È passato davvero tantissimo da Ruiner, il gioco action-shooter a tema cyberpunk di Reikon Games uscito nel 2017 che venne tanto apprezzato da un grosso numero di appassionati. Il team è finalmente tornato con il loro nuovo progetto, Metal Eden, uno sparatutto in prima persona sempre a tema cyberpunk frenetico e basato sulla velocità, ispirato inevitabilmente agli ultimi DOOM rilasciati sul mercati.
Annunciato ieri, durante lo State of Play, ho avuto l'occasione di provarlo in anteprima qualche giorno fa, passandoci sopra qualche ora e concludendo i primi due livelli del gioco. In generale sembra di essere dinanzi a un prodotto con una propria anima e anche con discrete qualità, ma che dovrà inevitabilmente sfidarsi con DOOM: The Dark Ages, visto che il gioco è previsto per il 6 maggio 2025 su Xbox Series X|S, PC e PS5.
Contro le megacorporazioni
In Metal Eden, assumiamo il ruolo di ASKA, una “Hyper Unit” ristampabile all’infinito, inviata in missione sul pianeta Möbius. Il plot narrativo è ancora avvolto nel mistero, forse proprio per evitare di rovinarci troppo del gioco. Di ASKA non sappiamo ben poco, a parte che è guidata da Nexus, una voce misteriose che le parla di continuo durante la sua missione che sembra principalmente legata alla distruzione di una o più megacorporazioni.
Essendo l'ambientazione a tema cyberpunk, l'interesse (almeno per quanto mi riguarda) è partito subito ad alti livelli. Sembra di giocare un po' al reboot di Syndicate, con tante stanze ricche di tecnologia e diverse pareti per spostarci qua e la, oltre che binari che consentono ad ASKA di muoversi rapidamente tra una zona e l'altra.
Chiarisco subito, il titolo è pensato per essere lineare e quindi i livelli sono costruiti in maniera tale che possano essere esplorati con molta facilità, sfruttando tutte le opzioni di movimento in nostro possesso.
Si spara e questo basta
Ovviamente il focus principale di Metal Eden è il suo gunplay, che combina un ottimo sistema di movimento che consente di spostarci rapidamente e anche di effettuare numerose acrobazie con sparatorie e combattimento corpo a corpo. ASKA è sostanzialmente in grado di fare qualsiasi cosa: compiere salti, proiettarsi con un jetpack in avanti o correre lungo le pareti. Come era fondamentale spostarsi in DOOM Eternal per sopravvivere, chiaramente anche qua occorre sfruttare tutto per sopravvivere.
La protagonista ha sempre con sé una mitraglietta con munizioni infinite che spara ad alta frequenza (ma che si surriscalda rapidamente) e anche altre armi. Nella prova ho sbloccato anche una pistola e un fucile a pompa, ma sono certo che ce ne saranno molte altre. Tutte le armi possono essere potenziate grazie al "dust", una valuta ottenuta eliminando i nemici o esplorando, attraverso uno "shop" presente in determinati punti del livello.
ASKA può anche estrarre il cuore meccanico dai nemici (sono tutti robot) e sfruttarlo per potenziarsi temporaneamente, oppure lanciarlo come se fosse una granata esplosiva. Quest'ultimo diventa molto utile per distruggere i nemici più corazzati. In generale, comunque, tutti i robot tendono ad attaccare in grossi gruppi o a ondate, spingendoci spesso a dover capire chi distruggere per primo per sopravvivere.
Solido a livello tecnico
Per fortuna Metal Eden sembra già essere ben ottimizzato, nonostante manchi davvero un bel po' alla release. Ho giocato alla prova in Quad-HD con tutti i dettagli al massimo e non sono mai sceso sotto i 70-80fps con una 3070Ti, segno che il team sta facendo un bel lavoro da questo punto di vista.
Anche artisticamente e musicalmente non posso essere insoddisfatto. I ragazzi di Reikon sanno cosa stanno facendo e in generale sia l'ambientazione che i "personaggi" sembrano essere creativamente originali, nonostante l'ambientazione cyberpunk sia ormai abbastanza abusata. A livello musicali ho potuto constatare alcune tracce sonore davvero efficaci, in grado di dare il giusto ritmo all'azione di gioco. In un titolo come questo la soundtrack è essenziali, ma non sembrano esserci molti dubbi sulla sua qualità. Almeno per il momento.
Tirando le somme
Metal Eden si presenta come uno sparatutto senz'altro interessante che punta tutto su movimenti e combattimenti frenetici. I primi due livelli tutto sommato non ci hanno lasciato indifferenti, grazie a un’ambientazione azzeccata e un gameplay solido. Rimangono dei forti dubbi sulla storia, ancora avvolta nel mistero e soprattutto sulla struttura ludica sul lungo. Reikon ha ancora tempo chiaramente per darci la possibilità di vederlo nuovamente, anche se abbiamo molti timori sul suo periodo di uscita, visto che dovrà scontrarsi con un big come DOOM: The Dark Ages. A ogni modo le basi sono buone, speriamo solo che vengano sfruttate totalmente.