Lo studio Twice Circled, già autore dell'apprezzato gestionale Big Pharma, si "tuffa" in un progetto del tutto nuovo. È tempo di costruire e amministrare il nostro personalissimo acquario in Megaquarium, gestionale indie dalla grande e inaspettata profondità delle meccaniche. Non basta infatti semplicemente costruire una vasca e riempirla di pesci ma al contrario bisogna fare molta attenzione ai requisiti di ogni specie marina e fornirle un habitat adatto, il tutto mantenendo un alto livello di varietà e combinazioni di animali che sia apprezzato dai visitatori del nostro acquario.
Ciò che ci è piaciuto fin dalla prima partita è la totale libertà offerta al giocatore nel definire praticamente ogni aspetto legato alla gestione dell'acquario. La navigazione attraverso il livello è semplice ed è possibile muovere la telecamera con facilità, mentre i comandi sono molto intuitivi nonostante l'assenza dell'italiano. La suddivisione in caselle permette inoltre di posizionare precisamente tutti gli elementi, dalle vasche alla panche per i visitatori. La varietà di oggetti disponibili è infatti molto buona e consente di personalizzare facilmente la propria mostra marina. Oltre alle già sopracitate vasche, che variano per forma e dimensione, abbiamo moltissimi oggetti di servizio e decorativi.
Facile da imparare, difficile da padroneggiare
Inizia qui quella che scoprirete essere la vera difficoltà di Megaquarium. L'uso dello spazio è molto importante, per via delle dimensioni dei macchinari di supporto di ogni vasca. Inizialmente è sufficiente attaccare un filtro per l'acqua e un termostato ma ben presto le cose cambiano. Per rendere l'acquario accattivante, bisogna costruire delle aree accessibili solo al personale, dove posizionare l'equipaggiamento e le scorte di cibo per la fauna marina. Il giocatore è comunque guidato passo passo nell'apprendere il funzionamento di Megaquarium. La suddivisione in livelli funge infatti da perfetto tutorial che con calma spiega l'utilizzo di ogni elemento necessario alla costruzione e gestione di risorse e finanze. È anche presente la modalità sandbox dove impostare liberamente i parametri della partita, come la quantità di fondi iniziali o il verificarsi di eventi secondari.
In generale, la creazione di una nuova vasca è abbastanza semplice. Inoltre, la pompa dell'acqua permette di tenere tutti i dispositivi separati dalla vasca, magari in una stanza chiusa al pubblico. L'unica "richiesta" da parte del gioco è di lasciare sempre una casella adiacente libera, così che lo staff possa occuparsi delle riparazioni. In effetti, questo porta a uno spreco dello spazio ma per fortuna le mappe sono sufficientemente vaste ed espandibili.
Il giusto ecosistema
Non resta che mettere qualche pesce in acqua prima di aprire la mostra. Uno degli aspetti più soddisfacenti è quello di riuscire a creare un ecosistema che funzioni e generi abbastanza punti ecologia, scienza e prestigio. Quando un visitatore osserva un acquario, produce appunto un numero variabile di questi punti che servono a ricercare nuove specie e oggetti. Attenzione però alla ripetitività: utilizzare sempre gli stessi animali marini e decorazioni influisce negativamente sul livello dell'intero acquario. Nei primi livelli è molto facile gestire ogni aspetto, ma le richieste sempre maggiori dei successivi rendono le cose tutt'altro che semplici. Abbiamo apprezzato questo aumento della difficoltà, tuttavia l'interfaccia non è sempre stata d'aiuto.
Abbiamo pesci che hanno bisogno di un numero minimo di compagni, mentre altri uccidono alcune specie che si trovano nella stessa vasca. I coralli hanno bisogno di illuminazione aggiuntiva, luce che tuttavia fa morire certi pesci. Alcune razze vivono in acqua fredda, altre in ambienti caldi. Ci sono pesci che invece crescono di dimensione, quindi bisogna lasciare abbastanza spazio libero nell'acquario e altri ancora possono vivere solo in vasche profonde. Capite quindi che non è semplice trovare il giusto equilibrio e al contempo evitare di ripetere sempre le stesse combinazioni. Perfino le decorazioni devono essere usate con attenzione: mettere sempre le stesse piante, rocce e elementi scenici è negativo. Eppure, a volte è necessario che i pesci abbiano nella propria vasca abbastanza vegetali, massi o nascondigli.
