Miitopia | Recensione
Abbiamo speso qualche giorno assieme a Miitopia, la riedizione per Nintendo Switch del peculiare GDR uscito originariamente su 3DS.
Advertisement
a cura di Andrea Maiellano
Author
Abbiamo più volte assistito, in questi quattro anni di vita di Nintendo Switch, a una ferrea volontà da parte di Nintendo di riportare in vita le IP approdate sulla poco fortunata WiiU. Un processo di ripresentazione di alcune fra le produzioni più interessanti mai realizzate dal Colosso di Kyoto rimaste vittima di una sfortunata serie di circostanze che le hanno confinate a rimanere per svariati anni dei successi di critica ma non di pubblico. Quello che però non ci saremmo mai aspettati era di vedere approdare sulla console ibrida di Nintendo alcune delle produzioni ad appannaggio esclusivo degli utenti 3DS, quali Miitopia.
Basato sul Miiverse, il peculiare social network realizzato da Nintendo per 3DS e WiiU, Miitopia è un particolare RPG dove i protagonisti sono gli avatar realizzati dai giocatori. Un concept decisamente bizzarro ma che aveva il suo preciso significato all’interno di quel sistema di avatar virtuali concepito con la prima Wii e maturato con le console della generazione successiva. La vera domanda però rimane la seguente: ha ancora senso in una realtà come quella cucita attorno a Nintendo Switch? Dove i Mii sono divenuti un elemento collaterale rispetto al periodo in cui la Mii Plaza e lo Street Pass si ergevano a punti principali dell’esperienza utente?
La storia alla base di Miitopia è molto basilare: il canonico signore oscuro di turno, qui ribattezzato Il Duca Del Male, ha rubato i volti delle persone per rimpolpare il suo esercito di mostri e spetterà, letteralmente, al giocatore fermarlo. Abbiamo usato il termine “letteralmente” di proposito in quanto Miitopia riprende il concetto tanto ricercato da Nintendo con i Mii, di posizionare il giocatore al centro dell’esperienza, attraverso un avatar dal design ironico e disimpegnato.
La versione originale di Miitopia per Nintendo 3DS già disponeva di un ottimo editor del personaggio, che permetteva attraverso un ricco sistema di elementi predefiniti, di ricreare la perfetta caricatura di noi stessi. Nella versione per Nintendo Switch, però, questo sistema è stato ampliato in maniera esponenziale, offrendo al giocatore la possibilità di creare qualsivoglia personaggio reale, o di fantasia, grazie a i nuovi elementi estetici messi a disposizione da Miitopia.
L’editor è indubbiamente ben realizzato seppur con qualche limitazione anacronistica ma le possibilità offerte sono pressoché infinite e limitate solo dalla fantasia del giocatore. In pochi minuti potrete creare un avatar che vi rappresenti appieno così come un qualunque personaggio di fantasia la vostra mente voglia realizzare. Abbiamo provato a realizzare una versione Mii di Piccolo, così come una riproduzione super-deformed di Captain Falcon e i risultati sono stati ben più che soddisfacenti.
Permangono, come accennavamo poc’anzi, delle limitazioni incomprensibili. Un esempio fra tutti è l’impossibilità di rimuovere i nasi (ci dispiace per gli amanti di Krillin), obbligando chi non li vuole nel proprio avatar a occultarli nelle maniere più fantasiose. Al netto di queste piccole sbavature, però, l’editor di Miitopia si rivela davvero ottimo, oltre ad attivarsi nel sopperire a eventuali “mancanze di creatività” da parte degli utenti, offrendo la possibilità di scaricare le creazioni degli altri giocatori per crearsi la propria squadra di Mii.
