Marvel's Spider-Man
C'era una volta l'Uomo Ragno. Nei fumetti, poi al cinema, infine nei videogiochi; l'Arrampicamuri ideato da Stan Lee e disegnato da Steve Dikto nell'ormai lontano 1962 è diventato, molto presto, una vera icona della cultura pop. Nell'era digitale e del grande intrattenimento, l'alter ego di Peter Parker ha trovato, nel corso del tempo, diverse declinazioni negli strumenti comunicativi e interattivi più importanti destinati al grande pubblico: parliamo ovviamente di cinema e videogiochi. Facendo un breve excursus, passiamo dai capitoli cinematografici di Sam Raimi con protagonista Tobey Maguire fino a quelli meno fortunati di Andrew Garfield, arrivando poi al perfetto Tom Holland, inserito nella titanica continuity del Marvel Cinematic Universe. Nei videogiochi, invece, Spider-Man ha vissuto alti e bassi, ma la versione cult più amata e ricordata dai ragazzini di "una volta" è sicuramente quella datata 2000, sviluppata da Neversoft e distribuita da Activision su molteplici piattaforme, quali Game Boy Color, PlayStation, Nintendo 64, Dreamcast e PC. Nella sua imperfezione, quella variante primitiva conteneva, all'interno delle sue grosse e imprecise texture, gran parte dell'immaginario legato al personaggio, cosa che affascinò moltissimo la community di appassionati che all'epoca bramava un titolo in grande di evocare le atmosfere dei fumetti Marvel.
Diciotto anni dopo, Sony mette nelle mani di Insomniac Games (sviluppatori di Sunset Overdrive, Ratchet & Clank, gli Spyro "originali" e tanti altri progetti interessanti) una preziosa esclusiva PlayStationn 4, Marvel's Spider-Man, tie-in con licenza ufficiale Marvel (approfondiremo dopo) che ha l'ambizione di riproporre il personaggio in una chiave videoludica moderna, rifinita, di grande impatto e profondità. Abbiamo avuto modo, negli scorsi mesi, di prendere contatto con la produzione, ma la versione finale ci ha permesso di studiare a fondo l'opera e, addirittura, completarla al 100% prima della release fissata per il 7 settembre. Marvel's Spider-Man è, in buona sostanza, un free roaming classico ma curato, senza particolari guizzi in termini di game desing ma impreziosito da una trama tipica del personaggio e infarcita di una serie di elementi che rendono il risultato finale più che appagante. Indossato il costume e ricaricato il lancia ragnatele, è tempo di lanciarsi fra i grattacieli di New York, alla scoperta della nostra recensione.
Una storia unica
Come detto in precedenza, Marvel's Spider-Man è un titolo su licenza Marvel, la quale ha concesso a Sony e Insomniac i diritti di tutti i personaggi legati al mondo dell'Uomo Ragno in modo tale da permettere al team di sviluppo di scrivere una storia completamente originale. Nel corso della nostra anteprima milanese, avevamo intervistato Bryan Intihar, direttore creativo del gioco, che ci aveva raccontato di come uno degli obbiettivi primari dell'intera produzione fosse quello di partorire un racconto perfettamente in linea con i canoni del personaggio e dell'universo fumettistico, dando anche particolare risalto al fattore cinematografico e registico, in pieno stile esclusive PlayStation 4. Ebbene, possiamo dire senza ombra di dubbio che Marvel's Spider-Man centra l'obbiettivo: in questo filone narrativo Peter Parker veste i panni dell'Arrampicamuri già da diversi anni; molti dei villain noti al pubblico sono in prigione, nel Raft, ma in città una nuova minaccia sembra tramare nell'ombra. Wilson Fisk, in arte Kingpin, potrebbe essere a conoscenza di un piano malvagio che coinvolge Mister Negative e il Respiro del Diavolo, un'arma dalla natura misteriosa che potrebbe però sconvolgere la vita degli abitanti di New York.