Purtroppo, per quanto l'interfaccia sia facilmente comprensibile, è un po' tedioso ottenere tutte le informazioni che servono. Ogni pesce ha la sua scheda dove delle icone ci indicano cosa gli va bene e cosa invece no. Sfortunatamente bisogna posizionare ogni volta il cursore sull'indicatore affinché compaia la relativa spiegazione testuale. Inoltre, sarebbe stato comodo che accanto al nome di ogni specie ci fosse anche il numero di quelli già presenti nell'acquario, così da farsi un'idea di quanto abbiamo già "sfruttato" quel pesce. Invece ora è necessario aprire la finestra di ogni singola vasca per sapere esattamente cosa c'è dentro. Passaggio tra l'altro necessario anche se si vuole eliminare o spostare quello che si trova all'interno.
Questo è un business
Naturalmente la gestione dell'acquario non si ferma alla costruzione e gestione delle vasche. I visitatori devono essere felici ed è possibile anche guadagnare qualche soldo extra posizionando panche, bagni, distributori e negozi di souvenir. Una volta imparato lo spazio necessario per ogni costruzione, non è difficile creare l'ambiente che si vuole. Le decorazioni degli acquari possono infatti essere poste in giro per il percorso, con una finta palma e rovine in miniatura qua e là. Ai muri e ai pavimenti si possono inoltre applicare differenti texture, dall'aspetto piratesco o di isola caraibica: non è fondamentale ma è un'aggiunta apprezzabile.
La vera difficoltà di Megaquarium non è però di natura finanziaria. Il flusso dei soldi, con un po' di accortezza è sempre alto. Inoltre, si possono impostare i lavoratori in modo che gestiscano solo una certa area piuttosto che lasciar loro completare ogni attività in modo casuale, evitando così di doverne assumere più del necessario. Quello di cui dobbiamo tener conto, soprattutto nei vari livelli della campagna, è l'approvazione del pubblico. Riutilizzare sempre gli stessi pesci e decorazioni scontenta i visitatori diminuendo i nostri punti prestigio, bloccandoci in un livello e non consentendoci di sbloccare tutte le specie e vasche più grandi e avanzate.
Visitiamo il nostro acquario
L'estetica di Megaquarium fa proprio un sapiente uso della grafica low poly. Niente modelli tridimensionali complessi ma una grande semplicità e colori molto accesi. Nonostante ciò il risultato finale è più che buono e gli sviluppatori hanno anche aggiunto una piccola chicca che abbiamo davvero apprezzato. Al massimo livello di zoom si entra nella modalità in prima persona che permette di muoversi liberamente. È un'aggiunta davvero piacevole e, anche se gli acquari appaiono un po' statici, vedere i pesci che nuotano è piuttosto rilassante.
È comunque presente qualche difetto legato ad alcune compenetrazioni poligonali poco eleganti e in generale l'interazione con e fra gli animali marini è praticamente nulla. Per di più il titolo è disponibile solo in lingua inglese, seppur di facile comprensione. Altro aspetto particolarmente negativo è l'interfaccia: è abbastanza fruibile anche se l'eliminazione di alcuni elementi richiede un gran numero di click e le informazioni disponibili vanno cercate e confrontate - ad esempio le intolleranze fra le varie specie di pesci - aprendo molte finestre che occupano gran parte dello schermo. Se però consideriamo il prezzo non esorbitante di 20,99 e la possibilità di gestire l'acquario in ogni suo dettaglio, si può tranquillamente affermare che Megaquarium è un gestionale di alto livello e in grado di tenere incollati allo schermo per ore e ore.
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