Raramente mi sono trovato ad attendere tanto un gioco quanto Marvel’s Midnight Suns. Sarà che amo alla follia gli strategici a turni, un genere che riesce sempre ad ammaliarmi nelle sue numerose declinazioni, o che, al netto di un’ultima serie di produzioni cinematografiche sottotono, l’universo Marvel ha alla fine dei conti il suo appeal indiscutibile, ma l’ultima fatica di Firaxis ha saputo attrarmi fin dal principio. Come rimanere impassibili, del resto, dinnanzi a quello che è molto probabilmente il progetto più ambizioso di una software house che è stata in grado di regalarci quei due capolavori del genere che prendono il nome di X-Com e X-Com 2? Impossibile, direte voi, ed è infatti proprio così che è stato, con Marvel’s Midnight Suns che occupa un posto speciale tra i miei pensieri fin dal momento dell’annuncio. Dopo oltre un anno di attesa, paura e desiderio, il momento è però giunto: Marvel’s Midnight Suns è finalmente tra le mie mani e, in attesa di raccontarvelo meglio nella recensione che arriverà più avanti, sono pronto a parlarvi delle mie prime ore di gioco.
Abbiamo provato il gioco con il seguente PC:
- GPU: Zotac RTX 3070 Twin Edge OC
- MOBO: Asus ROG STRIX Z370-F
- RAM: G.Skill Trident Z RGB 16GB DDR4 3200MHz
- CPU: Intel i5 8600k 3.6 GHZ
- SSD: Sabrent SSD 2TB Rocket NVMe PCIe M.2 2280
- Tastiera: Corsair K70 LUX LED Rosso Cherry MX Brown
- Mouse: Fnatic Flick 2
- Cuffie: Logitech G930
- Monitor: Samsung C27HG 70 Quad HD 144Hz HDR
Un nuovo eroe, una vecchia minaccia
Marvel’s Midnight Suns ci narra una storia che ruota attorno al primo eroe originale, e completamente personalizzabile, del celebre universo Marvel, ossia Hunter. Intorno a lui, o lei in base alla strada che decideremo di perseguire, graviterà una fiumana di eroi Marvel, a partire dagli immancabili Iron Man e Doctor Strange fino ad arrivare a volti meno noti quali Nico Minoru, vista anche nella serie TV Runaways, o Magik. Non mancano, infine, personaggi cari a molti fan della Casa Delle Idee, come Ghost Rider o Blade. Un cast, insomma, oltremodo vario e che già da sé potrebbe per molti valere il prezzo del biglietto. A chiamare a raccolta tutti questi difensori dell’umanità è questa volta una minaccia particolarmente pericolosa e che prende il nome di Lilith, niente di meno che la madre di tutti i demoni.
Un comparto narrativo che sulla carta potrebbe sembrare, tutto sommato, un po' campato per aria per un’opera targata Marvel, ma che riesce ad appassionare fin dalle prime ore grazie a una scrittura che mischia sapientemente "serio e faceto" a una serie di momenti particolarmente riusciti. Ovviamente non posso ancora espormi più di tanto sulla bontà complessiva di tale aspetto, trattandosi di un titolo che dura oltre 50 ore, ma queste prime ore di Marvel’s Midnight Suns fanno ben sperare anche per quanto riguarda quello che è il suo comparto narrativo.
Resta giusto qualche dubbio sul come tutti gli eroi del titolo, che sono davvero, davvero tanti, verranno utilizzati nella narrazione, se ricopriranno tutti un ruolo principale o comunque di rilievo o se qualcuno verrà invece utilizzato come mera comparsa. Se il buongiorno si vede dal mattino, comunque, difficilmente ci sarà di cui lamentarsi.
Tra carte e strategia
Dove Midnight Sun mi sta invece conquistando particolarmente è sul gameplay. Lo ammetto: durante i primi trailer a vedere i combattimenti basati su un sistema di carte mi era effettivamente salito un po’ di timore, ma mouse e tastiera alla mano tali dubbi sono volati via come foglie al vento. Quanto imbastito da Firaxis è infatti fin da primo acchito valido, divertente e colmo di potenziale, facile da apprendere ma profondo e altamente versatile.
Il sistema di gioco si basa infatti su tre differenti tipologie di carte diverse: Attacco, Talento ed Eroe. Le prime, come facilmente immaginabile, sono quelle standard basate principalmente sull’arrecare danno alle forze nemiche, mentre le seconde servono per ottenere buff o altri effetti particolari. Entrambe, quando usate, fanno aumentare un indicatore che prende il nome di Coraggio e che serve per poter scatenare gli effetti delle potenti carte Eroe. Ad arricchire il tutto sono poi tutta una serie di effetti differenti, in grado di render ancor più vario il ventaglio tattico in mano al giocatore.