Il plot, semplice ed efficace, è perfettamente funzionale a calarsi sin dall'inizio nei panni del protagonista che interagirà con alcuni dei personaggi storici delle run a fumetti che, questa volta, sono rivisti in una chiave piuttosto originale. MJ, per esempio, è una reporter del Daily Bugle, mentre Peter è un apprendista scienziato che sogna di cambiare il mondo lavorando a stretto contatto con il suo mentore, il dottor Otto Octavius. Anche i "supercattivi" hanno un background narrativo leggermente differente che potrà essere sviscerato in un'apposita sezione del menù consultabile in qualsiasi momento. Proprio loro, le menti criminali più pericole (e parliamo di Electro, Vulture, Rhino, Skorpion e gli altri) saranno protagonisti di alcune boss fight che, almeno dal punto di vista della spettacolarità, sono davvero incredibili.
Marvel's Spider-Man è, in buona sostanza, un free roaming classico ma curato, senza particolari guizzi in termini di game design ma impreziosito da una trama tipica del personaggio e infarcita di una serie di elementi che rendono il risultato finale più che appagante
Senza scendere nei dettagli, per evitare fastidiosi spoiler, possiamo dunque dire che uno dei fiori all'occhiello di Marvel's Spider-Man è certamente la sua quest principale: al netto di alcune parti centrali non proprio ritmate e dinamiche, tutto il resto della storia -che può essere completata in circa 20 ore- sembra uscita direttamente dalla mente di Stan Lee in quanto a fedeltà verso i tratti caratteristici di Peter Parker, Spider-Man e tutti gli altri co-protagonisti. Non mancheranno le sorprese e vi accenniamo quindi Norman Osborn, Miles Morales e il nuovo costume di Peter (Ragno Bianco) che, vi assicuriamo, ha una sua giustificazione. Insomma, se siete amanti dell'Uomo Ragno, Marvel's Spider-Man vi offrirà una storia fresca, ispirata e che omaggia le radici storiche del protagonista. Sotto questo punto di vista, Insomniac ha fatto un ottimo lavoro, riuscendo a proporre un fiume di eventi intriganti e coinvolgenti, che culminano con una sequenza finale da urlo.
New York a portata di mano
Come la storia dei videogiochi a tema supereroistico insegna, anche l'ambientazione ha la sua importanza, soprattutto in casi come quelli di Batman (Gotham City) e Spidey (NY) dove la città è, di fatto, un protagonista al pari dell'eroe. In questo paragrafo dunque andremo ad capire se la componente free roaming di Marvel's Spider-Man ha colto nel segno, sia in termini di attività che di feeling generale. Partiamo da una cosa molto importante: l'esperienza è piuttosto tradizionale, nel senso che nel "mondo aperto" del gioco troverete tutti gli elementi che caratterizzano i titoli di questo genere. Attività secondarie, collezionabili, incontri casuali e altre piccoli missioni collaterali. Andando con ordine, un'idea molto carina che ci ha soddisfatti è stata quella legata proprio ai collezionabili. In poche parole, sparsi per la città troverete degli zaini e dei luoghi importanti da fotografare.
Entrambe le cose arricchiranno sia il background narrativo del gioco (zaini) sia l'ambientazione (luoghi), questo perché girovagando fra i grattacieli della città dovrete fermarvi a fotografare l'Empire State Building, il ponte di Brooklyn, ma anche il Santuario di Strange, l'Avengers Tower o altre piccole chicche legate all'universo Marvel. Perdere un paio d'ore a raccogliere tutti gli zaini e fotografare tutti questi luoghi vi darà la sensazione di vivere in un mondo pulsante e "vissuto", e le parole di Peter vi faranno capire che c'è un vero trascorso nella sua vita da supereroe, accrescendo ancora di più il vostro senso d'immersione. Per sbloccare tutte le aree della mappa, poi, dovrete sistemare delle torri che trasmettono frequenze particolari; in pieno stile Assassins' Creed, una volta raggiunta la torre e svolto il piccolo compito d'arrangiamento delle frequenze, l'area in questione diventerà "visibile" e con essa i luoghi dei collezionabili e delle varie attività secondarie. A proposito di quest'ultime: le missioni secondarie in Marvel's Spider-Man vengono proposte piano piano, parallelamente allo svolgersi della missione e questo vi darà il tempo di svolgerle con calma per potenziare il vostro equipaggiamento.
