Monster Hunter Rise: Sunbreak - Anteprima

Abbiamo potuto assistere a un esclusivo gameplay in anteprima, che ci ha svelato le novità di Monster Hunter Rise: Sunbreak!

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a cura di Pietro Spina

Cacciatori, alle armi, Sunbreak si avvicina! Sta finalmente per arrivare il momento di sfoderare nuovamente spade, lance e fucili per tornare nel mondo di Monster Hunter Rise, a un anno di distanza dalle avventure che ci hanno visto liberare il villaggio di Kamura dalla minaccia rappresentata da Narwa e Ibushi, sventata grazie all’inatteso aiuto del temibile Magnamalo.

Le polveri si sono depositate, riportando la serenità tra gli abitanti, e nel mentre nuove sfide si sono presentate per mantenere in allenamento i guerrieri più instancabili, come i mostri Apex e il Valstrax Cremisi. Nonostante questo, la brama di nuovi e più corposi contenuti si è fatta sentire parecchio tra i membri della community, che ha chiesto a gran voce di poter affrontare nuove e più pericolose sfide, entrando finalmente nel grado G/Maestro.

Inutile girarci intorno: Monster Hunter Rise è probabilmente il capitolo più riuscito della serie per quel che concerne le possibilità offerte dal gameplay e la semplicità con cui è possibile organizzare cacce in compagnia dei propri amici, ma dopo un lancio dal grande successo ha vissuto un periodo di risacca, a causa di una roadmap che ha offerto diversi contenuti sì, ma in un periodo di tempo relativamente limitato - in particolare considerando quanto avvenuto in Monster Hunter World.

L’entusiasmo è tornato a montare con l’annuncio della versione Steam del gioco, disponibile dallo scorso gennaio, e dalla conferma dell’allineamento con la versione Nintendo Switch per ciò che riguarda gli aggiornamenti ai contenuti di gioco. Per questo nel momento in cui è stata confermata la release della nuova espansione Monster Hunter Rise: Sunbreak in contemporanea per le due piattaforme, la community è tornata a giocare con grande entusiasmo, rinfrescando quella memoria muscolare un po’ arrugginita - soprattutto nell’utenza Nintendo.

Monster Hunter Rise. Sunbreak ci porta in un mondo diametralmente opposto rispetto a quanto visto nel gioco principale: si passa dalle atmosfere spudoratamente filo-nipponiche, con tanto di ispirazione alla cultura degli Yokai per la realizzazione dei nuovi mostri, alle ambientazioni da fantasy occidentale e medievaleggiante, in cui troneggiano creature dalla chiara influenza horror.

Grazie ai recenti Digital Event abbiamo imparato a conoscere Malzeno, Garangolm e Lunagaron, i tre signori del regno che richiamano alla mente il terzetto classico delle storie del terrore, ovvero Dracula, Frankenstein e l’Uomo Lupo, pronti a ostacolarci nella nostra indagine al fianco di Fiorayne, con cui incroceremo il cammino nel tentativo di svelare il mistero il mistero che si nasconde dietro la nuova serie di attacchi scriteriati e furiosi che portano i mostri a invadere diverse zone del regno, arrivando fino a Kamura.

Primo sguardo a Sunbreak

Entriamo quindi nel vivo di questa anteprima, che ci ha permesso di visionare dei contenuti esclusivi dell’espansione Sunbreak per iniziare a familiarizzare con le nuove meccaniche e i nuovi mostri. Abbiamo avuto occasione di visionare un esteso gameplay incentrato sulla caccia a un Lunagaron e a un Seregios, un altro gradito ritorno, per capire quanto possono essere pericolose queste creature.

La sfida al Lunagaron si è incentrata su una caccia cooperativa di 4 giocatori umani impegnati nella nuova area della Cittadella, che si estende intorno alle rovine abbandonate di un vecchio castello e ospita al suo interno una diversificata serie di biomi, dalle aree ricoperte di foreste alle distese di suolo ghiacciato, per finire nelle tetre rovine abbandonate.

È proprio esplorando questo ambiente disabitato che scopriamo le prime novità, a cominciare dalla possibilità di arrampicarsi sui muri senza necessariamente utilizzare l’insetto filo, in quanto ora è sufficiente correre verso la parete da scalare per osservare il nostro cacciatore iniziare l’animazione. Questa semplificazione nelle dinamiche di traversal rende più stimolante l’esplorazione, e porta di conseguenza a consumare stamina e insetto filo in abbondanza, spingendo a specializzarsi nell'ottimizzazione delle risorse.

