Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin | Anteprima

Abbiamo provato con mano un piccolo assaggio del prossimo Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin e ci ha già stupito notevolmente.

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a cura di Alessandro Palladino

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Lavorare con un marchio storico come Monster Hunter molte volte conduce a una strada conservatrice, dove si può innovare ma non uscire da quella che è l’anima del franchise. Capcom, in questo, è stata una maestra ed è sempre riuscita a sfornare capitoli su capitoli che tenessero fede alla tradizione ma che sapessero anche innovarla in molti ambiti, dall’estetica al gameplay.

In particolare però, l’esperimento più coraggioso è stato quello fatto con Monster Hunter Stories: uno spin-off per Nintendo 3DS in grado di rispondere alla domanda “cosa uscirebbe fuori se Monster Hunter incontrasse i Pokémon?” Seppur acerbo in alcuni punti, come tutti i primi passi verso una nuova idea, Monster Hunter Stories è stato un RPG di successo che ha fatto vedere a Game Freak come sia possibile creare una formula adatta a grandi, piccini e dalla qualità alta sia in termini di trama che di ecosistema di gioco. L’operazione di Capcom ebbe talmente successo da spingere la compagnia a continuare per quella nuova strada, arrivando ad oggi e alla nostra prima prova con mano di Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin. Scordatevi i Pokémon, c’è un nuovo RPG pronto a prendere il trono di Pikachu.

L’eredità delle generazioni

Tra le tante cose di cui possiamo parlare in questo nostro incontro con la storia di Wings of Ruin, vogliamo sottolineare come l’intera premessa di trama – o almeno una delle tematiche centrali – ruota attorno a quello che è il passaggio generazionale, alla tradizione dei cacciatori e a come il passato possa essere una grande porta per un futuro tutto da scrivere. Può sembrare un concetto banale, magari già sentito altre quattrocento volte, ma quando lo si mette in prospettiva di quella che è stata l’avventura dello sviluppo del primo Stories, la sua accoglienza da parte del pubblico e ciò che porta con sé il nome di Monster Hunter, l’eredità di Monster Hunter Stories 2 sembra essere presa ancora più seriamente rispetto a prima, dimostrando fin dai primi minuti come il valore produttivo del capitolo per PC e Nintendo Switch sia di alto livello.

Del resto i trailer visti in questi giorni, particolarmente presenti in diverse conferenze dell’E3 2021, ve lo hanno già potuto confermare: sembra di essere davanti a uno show animato, al cui centro si dispiega una storia dai toni leggeri e seri insieme a un cast di personaggi dal design accattivante, oltre a tutta quella serie di mostri che pesca a piene mani dalle risme dei recenti Monster Hunter: World e Monster Hunter: Rise. Al centro di tutto c’è, come sempre, il vostro avatar cacciatore che in Stories 2 ha un background più collegato alla trama, essendo voi stessi i discendenti di un grande Rider che ha protetto l’isola in cui siete cresciuti. Togliamoci subito il sasso però: non siete i figli o i nipoti del vostro avatar del primo Monster Hunter Stories, infatti sebbene sia menzionato e ritorni anche Navirou, il collegamento pratico con la prima avventura non sembra essere palesato più di tanto. Ma rimanderemo questo discorso alla recensione quando avremo un quadro completo.

Quello che è importante sapere per adesso su Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin è che la vostra isola è stata protetta dal Rathalos Guardiano (chiamato proprio Ratha, come nel primo Stories) per tanti anni fino a quando un particolare avvenimento ha cambiato le carte in tavola, lasciando l’ecosistema dell’isola in cui siete cresciuti nello scompiglio. Come giovani Rider, ovvero cacciatori che creano dei legami con dei mostri addomesticati chiamati Monstie, il vostro compito sarà quello di dimostrare il vostro talento come nipoti del leggendario Red e essere la speranza per scongiurare un’antica profezia che metterebbe in pericolo l’intero mondo.

Se da un lato ricadiamo nel classico percorso dell’eroe tipico delle avventure per ragazzi, quello che fa la differenza in Monster Hunter Stories 2 è il variegato cast di personaggi e zone da visitare, creando tutta una serie di intrecci “personali” che riescono a diversificare il ritmo con cui viene raccontata la vostra nuova vita da Rider. Al momento, provando solo una prima parte di ciò che ha da offrire Stories 2, lo spessore di tale intreccio rimane avvolto nel mistero, ma fin dai primi minuti di cutscene è evidente come il team di sviluppo abbia gettato delle solide basi per far sì che ogni incontro con i personaggi presentati fosse quantomeno giustificato, oltre a essere ben più complesso e sfaccettato di quanto accadeva con il primo Stories e il suo incipit: quasi accessorio e messo lì per fare da innesco senza troppi sforzi.

In Stories 2 la direzione cambia notevolmente, il gioco vuole prendersi i suoi tempi e far sì che la trama non solo sia una parte importante del gioco, ma anche uno dei motivi migliori per l’eventuale acquisto da parte di chi è alla ricerca di un RPG con una storia di spessore. Ed è in questo aspetto che Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin rischia di essere uno dei migliori RPG disponibili su Nintendo Switch, non tanto per il suo stratificato e soddisfacente gameplay, ma quanto per il modo in cui sta riuscendo a dare spazio a un livello di scrittura ben più elevato del classico Pokémon o degli stessi capitoli principali di Monster Hunter.