Come la storia dei videogiochi a tema supereroistico insegna, anche l'ambientazione ha la sua importanza, soprattutto in casi come quelli di Batman (Gotham City) e Spidey (NY) dove la città è, di fatto, un protagonista al pari dell'eroe.
A livello qualitativo, alcune sono piuttosto carine mentre altre meno. Complessivamente sicuramente sufficenti, ma in termini di varietà si poteva fare di più. Lo sforzo produttivo si percepisce, ma progregredendo si paleserà una mancaza d'ispirazione che vi porterà, sul finale, a completare le utltime due/tre missioni secondarie quasi per inerzia. Ogni area (quartiere di NY, per la precisione) sbloccata, infine, sarà composta da diverse attività che una volta portate a termine completeranno al 100% la zona in questione. Oltre alle side quest, ci saranno delle sfide particolari proposte da Taskmaster, dei covi criminali da sgombrare, delle stazioni di ricerca di proprietà Osborn in cui operare e una serie crimini urbani, segnalati una tantum e non permanenti, da sventare. Il ventaglio di opzioni è valido e variegato ma, come detto in apertura, si tratta di una composizione piuttosto tradizionale per il genere, senza traccia di spunti originali in grado di rappresentare un'aggiunta degna di nota. Un free roaming classico, ma rifinito e di grande qualità, potenziato però da un'atmosfera da urlo che Insomniac è riuscita a conferire a New York e al comparto tecnico (grafica, animazioni, sonoro) del titolo.
In Marvel's Spider-Man la Grande Mela è una città pulsante, ricca di rumori e frastuoni tipici della metropoli americana; popolata da abitanti che interagiscono al passare di Spidey e che, addirittura, talvolta lo salutano battendogli un cinque. Tutto il mondo di gioco, insomma, non è mai passsivo ma al contrario contribuisce a creare un'atmosfera poderosa, anche grazie alle animazioni del protagonista (fantastico vederlo volteggiare fra i grattacieli) e la colonna sonora dinamica originale, evocativa e memorabile. Ogniqualvolta ci tufferemo da una sporgenza, infatti, il volume delle note inizierà a salire accompagnandoci nelle nostre scorribande urbane, donando un senso di epicità che ricorda molto quello dei film. Vedremo inoltre New York in diverse fasi della giornata: giorno, notte, alba e tramonto, più qualche sequenza sotto la pioggia. Il meteo non sarà dinamico, ma sarà possibile impostarlo a nostro piacimento una volta terminata l'avventura. Il comparto tecnico si conferma quindi di alto livello, soprattutto su PlayStation 4 Pro: tralasciando le futili polemiche legate al downgrade, Marvel's Spider-Man offre panorami e un colpo d'occhio mozzafiato, in particolar modo nei momenti più concitati della quest principale.
Spidey contro tutti!
Ultimo elemento molto chiacchierato e atteso da parte del pubblico è sicuramente il gameplay, legato a doppio filo alla progressione del personaggio. Il combat system, lo sappiamo, è fortemente ispirato al Freeflow della serie Arkham: anche in questo caso, il tasto per attaccare è uno (quadrato), mentre la schivata sarà utilizzabile premendo il tasto cerchio. In aggiunta, i due dorsali (R1+L1) ci consentiranno di prendere e lanciare vari oggetti addosso ai nemici, mentre la semplice pressione del tasto L1 aprirà un menù a ruota per selezionare i gadget, di cui parleremo dopo. Il feeling generale, dopo quasi trenta ore di gioco, è un crescendo continuo.
