Ci siamo: finalmente Monster Hunter World: Iceborne ha rivelato il mostro protagonista della nuova modalità Assedio, sostituendo Kulve Taroth nella controparte per il rango Maestro. Si tratta del Safi’jiiva e, come intuibile dal nome, è una versione adulta del piccolo Xeno’jiiva che abbiamo affrontato alla fine della prima campagna principale. Ma non lasciatevi ingannare dall’aspetto draconico, il Safi’jiiva possiede ancora tutte le caratteristiche che rendevano temibile lo Xeno, insieme a tutta una serie di nuove mosse in grado di spazzare via tutte le forme di vita che lo circondano. Per via della sua pericolosità, abbiamo deciso di venire di nuovo in vostro aiuto e aiutarvi a elaborare una strategia per sconfiggere questo mostro e ottenere quantomeno le armi più forti e peculiari di Iceborne.
Requisiti di sblocco e Preparazione
Per affrontare l’Assedio del Safi’jiiva dovrete necessariamente completare sia la Quest del Rajang sia quella dello Zinogre Stigeo, oltre ad avere un Grado Maestro pari a 24. Se siete giocatori che hanno spolpato il gioco base e hanno accesso ad un set di armatura molto buono, insieme alle armi della Rathian Dorata e del Rathalos Argentato, non avrete molto lavoro da fare prima di affrontare il drago rosso. D’altro canto, i giocatori meno assidui potranno approfittare dello Zinogre Stigeo per costruire il suo set d’armatura e, soprattutto, le armi a esso associate.
I giocatori a distanza potranno altresì sfruttare l’ottimo set della collaborazione di Horizon Zero Dawn, cioè l’armatura e la balestra tuono potenziabile ottenibili tramite il completamento della quest evento che richiede di cacciare uno Zinogre Stigeo (armatura potenziata/potenziamento balestra e una per uno Zinogre normale (ottenimento balestra base). In ogni caso, qualsiasi sia la vostra scelta, assicuratevi di portare Polvere di Vita e Linfa Vitale in abbondanza, tornando all’accampamento durante lo scontro per assicurarvi di rifornirvi completamente. Allo stesso modo, avere dei gioielli Ampia Area/Bonus Salute vi tornerà molto utile, nonostante i danni del Safi’jiiva non siano così devastanti.
Mantello Tecnico e Mantello Vitalità/Bengala Guaritore sono estremamente consigliati, insieme a tutti gli altri oggetti di potenziamento e sieri vari. Sfruttate anche le debolezze a tutti gli status del mostro, specialmente Veleno e Scoppio a cui è debole (e qui tornano utili le armi della Rathian Dorata). Allo stesso modo l’elemento più consigliato è il Drago in presenza di un Sigillo Anziano, considerando che quest’ultimo avrà un effetto maggiore nelle dinamiche dello scontro. Per quanto sia leggermente resistente al sonno, portare un’arma in grado di farlo addormentare potrebbe essere una buona idea, nonostante le bombe non gli infliggano tantissimi danni.
In un party ideale sarebbe preferibile avere almeno un cacciatore che utilizza armi a distanza, uno con un’arma “da taglio”, uno con un’arma “contundente” e una Lancia-Insetto per sfruttare la possibilità di cavalcatura e rompere la schiena altrimenti impossibile da attaccare. Attraverso questo bilanciamento, sarà possibile ottenere la maggior parte dei Punti di Ricerca per aumentare il Livello di Ricompense, puntando a rompere tutte le parti del mostro e a sfruttare eventuali trappole ambientali.
Battaglia contro il Safi’jiiva
Inizialmente vi verrà chiesto di affrontare il Safi’jiiva attraverso una missione di Ricerca che, sostanzialmente, serve solo a spiegarvi il funzionamento dello scontro in breve. Non abbiate paura di affrontarla anche da soli: si tratta di un incontro molto corto, con danni diminuiti e abbastanza facile. Utilizzatelo per prendere familiarità con gli attacchi del mostro, il terreno di gioco, gli effetti dell’ambiente e soprattutto capire come evitare l’enorme attacco ad area che uccide tutti i cacciatori.
