui il mostro stramazza a terra e possiamo raccogliere i pezzi per poter realizzare un'armatura nuova di zecca. Sono sicura che se avete giocato almeno una volta a Monster Hunter mi potete capire, ed è proprio questo, almeno per me, a rappresentare il vero fulcro della serie Capcom. D'altronde, qual è il punto di una battaglia, se non l'istante appena successivo alla sua fine, quando si comprende di aver trionfato?  

Ecco, devo dire che questa sensazione mi mancava, e quando ho concluso la prima caccia durante la mia prova di ben quattro ore del nuovo Monster Hunter Wilds è riaffiorata, rilasciando una scarica di soddisfazione e serotonina che so già diventerà una dipendenza appena il titolo uscirà il 28 febbraio 2025 su PC, PS5 e Xbox Series X

Dopo averlo provato in una build molto preliminare alla Gamescom dello scorso anno, ora ho potuto avventurarmi nella nuova opera di Capcom per ben 4 ore, svolgendo le prime 3 ore e mezza di gioco circa e poi testando una caccia in multiplayer insieme a dei colleghi presenti all'evento. Insomma, un bell'assaggio in attesa di poter provare il gioco completo, che inevitabilmente mi ha messo ancora più voglia di fiondarmici. 

Una terra da scoprire

L’ambientazione di Monster Hunter Wilds si distingue immediatamente da quelli dei precedenti capitoli della serie per la sua vastità e per il livello di dettaglio che trasuda da ogni angolo della mappa: il mondo di gioco, infatti, non è solo più grande, ma anche più dinamico, con ecosistemi che cambiano in base alle condizioni meteorologiche e all’orario del giorno. Dai deserti alle foreste, passando per le classiche grotte e panorami ghiacciati, potremo esplorare differenti biomi, ognuno, ovviamente, con i propri mostri. 

Il motore di gioco aggiornato ha permesso poi di migliorare non solo l’aspetto grafico del titolo, ma anche il comportamento dei mostri, che ora si adattano in tempo reale alle condizioni ambientali e alle azioni del giocatore. La caccia diventa così più imprevedibile e stimolante, trasformando ogni scontro in un’esperienza molto più unica rispetto al passato.

Le novità nel gameplay

Se la formula base di Monster Hunter rimane intatta - d'altronde, c'è ben poco margine di miglioramento, essendo già eccellente -, Wilds introduce comunque alcune novità sostanziali nel gameplay. Una delle più attese è la possibilità di cambiare arma durante la caccia senza dover tornare alla base, grazie al supporto del fidato Seikret: salendo sul nostro amico potremmo, infatti, scambiare l'arma principale con quella secondaria, avendo così modo di cambiare tattica durante la caccia in base ai comportamenti del mostro. Per esempio, durante la prova ho optato per le mie amate doppie lame come primaria, alternando, però, con l'arco per poter prendere respiro e attaccare anche a distanza.

Anche il sistema di equipaggiamento ha subito una revisione significativa: le abilità non sono più legate esclusivamente all’armatura, ma anche alle armi, offrendo così nuove opportunità di personalizzazione. Questa scelta mira a rendere ogni build più flessibile e a incentivare l’utilizzo di più strumenti di caccia in una singola sessione, dando veramente libero sfogo alla fantasia.

Ma non solo: i combattimenti sono molto più fluidi, con un feedback degli attacchi migliorato, un rinnovato hit-stop che rende ogni colpo più soddisfacente e un sistema di movimento più scorrevole. La vera novità, però, è la modalità Focus, che permette di "concentrarsi" sui punti deboli dei nemici o sulle ferite inflitte e svolgere delle combo veramente potenti; questa novità è estremamente soddisfacente da sfruttare durante gli scontri, sia con armi ravvicinate che con quelle a distanza come arco e balestra. 

Ovviamente, la varietà di mostri rimane uno dei punti di forza di Monster Hunter Wilds, con un mix perfetto tra creature inedite e ritorni graditi. Tra le nuove aggiunte che ho avuto modo di scoprire spicca il Lala Barina, un aracnide elegante ma letale che utilizza spore paralizzanti e movimenti acrobatici per mettere in difficoltà i cacciatori. Altro debutto degno di nota è quello del Quematrice, un volatile dalle sembianze gotiche in grado di sputare fiamme e usare il vento a suo vantaggio (inutile dire che tutti gli equipaggiamenti con le parti di mostri che ho visto sono stupendi). Tra i mostri di ritorno troviamo, invece, il celebre Congalala, che conserva il suo inconfondibile stile di combattimento caotico e... gassoso. 

Un'altra novità gradita riguarda gli accampamenti: essendo il gioco open world, ora potremo finalmente posizionare degli accampamenti mobili dove desideriamo, sfruttandoli come punto di viaggio rapido e da cui ricominciare le cacce in caso di morte. Questi, però, possono non durare per sempre, dato che i mostri potrebbero distruggerli durante la notte.

Ma quindi, solo cacce?

Decisamente no. Capcom ha lavorato per rendere la narrativa di Monster Hunter Wilds più strutturata rispetto ai capitoli precedenti: la nostra missione è quella di indagare su una specie creduta estinta, esplorando terre inedite e svelando i misteri di un mondo ricco di pericoli. 

Oltre al fatto che il nostro cacciatore e l'amico Feline possono finalmente parlare con un doppiaggio vero, sembra che anche i personaggi secondari avranno una presenza più marcata, con dialoghi più approfonditi e scene d’intermezzo che arricchiscono l’esperienza complessiva. Insomma, niente più NPC muti e pressoché immobili.

Ovviamente è presto per dare opinioni sulla qualità della trama, avendone scoperto solo una piccolissima parte, ma posso dire che promette molto bene, con alcuni filmati davvero ben realizzati e dei personaggi che sembrano interessanti.

Tirando le prime somme su Monster Hunter Wilds

Insomma, dopo qualche ora di gioco la sensazione è che Monster Hunter Wilds abbia tutte le carte in regola per diventare un nuovo punto di riferimento per la serie - d'altronde, il fatto che sia il titolo più desiderato su Steam preannuncia il lancio migliore di sempre per il franchise -. Con un mondo di gioco più vivo, un sistema di combattimento raffinato e una maggiore accessibilità per i nuovi giocatori, il titolo potrebbe davvero superare il successo di Monster Hunter World.

Anche se 28 febbraio sembra ancora troppo lontano, ma una cosa è certa: la caccia sta per iniziare, e sarà più spettacolare che mai.

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