Se sulle prime vi sembrerà semplicemente un brutale button smashing, continuando a potenziare Peter e i suoi gadget scoprirete invece che le fasi di combattimento possono regalare diverse gioie, soprattutto se si ha la voglia di sperimentare e azzardare qualche mossa. Vi consigliamo per esempio di sfrutture l'ambiente circostante, volteggiando, schivando e usando ogni elemento del level design a vostro favore, così come vi suggeriamo di consultare il menù mosse per scoprire qualche nuova combo da proporre poi ai vostri nemici. Insomma se le prime ore in compagnia del sistema di combattimento potrebbero farvi storcere il naso, con il passare del tempo invece scoprirete una struttura non troppo eleborata, ma comunque appagante. In Marvel's Spider-Man, Peter e il suo alter-ego hanno un livello che aumenta grazie ai punti esperienza ottenuti completando le varie attività del gioco: ad ogni level up, inoltre, ci verranno dati dei punti abilità da spendere nell'albero delle skill che si divide in tre rami, ognuo dei quali si riferisce ad un aspetto specifico, dal volteggio al combattimento. Se la progressione è scandita piuttosto bene e non vi metterà mai in grande difficoltà, per i gadget invece bisogna fare un discorso diverso: tutti gli oggetti particolari usati da Spidey sul campo di battaglia andranno sbloccati e potenziati usando dei gettoni, i quali vengono ottenuti completando le attività secondarie di cui parlavamo nel paragrafo dedicato agli elementi del free roaming.
Vi consigliamo per esempio di sfrutture l'ambiente circostante, volteggiando, schivando e usando ogni elemento del level design a vostro favore, così come vi suggeriamo di consultare il menù mosse per scoprire qualche nuova combo da proporre poi ai vostri nemici
Avremo per esempio i gettoni crimine, i gettoni sfida e i gettoni ricerca; il nostro consiglio è quello di dedicare qualche ora al "farming" di queste attività, cosi da arrivare preparati e ben equipaggiati alle fasi più avanzate della storia. Nei prossimi giorni produrremo un articolo dedicato a quest'aspetto, ma vogliamo comunque dirvi che l'ecosistema di progressione e potenziamento che vi abbiamo appena descritto non è complicato ma piuttosto abbordabile e ben congeniato. Vi spingerà ad esplorare il mondo di gioco e a non concentrarvi solo sulla quest principale, anche solo per un puro fattore di curiosità. Una volta ottenuti i vari gadget vi consigliamo quindi di sperimentare e utilizzarli spesso: ce ne sono molteplici e ognuno con utilizzi canonici ed altri più fantasiosi. Usarli frequentemente e nel modo giusto arricchirà le vostre sessioni di gioco. Come ben saprete, inoltre, ci sono più di venti suit alternative nel gioco che potranno essere sbloccate in molteplici modi: avanzare nella storia, completare compiti speciali o altre chicche che non vogliamo però svelvarvi.
Ogni costume è tratto da una run dei fumetti di Spider-Man o comunque canonico nell'universo dell'Uomo Ragno; una sorta di omaggio più che gradito. Concludiamo, infine, parlando delle meccaniche che governano le boss fight del gioco: se da un punto di vista scenico il livello è altissimo, in termini di gameplay e interazione invece siamo rimasti un po' delusi, in quanto le dinamiche per uccidere i cattivi di turno sono sempre le stesse, con la sola variante dell'ambientazione e l'interazione con essa. Viste le potenzialità e il grande impatto estetico, ci sarebbe piaciuto riscontrare uno studio più attento delle boss fight in termini di gameplay: invece, oltre a scoprire e conoscere il nuovo villain e ammirare un ambiente diverso, rimane ben poco da ricordare.