Ma andiamo con ordine seguendo quella che è la dinamica dell’Assedio. Inizialmente vi ritroverete nel cosiddetto primo livello, nel quale il mostro sarà nel suo stato più mansueto. Quello che farà sarà attaccarvi con attacchi standard mentre voi dovrete sostanzialmente cercare di assestargli più colpi possibili per esaurire la sua “energia”. Il Safi’jiiva infatti funziona come una grossa batteria: utilizza la natura circostante per ricaricare il proprio corpo. Il vostro compito in tutti i livelli sarà quello di costringerlo a sfruttare tutta l’energia delle arene, portandolo a indebolirsi fino a sconfiggerlo definitivamente. Per farlo però è essenziale che la vostra squadra si coordini con il Rampino Artiglio e indebolisca sempre le coriacee parti che costituiscono il suo corpo (zampe, coda, testa, etc.), permettendovi di fargli veramente male senza che i vostri colpi subiscano la riduzione dell’armatura nemica.
Nel primo livello noterete che ci sarà un’area segnata di verde dove la commissione vi consiglierà di portare il nemico. Se lo farete barcollare su quei rovi, il Safi’jiiva rimarrà intrappolato e finirà per sprecare un bel po’ di energia nel tentativo di liberarsi. Sfruttate sempre l’ambiente nei primi due livelli, intrappolando il mostro o colpendolo con trappole rocciose improvvisate. Una volta ferito per un po’ e esaurita l’energia del primo livello, il Safi’jiiva passerà al secondo strato e dovrete esattamente ripetere quanto fatto finora.
Il secondo strato presenta anche dei dossi da cui potrete lanciarvi per tentare di cavalcare il mostro, nel caso in cui vi manchi qualcuno con la Lancia-Insetto. Inoltre, da adesso il drago inizierà a bersagliare il giocatore che gli infliggerà più danni o chiunque utilizzi spesso il Rampino Artiglio sulla testa. Tale stato è segnalato da un filo rosso che collega il giocatore al mostro e sarà essenziale riuscire a mantenere questo stadio per evitare che il drago diventi ancora più aggressivo.
Ciò che cambia nel secondo livello è che il Safi’jiiva ricorrerà più spesso ad attacchi esplosivi e getti di fuoco azzurro, culminanti in un enorme attacco ad area segnalato dal suo innalzarsi in volo. Quando le fiamme blu avvolgeranno tutto il campo, dirigetevi il prima possibile verso una delle piccole rocce che sporgono dal terreno e riparatevi dal centro dell’attacco. Solo così avrete salva la vita, esattamente come succedeva con la Meteora del Behemoth, solo con un po’ più di tempo a disposizione.
Una volta fatta esaurire l’energia anche in questa arena, vi ritroverete alla fine della corsa in una caverna piena di geyser verdi (spoiler: infliggono un bel po’ di danno al mostro). Qui il Safi’jiiva sarà decisamente arrabbiato e vi attaccherà con estrema veemenza, entrando in uno stato Ipercritico che lo rende vulnerabile a fronte di un incremento degli attacchi. Non solo sarà più feroce nelle mosse standard, ma non si farà problemi a utilizzare molte volte e con più velocità la fiammata azzurra che copre tutto il campo di gioco, rendendovi lo scontro abbastanza difficile. Come per la Kulve Taroth, sarà quasi impossibile sconfiggerlo al primo incontro, costringendovi a provare più volte e con più squadre contemporaneamente l’impresa. L’aspetto positivo è che più sarete nella lobby, più ricompense otterrete alla fine dello scontro, aumentando anche di più nel caso in cui uccidiate più Saifa’jiiva rimanendo nella stessa Sessione.
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