Per questo è fondamentale raccogliere gli insetti filo, che aumentano la capacità di ricarica delle azioni a essi collegate, sfruttando la tempo stesso le peculiarità introdotte dalle nuove specie, ovvero l’insetto filo rubino e l’insetto filo oro. Raccogliendo il primo, faremo più danni con il Punitore Calvalcabile, mentre con il secondo ci permette di ottenere più materiali dai colpi sferrati utilizzando una cavalcatura wyvern.

La componente tattica dell’utilizzo di questi nuovi insetti è racchiusa nella possibilità di raccoglierne solo un tipo alla volta, permettendo ai compagni di squadra di sapere di quale disponiamo grazie a un’icona presente sull’interfaccia utente, così da potersi coordinare su chi debba cavalcare e in quale momento.

Altro nuovo esemplare di fauna endemica è il Ragnonette, esemplare della stessa specie del Burattiragno ma capace di creare un filo più resistente, da utilizzare per tirare - letteralmente - i mostri verso ostacoli distruttibili o altre creature, ricordando un po’ quello che era possibile fare in World con il rampino. Il Ragnonette è utilissimo anche per afferrare le creature volanti e portarle a terra, diventando un asset fondamentale per chi usa armi a corto raggio e non dispone di skill a lunga gittata.

Ne abbiamo visto l’utilizzo proprio contro il Lunagaron, bersaglio della prima caccia della dimostrazione, uno splendido lupoide azzurro che regola la temperatura del proprio copro grazie a un organo in grado di raffreddare l’aria inalata. Trattandosi di un wyvern zannuto piuttosto veloce e mobile, il filo del Ragnonette ha permesso di guadagnare un vantaggio in battaglia scagliandolo contro un muro per farlo cadere e permettere a tutto il team di scatenare i propri colpi migliori.

In breve il danno inflitto porta la bestia a scatenare la propria ira: il passaggio alla rage ne svela le reali fattezze, portandolo ad alzarsi sugli arti inferiori proprio come farebbe un licantropo e sfruttando l’aria gelida per generare aculei e artigli con cui attaccare ferocemente il team. L’estrema mobilità del combat system di Monster Hunter Rise permette di gestire i suoi movimenti, ma attenzione a non distrarsi, perché è capace di eseguire lunghe concatenazioni di colpi!

La caccia si protrae lungo tante aree della Cittadella, fino a farci incrociare un Garangolm, potente bestia zannuta tendenzialmente pacifica, ma che durante la rage è in grado di cambiare lo stato del proprio corpo ricoprendo il braccio sinistro di muschio e il destro di magma, rappresentando un elevato pericolo per i cacciatori dotati di un set debole ad acqua o fuoco.

Grazie all’insetto filo rubino, però, il Garangolm una volta cavalcato diventa una potente arma da usare contro il Lunagaron, sfruttando il potentissimo Punitore Cavalcabile ulteriormente rafforzato dal nuovo insetto. In Monster Hunter Rise: Sunbreak, inoltre, è possibile scegliere se cavalcare un mostro indebolito o continuare ad attaccarlo da terra, senza rischiare di cavalcarlo involontariamente - così da permette a chi possiede un insetto filo rubino o oro di sfruttarne le potenzialità.

Una pausa tra facce nuove

Dopo aver concluso la caccia con successo, si torna all'avamposto di Elgado per costruire nuovo equipaggiamento e armi, affidandoci alle esperte mani di Minayle, dotata di grande abilità nel forgiare i metalli nonostante la giovane età grazie agli insegnamenti di Hamon, il fabbro di Kamura, con cui è entrata in contatto grazie ai viaggi di Rondine.

Ci viene quindi mostrato uno dei primi equipaggiamenti di grado Maestro / G davvero utili, ovvero il set Lunagaron. Come era lecito attendersi mostra una certa debolezza verso il fuoco, ma offre un’ottima difesa da 114 a pezzo. Non abbiamo potuto vedere le skill del set, ma è lecito supporre che possano essere legate all’attacco o alla velocità di movimento/schivata.

Pronti per partire, ci rivolgiamo alla “missionatrice” dell’avamposto di Elgado, la piccola Chichae. Pur essendo alla sua prima esperienza come receptionist della bacheca delle missioni, lavora sodo e mostra un grande carisma, guadagnandosi la fiducia di tutti i cacciatori di passaggio e il rispetto dei cavalieri di zona.

