Monster Hunter Stories | Recensione
Il primo capitolo di Monster Hunter Stories ha ricevuto un trattamento di tutto rispetto che lo rende, finalmente, godibile per tutti.
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a cura di Andrea Maiellano
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Mentre Monster Hunter Wilds sta facendo parlare di se, grazie a una serie di video di gameplay che mostrano degli stravolgimenti importanti per la celebre serie di Capcom, Monster Hunter Sotires fa il suo ritorno trionfale con una riedizione per Nintendo Switch, PlayStation 4 e PC.
Il titolo, originariamente uscito nel 2017 per Nintendo 3DS, ha infatti ricevuto un update di tutto rispetto, che ne ha migliorato il comparto grafico, sistemato leggermente la quality of life, inserito una inedita modalità museo, reso disponibile in occidente tutte le espansioni uscite originariamente solo su Nintendo 3DS e introdotto un doppiaggio inedito in Inglese, e in Giapponese, oltre che la localizzazione dei testi in numerose nuove lingue.
Monster Hunter Stories 2, verrà rilasciato per PS4 (con il pieno supporto a PS5) in concomitanza con la remastered del primo titolo, garantendo, anche ai giocatori PlayStation, di poter giocare l'intera saga sulla loro console.
Una "remastered" che era nell’aria fin dall’uscita, nel 2021, di Monster Hunter 2: Wings Of Ruin. L’ottimo sequel, rilasciato per nintendo Switch e PC, per quanto non avesse collegamenti con il precedente capitolo, fece scoprire, ai giocatori occidentali, la peculiare serie di spin-off dedicata a Monster Hunter.
Da Hunter a Rider
Per chi non lo conoscesse, Monster Hunter Stories è uno spin-off della serie principale, che vira imponentemente sul genere del JRPG, rendendo la celebre caccia ai mostri, e tutto ciò che ne consegue, una sorta di elemento aggiuntivo di gameplay, più votato al collezionismo tipico dei titoli simili a Pokémon.
La storia inizia con un tragico incidente che porta alla perdita della madre del protagonista (completamente personalizzabile pr renderlo il nostro avatar) spingendolo a diventare un Rider e a esplorare il mondo con il suo fidato Rathalos.
La narrazione, così come per il suo più famoso sequel, ricopre un ruolo predominante, per quanto i temi trattati siano comunque indirizzati a un pubblico molto giovane, i messaggi che passa risultano comunque senza tempo e adatti a tutti, anche se leggermente troppo didascalici quando trattano temi come il rispetto per la natura, il vivere un lutto e il coraggio.
Ovviamente tutto questo non vuol dire che non si cacciano i mostri, anzi. In Monster Hunter Stories si combattono tantissimi mostri e, come da tradizione, si sfruttano i materiali per costruire nuovo equipaggiamento che renda più forte il nostro personaggio.
La differenza è che il protagonista, essendo un Rider, fa parte di quei cacciatori che hanno scelto di allevare i mostri per sfruttarli come mezzo di trasporto, o come alleati in battaglia, quindi invece che andarli a cacciare, si ritroverà a doverne cercare le uova all'interno delle tane, le quali però, saranno genere casualmente a ogni nuova partita.
Una volta trovato un uovo, si potrà farlo schiudere e iniziare a manipolare i geni del "Monstie" (questo è il nome dato ai mostri di Monster Hunter Stories) per poterne migliorare le abilità, i parametri passivi, e attivi, e le sue capacità in combattimento.
Il più classico dei JRPG
Il cuore di Monster Hunter Stories è il suo sistema di combattimento a turni, che si basa su una meccanica molto canonica del classico: forbice, carta, sasso.
Il protagonista scenderà in campo con una squadra di cinque mostri che, come per i celebri titoli di Game Freak, lo affiancheranno in battaglia nell'ordine con il quale saranno stati inseriti nel team.
Ogni turno si può decidere se cambiare mostro, utilizzare un oggetto consumabile, sfruttare qualche abilità speciale o attaccare scegliendo tra tre tipi di colpi: velocità, potenza e tecnica.
Come anticipato poc'anzi, le fasi di attacco seguono costantemente quel confortevole sistema di debolezze e resistenze che non invecchia mai, ma gli scontri, perlomeno nelle fasi più avanzate del gioco, richiederanno parecchia strategia per essere portati a termine vittoriosamente.
Tutto è decisamente già visto in innumerevoli altre riproposizioni del genere, ma la mescola realizzata con Monster Hunter Stories funziona bene e non tedia mai, anche in virtù di scontri ben bilanciati, un'elevata personalizzazione dei mostri e la possibilità di affrontare scontri in modalità "hardcore" che richiederanno una pianificazione certosina.
Tutto è dosato in maniera certosina, la storia si apre a dei risvolti molto interessanti, la cattura dei mostri è assuefacente e gli unici elementi realmente ridondanti, e per certi versi tediosi, si rinvengono esclusivamente quando ci si cimenterà nella cattura, nel reperimento e nella rispettiva collezione, di tutti i mostri presenti nel gioco un’identità ben precisa all’opera, rendendola, anche a distanza di anni, ancora fresca, divertente e appagante, specialmente se giocata a piccole dosi su una console portatile o un PC Handheld.
Una Remastered "onesta"
Questa riedizione di “Monster Hunter Stories” segue pedissequamente quella "check-list virtuale" di punti da tenere a mente quando si ripropone un titolo del passato sul mercato.
Modelli poligonali rimasterizzati, animazioni dei personaggi migliorate, ambientazioni più ricche di dettagli, introduzione di nuove localizzazioni, illuminazione rifatta da zero, colonna sonora realizzata ex-novo e alcune migliorie alla quality of life.
Noi abbiamo avuto modo di provare la versione PC di Monster Hunter Stories e, dopo averla provata con una 4070ti, abbiamo deciso di testarlo a fondo sulla nostra Steam Deck, in virtù della sua precedente natura portatile.
Vi anticipiamo subito che, al netto di una buona operazione di rimasterizzazione, Monster Hunter Stories tradisce sotto molteplici aspetti le sue origini da “titolo per 3DS” uscito sei anni fa. Non fraintendeteci, il titolo è godibilissimo, anche grazie a un comparto artistico indubbiamente disimpegnato, ma per quanto le molteplici migliorie riescano ad allinearlo al capitolo successivo, si tratta comunque di una produzione che brillerà maggiormente sugli schermi di piccole dimensioni.
Contenutisticamente parlando, invece, al netto degli aggiornamenti 1.20 e 1.30, a oggi disponibili solo in Giappone, e dell'inedita modalità hardcore, Monster Hunter Stories presenta alcune migliorie minime alla quality of life (per sopperire all'assenza del secondo schermo presente su Nintendo 3DS) e una inedita modalità Museo che permette ai giocatori di ascoltare la musica di sottofondo del gioco e vedere alcune bozze del lavoro preliminare svolto dagli art designer.
Voto Recensione di Monster Hunter Stories
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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Monster Hunter Stories finalmente disponibile per tutti
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Campagna longeva e contenuti aggiuntivi sostanziosi
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Remastered onesta...
Contro
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La casualità rende ancora oggi frustrante reperire le uova rare
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A volte l'IA dei mostri risulta sbilanciata
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... si poteva fare uno sforzo aggiuntivo per renderlo maggiormente godibile per i nuovi arrivati.