Un Monstie per sempre

A proposito di gameplay ed RPG, Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin, come intuibile, mantiene la struttura che conoscevamo dalla precedente iterazione, potenziandola in termini di fluidità del combattimento, mosse a disposizione e personalizzazione del proprio avatar e della squadra di Monstie. Come e quanto tale profondità di gameplay possa tradursi, anche in termini di mostri disponibili, è un qualcosa che affronteremo nella recensione con più dati alla mano, tuttavia già dalle prime ore ci siamo sentiti più che soddisfatti di quanto provato. I primi scontri non sono affatto monchi per il classico effetto da “tutorial”, anzi fin da subito Stories 2 vi porta a capire bene il funzionamento dell’arsenale e a consigliarvi di equipaggiare tutto il possibile.

Gli attacchi funzionano ancora con il classico gioco dei colori, dove Potenza batte Tecnica, Tecnica batte Velocità e Velocità batte Tecnica: una formula che tutto sommato funziona a dovere, seppur mostri il fianco a una certa ripetitività di fondo avvertita almeno negli scontri meno complessi. Per sopperire a tale mancanza, Capcom riempie il combattimento di tutta una serie di funzioni aggiuntive per diversificarlo e dinamizzarlo. Primi tra tutti sono gli elementi dell’economia di ogni Monster Hunter: le parti di mostro selezionabili per essere “distrutte” e le diverse debolezze a determinati tipi di arma (taglio, perforante, fisico). Poi ci sono le abilità da poter utilizzare, la possibilità di cavalcare i propri mostri riempiendo la Barra Legame e le mosse uniche per ogni mostro del gioco. Saranno inoltre presenti – sempre in relazione all’importanza del cast – dei Compagni con cui lottare nel corso del gioco, oltre che a potervi portare i vostri amici grazie alla componente multigiocatore cooperativa (che ancora non abbiamo avuto modo di provare in presa diretta).

La stratificazione del comparto ludico, specie nelle battaglie, è così evidente che vi basterà guardare qualche minuto di gameplay per rendervene conto. Qualcuno potrebbe chiedersi se tutti questi sistemi possano in qualche modo complicare l’esperienza di gioco, tuttavia la risposta a questo interrogativo è presto detta: come premesso, Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin è un gioco che vuole adattarsi a ogni tipo di pubblico e per far ciò ha fatto in modo che ogni elemento sullo schermo sia non solo perfettamente chiaro, ma anche segnalato graficamente in più modi. Ogni debolezza importante o mossa speciale da utilizzare all’occasione sono segnalate con elementi estetici che risaltano all’occhio, rendendo Stories 2 l’ideale per ogni tipo di giocatore di qualsiasi età.

A livello di difficoltà la sfida propostaci in questo assaggio anticipato sembra essere di buon livello e con l’obiettivo di essere un qualcosa affrontabile da chiunque, come può risultare ovvio dalle prime parti del gioco. Nel caso di Stories 2, per noi l’accessibilità anche in questo senso è un fattore di lode, tanto è vero che questo spin-off nasce per coinvolgere un pubblico più giovane del solito ed è giusto che ci sia il giusto bilanciamento tra mezzi dati al giocatore e ostacoli proposti. Possiamo aspettarci però delle eccellenti sfide per i veterani, dati i segnali di profondità statistica e di “ottenimento” dei varie Monstie o dell’equipaggiamento già variegato.

In attesa del nuovo mondo

Insomma che siate qui per la storia innovativa o per il gameplay tipico del marchio Capcom, possiamo già assicurarvi che non rimarrete delusi da quanto vi sarà offerto. Un po’ come lo è stato per il primo Monster Hunter Stories, sebbene qui la differenza sostanziale di piattaforme sia un vantaggio da non sottovalutare per il secondo capitolo. Disponibile sia su Nintendo Switch che su PC, quest’ultima utilizzata da noi come piattaforma per l’anteprima, il look di Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin è mozzafiato fin dai primi minuti. In pieno stile Nintendo, l’utilizzo di forme morbide o poco marcate insieme a dei colori brillanti è una combinazione che esalta la direzione artistica del progetto, stavolta forse ancora più marcata proprio in virtù di un character design minuzioso al pari dei vari biomi che in questi giorni Capcom ha avuto modo di presentare (e ce ne sono tanti!).

Altra qualità non da poco, sempre legata a questa precisa scelta stilistica, è il non essere un titolo eccessivamente pesante su PC, tanto è che le sue performance sono eccellenti anche con una configurazione di fascia media. Naturalmente non parliamo di un mondo tendente al fotorealismo, perciò il carico effettivo di Monster Hunter Stories 2 non è così oneroso, tuttavia non possiamo che essere contenti di aver riscontrato anche in questo accesso anticipato una performance solidissima e senza alcun tipo di problemi tecnici. Posto che anche su Nintendo Switch non abbiamo dubbi girerà benissimo, e potrete constatarlo di persona con la demo disponibile sul Nintendo eShop, se non possedete la console o semplicemente volete vivere il massimo di Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin sfruttando il vostro PC, vi consigliamo caldamente l’acquisto nel caso via sia possibile (insieme a un Controller per avere un’esperienza migliore).

Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin uscirà a breve, pre-ordinalo su Nintendo Switch o PC.
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