Metroid sei e Metroid resterai
Tutto sommato, non c'è da aspettarsi una rivoluzione. Questo episodio resta un Metroid Prime, con le sue qualità ed i suoi difetti. Lo schema di gioco è un po' ripetitivo: arrivati su un pianeta, si effettua la prima esplorazione. Bloccati improvvisamente, bisogna fare marcia indietro per percorrere un'altra strada. Si combatte contro un boss e lo si elimina. Voilà, nuova capacità ottenuta, ed ora si possono sbloccare nuovi precorsi. Si ritorna sui propri passi, e così via. Se c'è una cosa che non è cambiata, sono i giri continui attraverso i livelli. Bisogna possedere un buon senso dell'orientamento, tanto i livelli sono tortuosi e complessi. Si passa il tempo ad osservare ed analizzare gli oggetti attraverso lo scanner, la trasformazione in morfosfera è sempre presente (come fare senza?), assieme ad un buon numero di labirinti dedicati, bombe da piazzare e meccanismi da attivare.
Stesso discorso per la parte tecnica: Metroid Prime 3 è un gioco molto bello per Gamecube, il che non è una cosa negativa. Anche se il motore grafico è stato scarsamente evoluto (al più sono stati aggiunti effetti qua e là), la maggior parte degli ambienti è davvero bella, e bisogna riconoscere che i grafici di Retro hanno buon gusto. Rovine gigantesche, giungle lussureggianti, ambienti organici... La scenografia è varia e solitamente impressionante. Lo stesso vale per il sonoro, che resta di ottima fattura, nonostante sappia leggermente di "già sentito".
Non è facile parlare male di Metroid Prime 3: Corruption, l'ultimo episodio della serie è una specie di "Best of". Riprende a grandi linee i due primi "Prime" per offrire un'avventura lunga e palpitante. Il Wiimote porta una reale ventata d'aria fresca: difficile tornare al classico pad dopo aver passato ore a puntare il telecomando sullo schermo. Dopo Twilight Princess, il Wii aveva definitivamente bisogno di un gioco epico per tenere il giocatore incollato allo schermo molte ore e, finalmente, il gioco è arrivato.