Eh già perché Miitopia è un RPG a turni, di quelli tradizionali dove dove verrete chiamati a creare un party con il quale affrontare le varie sfide che vi si pareranno davanti. Potrete scegliere le classi più disparate per tutti i Mii che andrete a creare (alcune davvero assurde come Gatti, Cantanti e Cuochi) e con i quali potrete formare dei parti davvero variegati. Il sistema di classi si comporta decisamente bene e offre anche la possibilità di definire una personalità ben definita per ogni Mii che realizzerete. Questo elemento è, forse, quello più riuscito all’interno di Miitopia in quanto riesce nell’arduo compito di bilanciare l’aspetto meno riuscito di questa produzione di Nintendo.
In Miitopia, infatti, si potrà controllare esclusivamente il proprio personaggio, lasciando alla IA il compito di gestire in totale autonomia tutti i membri del vostro party. Una scelta votata indubbiamente a un target di giocatori maggiormente casual o alle prime armi con il genere ma che riesce a non eccedere mai nel tedio, grazie proprio all’elemento della personalità dei vari Mii non controllabili direttamente dal giocatore.
Un membro del vostro Party più timoroso potrebbe attaccare per ultimo restando in attesa di vedere come vertano le sorti della battaglia mentre un altro potrebbe frapporsi fra un vostro membro del party e un’offensiva nemica per sacrificarsi in un gesto estremamente altruista. Insomma le personalità presenti in Miitopia offrono un tripudio di situazioni comiche e imprevedibili che garantiscono l’elemento strategico necessario per non instillare la noia nei giocatori maggiormente affini con il genere ruolistico.
Le differenti personalità dei Mii, infine, potranno essere affiancate per generare delle sinergie fra i vari componenti delle vostre squadre. Il sistema richiederà tempo poiché si basa sulla più basilare delle dinamiche: i rapporti umani. Al termine di ogni fase di gioco, difatti, potrete decidere di far riposare in una locanda alcuni dei vostri Mii. Assegnandogli la stessa stanza potrete accelerare la loro intesa, facendogli stringere una solida amicizia che si paleserà anche durante le battaglie, quando i membri della vostra squadra cominceranno in totale autonomia ad avvisarsi l’un l’altro dell’arrivo di un attacco, si consoleranno in caso di sconfitta e mostreranno una serie di interazioni diverse e generate da quanto sarà cresciuta l’intesa fra di essi.
Si potrà optare anche per far compiere ai Mii tutta una serie di attività collaterali, quali andare al cinema, in gita o a compiere attività fisica insieme per poter ampliare la loro intesa, così come sarà, ovviamente, possibile utilizzare il denaro guadagnato in battaglia per acquistare dei nuovi oggetti che migliorino le statistiche dei vari Mii a disposizione. Abbiamo particolarmente apprezzato la possibilità di poter scegliere di mantenere inalterato il lato estetico dei nostri Mii a prescindere dall’equipaggiamento che andremo a utilizzare. Se quella nuova padella non si mostrerà in perfetto abbinamento con il nostro outfit, potremmo scegliere di mantenere l’aspetto precedente pur salvaguardando le nuove statistiche.
In virtù della scelta di rendere Miitopia una produzione orientata maggiormente ai giocatori casual troviamo anche un sistema di salvataggio dei membri del vostro party che vi permetterà di rimuoverli dalla battaglia in qualsiasi momento per evitare che vadano incontro alla morte. Una meccanica semplice quanto efficace in termini strategici, in quanti si rivelerà in grado di ribaltare le sorti di, praticamente, ogni sfida permettendovi di curare alterazioni di stato, ripristinare punti vita e così via.
In definitiva non possiamo sostenere che il gameplay di Miitopia sia noioso o mal realizzato ma, indubbiamente, è orientato verso una fetta di utenza ben definita composta da giocatori casual, famiglie o utenti di giovane età. Gli aspetti in cui la produzione di Nintendo brilla maggiormente non li ritroviamo nel combat system quanto più nelle reazioni e nelle interazioni con le quali i Mii si adopereranno nell’allietare costantemente il giocatore.