La ragazza sembra però nascondere un segreto dietro alla sua immagine così composta e riservata, a maggior ragione vedendo come Fiorayne e l’ammiraglio Galleus, leader dei cavalieri dell'ordine e ufficiale in comando dell'avamposto di Elgado, si comportano in sua presenza. Chichae è infatti l’erede al trono del regno, impegnata ad aiutare come può durante questo momento di crisi.

Nella quest successiva assistiamo a una missione di collaborazione seguaci, che ci vede cacciare al fianco del Maestro Arlow, compagno di Galleus e incaricato di addestrare i cavalieri dell’ordine. Queste missioni consentono di migliorare i rapporti con i personaggi dell’avamposto, che spesso saranno gli stessi a commissionare questi incarichi, e risultano una simpatica digressione dalla routine classica. I seguaci contribuiscono attivamente alla battaglia e, in caso dovessero esaurire le energie, il loro "respawn" non viene considerato nel conteggio che porterebbe al fallimento della missione.

L’obiettivo è avere la meglio su un gradito ritorno, il ferocissimo Seregios! Questo wyvern alato ha fatto la sua prima apparizione in Monster Hunter 4, uscito solamente in Giappone, mentre qui in Europa abbiamo potuto fare la sua conoscenza in Monster Hunter 4 Ultimate, versione estesa e completa del titolo originale.

Minaccia dal passato

Questa creatura è estremamente pericolosa per vie delle “scaglielame” che ricoprono interamente il suo corpo, le quali possono essere lanciate per effettuare micidiali attacchi in grado di generare il sanguinamento, un danno aggiuntivo temporaneo, visibile in rosso scuro sulla barra della vita, che si accumula ad ogni azione compiuta (corsa, attacco, schivata) e viene sottratto tutto insieme al primo colpo subito, rendendo estremamente rischioso il combattimento.

Per recuperare dal sanguinamento è sufficiente mangiare una bistecca ben cotta o usare un immunizzatore, e nel caso si sia sprovvisti di questi oggetti si può rinfoderare l’arma e inginocchiarsi per accelerare il processo di guarigione naturale. Una volta guariti dal sanguinamento, il recupero della stamina è più veloce per un breve periodo di tempo, utilissimo per tenere il passo di un mostro veloce e mai domo, da non perdere mai di vista pena essere colpito da uno dei suoi devastanti attacchi in picchiata.

Durante questi combattimenti abbiamo potuto apprezzare la flessibilità del sistema di abilità scambio, che oltre a introdurre tutta una nuova serie di possibilità per ogni arma, permette anche di impostare due diversi preset di abilità da alternare con una semplice sequenza di comandi. Si può dunque impostare sul rotolo rosso (uno dei preset) delle skill più conservative e magari passare al rotolo blu quando necessitiamo di abilità più incentrate sul danno.

Oppure, semplicemente, i due set possono essere alternati per utilizzare tutte le skill equipaggiate in lunghe combo - carica dell’insetto filo permettendo - senza soluzione di continuità, sfruttando anche il nuovo Scambio Schivata per evitare gli attacchi nemici mentre si cambia il rotolo delle abilità scambio. Siamo già pronti a vedere su le compilation di incredibili combinazioni che verranno realizzate dagli hunter più abili!

Nel complesso questa anteprima ci ha permesso di visionare in modo dettagliato tutti quegli elementi introdotti nel recente Digital Event del 10 maggio, offrendoci una panoramica completa di come le novità di questa espansione possano cambiare l’esperienza di gioco.

Al momento gli elementi più interessanti sono legati alla maggiore libertà di movimento garantita dal rinnovato sistema di arrampicata e l’introduzione dell’Inversione Abilità Scambio, che aumenta in modo cospicuo le potenzialità di un combat system che già con Monster Hunter Rise aveva raggiunto livelli di profondità ragguardevoli.

Rimane qualche dubbio sulla sempre maggiore congestione di informazioni a schermo, tra gli 8 personaggi che battagliano i mostri e tutte le informazioni presenti sull’interfaccia utente, ma probabilmente non è nulla che un po’ di pratica e di smanettamento nelle opzioni non possano risolvere.

Non resta dunque che aspettare di mettere le mani sul gioco e capire realmente di che pasta sono fatti i mostri del grado Maestro, che storicamente hanno rappresentato un ostacolo impegnativo ma soddisfacente per tutti i fan della serie, e quanto sia strutturata ed ampia la proposta di missioni di trama e post game - nella speranza di aver abbandonato per sempre l’infelice rampage/furia. Happy Hunting!

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