Con un "colpo di coda" inaspettato, la FTC rimette in moto il tornando di eventi attorno alla acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. In seguito alla richiesta di ingiunzione preliminare, che alla fine è stata respinta, l'ente americano a deciso, con grossa sorpresa di tutti, di presentare un appello contro la decisione del giudice.
In una nota odierna, difatti, la FTC ha dichiarato: "Si comunica che il querelante Federal Trade Commission ("FTC") si appella alla Corte d'Appello degli Stati Uniti, contro l'opinione di questa Corte datata 10 luglio e iscritta sul registro della Corte l'11 luglio al numero 305 dell'ECF Docket, la quale nega la richiesta della FTC di un'ingiunzione preliminare ai sensi del Federal Trade Commission Act."
Cosa significa tutto questo per l'accordo Microsoft/Activision? Molto semplicemente che se la decisione della Corte venisse annullata, e quindi l'ingiunzione preliminare venisse concessa, Microsoft non potrà più concludere l'affare.
Al momento in cui vi scriviamo, difatti, è in vigore un ordine restrittivo sull'acquisizione, il quale terminerà alle 08:59 italiane del 15 luglio. Con questa manovra, l'FTC, starebbe, teoricamente, tentando di posporre il termine dell'ordine restrittivo, impedendo che la fusione venga finalizzata entro il 18 luglio, termine ultimo concordato tra le due parti, ovviamente se la Corte accoglierà positivamente l'appello.
Il problema principale di questa manovra, però, è che la decisione della Corte d'Appello potrebbe non arrivare per tempo, vanificando questo ultimo, e disperato, tentativo di opporsi all'acquisizione. E se anche la Corte d'Appello arrivasse per tempo, non è automatico che la richiesta della FTC venga accolta, visto le deboli motivazioni presentate di fronte al giudice fino a oggi.
Insomma, nonostante quest'ultima mossa per bloccare l'acquisizione, è improbabile che l'FTC riuscirà a ottenere risultati significativi, visto che Microsoft sembrerebbe in procinto di finalizzare l'acquisizione di Activision Blizzard nei prossimi giorni.
the FTC's Wikipedia page was briefly vandalized tonight to replace its flag with a PlayStation logo among other Sony references pic.twitter.com/Zkab64m2uX
— Tom Warren (@tomwarren) July 13, 2023
Mentre tutta questa storia continua ad assumere sempre più i connotati di una imponente soap opera, con fazioni di ambo i marchi a scannarsi sui social media a favore di una o dell'altra azienda (vi basti sapere che si è arrivati al punto che qualcuno ha sostituito il logo della FTC con quello di Sony PlayStation nella pagina Wikipedia dedicata all'ente americano), Microsoft e Activision si sono limitate a rilasciare delle brevi dichiarazioni in merito.
Activision Blizzard ha dichiarato che: "I fatti non sono cambiati. Siamo fiduciosi che gli Stati Uniti rimarranno tra i 39 Paesi in cui la fusione potrà essere conclusa. Non vediamo l'ora di rafforzare la nostra posizione in merito a questo caso in tribunale, ancora una volta".
Microsoft, invece, ha dichiarato che: "La sentenza della Corte distrettuale è stata chiara e definisce, in modo inequivocabile, che questa acquisizione è positiva sia per la concorrenza che per i consumatori. Siamo fortemente delusi dall'atteggiamento persecutorio perpetrato dalla FTC. Anche in seguito a questo appello, le loro opposizioni restano deboli e ci opporremo di fronte a ogni tentativo da parte loro di ritardare ulteriormente questa acquisizione."