La trama è un mero pretesto atta a permettere al giocatore di realizzare il proprio viaggio, donandogli il taglio artistico che più lo aggrada... senza alcuna limitazione dettata dal senso logico, narrativo o artistico. Far interagire un Homer Simpson in salsa Mii, con una principessa Zelda dedita alla danza, diventerà la prassi in Miitopia, così come vi ritroverete costantemente sorpresi dalle situazioni più deliranti e demenziali, che si animeranno sullo schermo della vostra Nintendo Switch.
Seppur l’aspetto ludico di Miitopia sia tutto concentrato nella creazione di personaggi e situazioni disimpegnate e divertenti, con un fortissimo focus sulla creatività dell’utenza che vi si approccerà, mentiremmo se dicessimo che non ci sono momenti eccessivamente lenti e privi di ritmo. Le parti iniziali dell’avventura procedono in maniera compassata, aprendosi realmente ai momenti di puro divertimento solo nella seconda metà dell’avventura. I combattimenti risulteranno ben presto ridondanti e poco soddisfacenti per quanto riguarda la pura e semplice sfida. Una mancanza che non si può sperare venga totalmente sopperita dall’estro del comparto artistico.
Una ridondanza al limite del meccanico che ben presto sovvertirà le dinamiche di gioco andando a rendere i momenti disimpegnati la parte migliore dell’avventura, spingendo il giocatore a raddoppiare la velocità di gioco (tramite l’apposito tool messo a disposizione da Miitopia) per far procedere speditamente le parti più tediose o ripetitive.
Artisticamente parlando, invece, Miitopia è perfettamente bilanciato nonché confezionato in maniera certosina. Lo stile oramai caratteristico dei Mii, riesce a offrire una continuità artistica inaspettata, specialmente di fronte al fatto che si possono realizzare Mii raffiguranti qualsiasi personaggio passi per la testa dei giocatori. La localizzazione del gioco è incredibilmente ben realizzata, con modi di dire coerenti con la lingua italiana, così come la colonna sonora e una compilation di motivetti orecchiabili, immediati e che rimarranno in testa di chi si approccerà a Miitopia per molto, moltissimo tempo.
Infine, per quanto riguarda i meri tecnicismi, Miitopia accusa l’anzianità di servizio con un comparto grafico non attualissimo ma che compie più che bene il suo lavoro. In alcune situazioni abbiamo assistito a dei misteriosi cali di framerate che, abbandonando i 30 fps pressoché solidi in ogni situazione, risultano inspiegabili considerando l’età complessiva dell’opera di Nintendo.
Voto Recensione di Miitopia - Nintendo Switch
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
- Editor dei personaggi ricco di opzioni disponibili.
-
- Comparto artistico ispiratissimo.
-
- Al netto del tedio scaturito da alcune meccaniche, ci sono davvero tantissime cose da fare.
Contro
-
- L’impianto ludico in alcune fasi risulta ridondante e con un ritmo eccessivamente compassato.
-
- La sfida proposta è priva di mordente, anche per i giocatori meno navigati.
-
- Qualche arretratezza tecnica di troppo.
Commento
Miitopia è un prodotto atipico e decisamente anacronistico, che rischia di non mostrare il suo reale potenziale a causa di alcune scelte ludiche, e di comunicazione, che non riusciamo a comprendere appieno. Da un lato troviamo un esperimento peculiare e divertente, in grado di dare vita a crossover deliranti i cui limiti sono solamente vincolati alla fantasia degli utenti; dall’altra sponda però, un impianto ludico eccessivamente semplificato e una parvenza da "party game per famiglie" potrebbe non farne scoprire le reali qualità a quella tipologia di giocatori alla ricerca di un’esperienza più stimolante e originale. Al netto di questo costante dualismo fra le due identità che compongono Miitopia, non ci troviamo però di fronte a una produzione che riesca a mostrare costantemente una propria identità, quanto più un progetto originale che alterna momenti ispiratissimi, a parti eccessivamente compassate e prive di mordente. Il nostro consiglio è quello di provare la demo disponibile sull’eShop e nel caso veniste ammaliati dalle assurdità offerte da Miitopia, dargli un’opportunità mantenendo la consapevolezza del tipo di produzione che vi troverete davanti.