Monster Hunter Rise Sunbreak sorprende su PC | Recensione
Monster Hunter Rise ritorna sui PC degli appassionati con un nuovo, corposo DLC: Sunbreak. Nomen Omen direbbero i latini, visto il caldo di questa estate quasi equatoriale; fortunatamente Sunbreak è il contenuto adatto per far passare un po’ più velocemente i momenti di calura eccessiva.
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a cura di Lorenzo Quadrini
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In sintesi
Monster Hunter Rise ritorna sui PC degli appassionati con un nuovo, corposo DLC: Sunbreak. Nomen Omen direbbero i latini, visto il caldo di questa estate quasi equatoriale; fortunatamente Sunbreak è il contenuto adatto per far passare un po’ più velocemente i momenti di calura eccessiva.
Monster Hunter Rise ritorna sui PC degli appassionati con un nuovo, corposo DLC: Sunbreak. Nomen Omen direbbero i latini, visto il caldo di questa estate quasi equatoriale; fortunatamente Sunbreak è il contenuto adatto per far passare un po’ più velocemente i momenti di calura eccessiva.
Sunbreak si apre con un mostro nuovo (ma vecchio per la serie): il Daymio Hermitaur. Si tratta, per i meno avvezzi ai titoli Capcom, di un pangolino gigante, dal moveset imprevedibile, che rende la caccia per nulla semplice, pur se molto appagante. Dalla sconfitta dell’Hermitaur si dipana tutta la matassa di questa nuova stagione di caccia: la comparsa del Lunagaron (e di altri possenti mostri) sta seminando il panico ad Elgado e sarà proprio il giocatore a dover prendere in mano la situazione.
Tante piccole "grandi" aggiunte
In Sunbreak si vedrà quindi il ritorno di alcune bestie già note agli appassionati, nonché l’arrivo di creature del tutto inedite. Pur rappresentando il cuore di ogni espansione del titolo, eviteremo di dilungarci nelle descrizioni di questi nuovi avversari ferini: la bellezza del gioco sta anche e soprattutto nella scoperta, uno dei tanti aspetti positivi della caccia eco-sostenibile di Capcom. Possiamo assicurare però che il parterre di bestie a disposizione non è di poco conto, ed è probabile che riuscirà a convincere la grande maggioranza dei giocatori, anche grazie ad una notevole cura nel dettaglio e ad un grado di sfida sempre appagante.
Si può, anzi si deve, entrare maggiormente addentro le aggiunte ambientali e di gameplay di questo Monster Hunter Rise Sunbreak; modifiche che impattano in maniera forse non rivoluzionaria, pur comunque rilevante lo stile di gioco del prodotto. Innanzitutto giova menzionare la presenza di due nuove aree: la Giungla (per la quale non servono grosse spiegazioni) e la Cittadella (un bioma contraddistinto da rovine, una sezione ghiacciata e una folta foresta). Le due zone si adattano perfettamente allo stile più dinamico e movimentato di questo Rise, andando a valorizzare anche lo stile di arrampicata scevro (in determinate occasioni) dall’utilizzo dell’insetto filo.
A queste nuove zone si aggiungono alcune interessanti bestiole da utilizzare come gadget o come strumenti di offesa. Necessario menzionare la Ragnonetta, un aracnide che si lancia ed attacca alla nostra preda, scagliandola con forza nella direzione opposta, stordendola per giunta. Un must have, che permette all’Hunter di concentrarsi sull’attacco dei punti deboli del mostro intontito, pur se per pochi secondi. Altro animale interessante è il Rospinoso, un incrocio tra un rospo e un porcospino che rilascia, oltre agli aculei, una nube tossica che incapacita la vittima, rendendola inabile all’attacco.
Un gameplay ancora più frizzante
Dal punto di vista del gameplay, invece, si segnalano due aggiunte di impatto notevole. La prima è l’Abilità Scambio, attraverso la quale il Cacciatore può cambiare velocemente tra due set dotati ognuno di cinque diverse abilità. Oltre al ventaglio offensivo offerto dal totale di 10 abilità, switchare si rivela intrigante anche ai fini del posizionamento sul terreno di caccia, essendo contraddistinto da una piroetta di gran lunga migliore della semplice schivata. Il secondo elemento aggiuntivo è quello dei seguaci: cacciatori controllati dalla IA, dotati ognuno di diversi moveset ed approcci, in grado di rendere la lotta molto più variegata e interessante. Si segnala una complessità notevole dei seguaci in termini di adattamento all’ambiente e di capacità di infierire sulla bestia prescelta a seconda delle capacità di cui sono dotati.
Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, c’è poco da dire rispetto a quanto già visto durante la recensione del titolo base, se non che il lavoro di Capcom si rivela di grande qualità. Nonostante Monster Hunter Rise sia, a tutti gli effetti, un titolo per Nintendo Switch, il software non sfigura su PC, offrendo al giocatore un’esperienza fluida, senza cali di framerate e perfettamente rispondente anche alle esigenze grafiche degli esigenti. Certo, il videogioco non è visivamente mostruoso, ma recupera con effetti particellari notevoli, grande cura nella caratterizzazione, e una gestione delle luci notevole. Rise aggiunge poco a questa impalcatura, senza abbassare la qualità ma anzi inserendo due mappe ben contestualizzate e notevoli iniezioni di “adrenalina” ad un gameplay già molto dinamico e divertente. Come sempre si sottolinea la grande cura degli sviluppatori nella descrizione anche "uditiva" dei mostri, i quali pur essendo chiaramente dei parti di una fantasia fervida e stravagante, sembrano proprio emettere i versi che ci si aspetta che emettano. Un plus, all'interno di un contenuto che non sfigurerebbe neanche in modalità mute.
Voto Recensione di Monster Hunter Rise Sunbreak - PC
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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-Nuovi mostri inediti
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-Gameplay potenziato negli aspetti importanti
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-Tecnicamente molto valido
Contro
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-Le due nuove mappe sono un po' piccole
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-la dinamica dei seguaci potrebbe non piacere ai puristi
Commento
Monster Hunter Rise Sunbreak continua la lunga tradizione Capcom votata alla qualità e all'intrattenimento all'interno del vasto panorama dei MH. Il DLC è denso di contenuti, corposo, divertente e adatto a valorizzare un gameplay che, a partire dal videogioco base, è riuscito a riportare la formula su binari forse più "tradizionali", aumentando al tempo stesso ritmo e coinvolgimento. Sunbreak segue questo filone, grazie a una serie di mostri molto soddisfacenti da cacciare, alcuni elementi di gioco non sensazionali pur se di peso ed un lavoro tecnico che rimane di altissimo livello. Per gli appassionati non ci saranno dubbi sull'acquisto.