Tropic Haze, la società dietro al software di emulazione Yuzu, ha risposto alla causa di Nintendo che, come vi abbiamo raccontato qualche giorno fa, ha accusato l'azienda di "eludere illegalmente la crittografia del software di Nintendo".
Nintendo ha citato in giudizio i creatori dell'emulatore Switch Yuzu, sostenendo che più di un milione di copie di Zelda: Tears of the Kingdom sono state piratate qualche giorno prima del suo rilascio. Nella causa legale, l'azienda di Kyoto ha affermato che consentendo agli utenti dell'emulatore Yuzu di giocare illegalmente ai suoi giochi eludendo la crittografia del software, Tropic Haze facilita la pirateria "su vasta scala".
In risposta, Tropic Haze ha confermato di aver assunto un avvocato dello studio legale Pierce Atwood LLP e si è impegnata a rispondere alla richiesta entro 60 giorni dalla presentazione della documentazione, avvenuta il 27 febbraio 2024.
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Nintendo sta cercando risarcimenti per presunte violazioni e per chiudere l'emulatore. Né Yuzu né i profili sui social media di Tropic Haze hanno commentato pubblicamente la causa legale e, al momento della stesura di questo articolo, l'emulatore continua a essere liberamente disponibile sul sito ufficiale.
Non è la prima volta che Nintendo fa uso delle sue armi legali, naturalmente. Nintendo è nota per contrastare la pirateria e, a prescindere da Yuzu, Tears of the Kingdom ha venduto oltre 10 milioni di unità in tutto il mondo in tre giorni, diventando il gioco più venduto della serie e - secondo il più recente rapporto sugli utili di Nintendo - il gioco ha venduto oltre 20 milioni di copie dal suo rilascio.