Mobile Suit Gundam è uno dei franchise anime più longevi esistenti, creata da Yoshiyuki Tomino, la famosa serie giapponese da oltre quarant’anni ci appassiona con i suoi robot antropomorfi, con serie televisive, film, romanzi e, soprattutto, un numero enorme di videogiochi dedicati. Nonostante l’elevato numero di produzioni videoludiche, il franchise di Gundam raggiunge il favore dei fan nell’esclusiva scena arcade giapponese. Una prerogativa che viene infranta grazie all’arrivo anche in Occidente di Mobile Suit Gundam Extreme VS. Maxiboost ON, in esclusiva per PS4. Ma sempre di arcade puro si parla e vi spieghiamo perché nella nostra recensione.
In realtà Mobile Suit Gundam Extreme VS. Maxiboost ON è stato pubblicato in Giappone nel 2016, e nonostante il suo arrivo sulla console Sony e il tempo trascorso, non fa quasi nulla per trasformare il suo format d’origine, anche se abbiamo il precedente di Gundam Versus sempre su PS4. Si tratta di un gioco di combattimento due-contro-due in arena, con un roster che comprende praticamente tutti i modelli gundam apparsi nelle 36 serie, per un totale di ben 183 mobile suite.
Abbiamo trovato il gioco definitivo?
Mobile Suit Gundam Extreme VS. Maxiboost ON: un gioco senza tempo.
Avviando il gioco, ci si trova davanti a ciò che è in realtà: un titolo sviluppato puramente per le sale. Il menù iniziale offre una modalità in single player, una multiplayer locale e la tanto agognata modalità online.
Trattandosi di un picchiauduro, anche se nella veste assai particolare dei nostri bei robottoni, abbiamo uno dei più grandi roster in assoluto, con oltre 183 mobile suit provenienti dalla quarantennale storia di Gundam e da tutte le 36 diverse serie, partendo dallo Zaku di Char, fino a un potentissimo Unicorn Gundam. Inoltre, questa versione per PS4 include diversi mobile suit mai apparsi sulla versione originale da sala.
Iniziamo in solitaria con la Branch Battle, una modalità che permette sia di giocare sia in single player che in modalità cooperativa, con l’aggiunta di nemici giganteschi come boss da abbattere. Passando per le Maxi Boost si continua con diverse missioni, abbattendo obiettivi, per finire con altri boss. Nelle Extreme Vs si affrontano frenetiche partite 2 vs 2, con ogni mobile suite caratterizzato da una serie di attacchi tutti differenti, ma suddivisi comunque tra colpi a distanza, corpo a corpo e diverse combinazioni da eseguire in complemento con i grilletti. Tuttavia, nonostante tale varietà di scontri, troviamo risicata all’osso ogni qualsivoglia componente narrativa, se non prossima allo zero. Ogni mobile suit ha un valore di potenza associato alla vita, che va da 1000 a 3000, ma badate bene che un mobile suit da 3000 è molto più difficile da padroneggiare se siete nelle prime battute di gioco, mettendovi in difficoltà con modelli molto più modesti.
Oltre alle mosse di base, i giocatori possono scegliere tra tre diversi boost, che vengono attivati una volta riempito l’indicatore, ovvero lo Shooting Burst che permette di aumentare notevolmente la potenza e la velocità degli attacchi a distanza, Extend Burst aumenta le prestazioni generali e Fighting Burst aumenta notevolmente la potenza degli attacchi in mischia e a corto raggio.
I comandi, anche se sembrano facili da apprendere, propongono un sistema di controllo a tratti macchinoso e poco chiaro, soprattutto perché ogni suit mobile, oltre ai colpi di base, non ha quelli che sembrano colpi combinati casuali, bensì tutti diversi e difficili da apprendere, se poi pensiamo che non sono comandi studiati per un pad, ma per un arcade stick… ci rendiamo conto che il suo format originale mal si adatta alla console Sony. Quindi se cercavate un picchiauduro “arena fighter” semplice e immediato, rimarrete delusi.
In ogni caso, è importante saper sviluppare una tattica di base per affrontare quasi tutti gli scontri, considerando alcune meccaniche di base, che vengono impartite nelle prime partite dell’Extreme VS. Ad esempio, non c’è un sistema di parata: ciò vuol dire che è fondamentale imparare a schivare gli attacchi e contrattaccare. Tutti i suite mobile si muovono con grande velocità, peccato per le arene che sembrano il vero grande limite degli scontri, risultando spesso troppo piccole e delimitate dai muri invisibili, oltretutto vittime anche di una pessima gestione della telecamera. I robot si scontrano con una certa spettacolarità, sparando con cannoni laser, colpi di sciabola a corto e lungo raggio, offrendo in definitiva una varietà incredibile di stili di combattimento.
Combattere attraverso le varie modalità fa guadagnare ai giocatori GP, punti che possono essere utilizzati per acquistare un’altissima varietà di bonus, come look alternativi per i piloti, migliori prestazioni, nuovi colori e molto altro.
Mobile Suit Gundam: serve potenza e dedizione.
Mobile Suit Gundam Extreme VS. Maxiboost ON è un titolo che arriva tardi e in un habitat poco favorevole per un gioco puramente arcade. Non fraintendete, il catalogo PlayStation è ricco di giochi arcade, ma ben sviluppati o adattati per la macchina Sony, a differenza di quanto accade per il titolo Bandai Namco.
Si tratta di un porting discretamente riuscito e poco adattato dalla sua versione arcade, che includendo una buona modalità online, avrebbe potuto dare quel poco di brio che bastasse a farla brillare. Però così non è stato. Infatti, la modalità online sembra essere davvero insoddisfacente, con molte disconnessioni e con quei pochi combattimenti riusciti con forti lag, scarso bilanciamento nel matchmaking, costringendo a trovare il march nelle lobby con forti lag.
A far notare gli anni che passano, ci pensa anche il comparto tecnico, non proprio all’altezza del 2020, dimostrando anche qualche anno in più rispetto ai quattro che lo separano dall’uscita originale nelle sale giochi orientali. Tuttavia, i mobile suit sono ben rappresentati, disegnati ognuno singolarmente, quando magari un titolo analogo avrebbe sfruttato uno “scheletro” da cui poi abbozzare tutte le restanti “armature”. Non si può dire lo stesso delle arene, che – oltre ai limiti già descritti – sono poco varie, spente e ripetitive.
È un vero peccato vedere un’occasione del genere mancata, dato che un titolo di questo tipo avrebbe fatto la gioia non solo di tutti gli appassionati, ma anche di chi cerca un arena fighter semplice e frenetico, stavolta azzoppato da diversi limiti tecnici e dallo scarso adattamento. Se siete degli estimatori del gigante di ferro giapponese, siamo certi che gli darete comunque una possibilità.
Se volete ripercorrere la mitica serie anime di Gundam, recuperate questo cofanetto con la serie completa in Blu-ray!