Oltre che con il passaggio a un impianto di gioco basato sulle carte, Firaxis con Marvel’s Midnight Suns ha stravolto quanto visto negli X-Com pure sul piano del dinamismo sul campo di battaglia. Se nei precedenti titoli della talentuosa software house gli scontri potevano infatti assomigliare a delle elaborate partite a scacchi, con le truppe che si spostavano di casella in casella, cercando riparo e postazioni tatticamente migliori, in Midnight Suns tutto ciò decade completamente.
I luoghi degli scontri sono infatti ora decisamente più ridotti a livello spaziale, con i vari eroi che possono sì muoversi al loro interno ma con un’importanza decisamente minore che in passato. Complice anche la scomparsa di sistemi di copertura e della percentuale di riuscita di un attacco, dato che gli assalti ora colpiscono sempre il bersaglio, lo spostarsi perde difatti di importanza. Il tutto, almeno per quanto visto nelle prime ore di gioco, non deve però far pensare a un titolo più semplice che in passato, bensì a una svolta molto più dinamica e cinematografica. E, fidatevi, tutto ciò vi piacerà dannatamente tanto.
Non solo battaglie
Midnight Suns non è però solo combattimenti, ma molto altro ancora. Le fasi più tranquille del gioco, infatti, si sviluppano all’interno dell’Abbazia, ossia la base del potente gruppo di supereroi protagonisti del gioco. In tale cornucopia colma di mistero e occulto è possibile, non solo compiere tutte quelle azioni che abbiamo imparato a conoscere negli X-Com, come l’esecuzione di ricerche o sessioni di allenamento, ma molto altro ancora.
Decine di vestiti da sbloccare tra cui scegliere, la stanza di Hunter da personalizzare completamente e una vasta landa di terra da esplorare liberamente: queste sono ad esempio sono alcune delle attività che potremmo fare nell’Abbazia e nei suoi dintorni e, siamo sicuri, che le prossime ore di gioco ci riveleranno ben più di una sorpresa sotto tale punto di vista. Dove resta qualche dubbio è sulla modalità scelta da Firaxis per quanto riguarda i punti necessari tra le altre cose per potenziare le varie carte. Essi sono infatti distribuiti in modo più o meno nascosto all’interno della base operativa degli eroi, rigenerandosi in posti differenti di giorno in giorno. Una modalità quantomeno particolare e che non sembra studiata come tutte le altre dinamiche del titolo.
Una meccanica che pare decisamente più riuscita, ma per cui voglio comunque riservarmi una valutazione a più lungo termine, è quella relativa al rapporto di Hunter con gli altri supereroi. Con ognuno di essi avremmo infatti un livello di affinità, che si riempie in base a tutta una serie di differenti azioni. Allenarsi con lui, portarlo in battaglia, fare le scelte corrette nei dialoghi e, perché no, anche fargli qualche regalo: questi sono solo alcuni esempi di modi in cui è possibile coltivare la nostra relazione con un dato eroe.
Il tutto ovviamente considerando come le necessità e i caratteri sono tra di loro spesso profondamente diversi, con quello che potrebbe quindi far impazzire di gioia Captain Marvel che potrebbe addirittura infastidire, che ne so, Ghost Rider. Ad arricchire il tutto è poi il fatto che tali momenti di condivisione vis a vis sono spesso e volentieri colmi di riferimenti e proni a mostrare particolari sfaccettature di determinati personaggi. Insomma, qualcosa di a dir poco allettante per un fan Marvel.
Una piccola e doverosa chiosa, in questa mia prima tornata di impressioni su Marvel’s Midnight Suns, è quella relativa alla grafica del titolo. Il passo in avanti rispetto alle precedenti opere di Firaxis è netto ed evidente, con le cutscenes che sono di alta qualità e i combattimenti e le loro animazioni ricreate divinamente. Resta giusto qualche dubbio sulla resa di qualche personaggio, vedi ad esempio Iron Man, e per qualche altro difetto tecnico, ma per il resto la resa complessiva è decisamente soddisfacente.
Marvel's Midnight Suns: in conclusione
Marvel’s Midnight Sun è un fiume in piena, un’opera straordinaria per tutti gli amanti del genere e dell’universo Marvel. Certo, le diverse decine di ore di gioco che ancora mi attendono potrebbero rivelarmi qualche brutta sorpresa, ma per ora la ventata d’aria fresca portata da Firaxis pare avere tutte le carte in regola per rivelarsi uno dei migliori giochi Marvel di sempre. Ora, scusatemi, ma devo assolutamente tornare a salvare il mondo dalla minaccia di Lilith.