La Federal Trade Commission (FTC), degli Stati Uniti, ha riavviato i suoi sforzi per bloccare l'acquisizione di Activision, del valore di 69 miliardi di dollari, da parte di Microsoft, citando preoccupazioni sulla concorrenza. L'agenzia governativa crede che questa fusione potrebbe minacciare la competizione nel settore dei videogiochi.
L'acquisizione pianificata da Microsoft di Activision Blizzard, conosciuta per titoli popolari come Call of Duty, ha suscitato preoccupazioni sulla possibilità che Microsoft possa limitare l'accesso a determinati giochi per promuovere la sua console Xbox o scoraggiare la concorrenza con altre console.
La FTC aveva inizialmente presentato un'azione amministrativa contro l'acquisizione lo scorso anno, ma poi aveva ritirato la denuncia. Tuttavia, ora l'agenzia sta riprendendo la sua opposizione all'affare. L'FTC ha sottolineato che la fusione consentirebbe a Microsoft di ostacolare i rivali nell'industria dei videogiochi, minacciando la concorrenza e potenzialmente creando una situazione di oligopolio.
La questione centrale è se i mercati emergenti dei giochi in abbonamento e del cloud diventeranno giardini murati controllati da pochi giganti o rimarranno aperti e competitivi, consentendo ai consumatori di scegliere liberamente come e dove giocare. Insomma, anche per l'FTC il Game Pass potrebbe risultare un muro invalicabile per il panorama del cloud gaming.
Microsoft ha affermato di essere disposta a collaborare con le autorità di regolamentazione per risolvere le preoccupazioni sulla fusione ma l'FTC sta insistendo sul fatto che questa operazione deve essere attentamente valutata per garantire che non danneggi la concorrenza e i consumatori.
Le udienze orali sulla questione sono previste per il 6 dicembre 2023. Nel frattempo, Microsoft ha ricevuto il sostegno di diversi firmatari in una serie di brevi "amicus curiae" che sostengono la decisione del tribunale distrettuale di negare l'ingiunzione preliminare.
Microsoft ha dichiarato che il suo obiettivo con questa acquisizione è portare più giochi a più persone e creare nuove opportunità per gli sviluppatori di raggiungere i loro clienti. La società si aspetta di chiudere l'operazione entro il 18 ottobre e rimane fiduciosa nei benefici che porterà ai giocatori e alla concorrenza.
La situazione continua a evolversi e solo il tempo dirà quale sarà l'esito finale di questa controversia. Nel frattempo, il settore dei videogiochi resta in attesa delle decisioni delle autorità di regolamentazione e dei tribunali.