Mario Strikers Battle League Football | Recensione
Mario Strikers Battle League Football è il capitolo perfetto per far tornare in grande stile una delle serie più amate di Nintendo.
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a cura di Andrea Maiellano
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Ci sono voluti quindici anni per rivedere Mario e soci indossare delle scarpe con i tacchetti. Una lunga attesa che, come da copione, ha dato adito a una serie di teorie strampalate in merito al triste destino che, la serie di Mario Strikers, avrebbe incontrato nel corso di tutti questi anni.
Fra chi sosteneva fosse stata abbandonata per delle vendite non sufficienti, chi asseriva che fosse stata considerata troppo violenta rispetto agli standard di Nintendo e chi, semplicemente, pensava che fosse l'ennesima proprietà intellettuale del Colosso di Kyoto temporaneamente ibernata, in attesa del momento giusto per farle ritornare in grande stile, il tempo passò... e molte cose cambiarono.
WiiU ebbe un destino infelice, non mostrando mai terreno fertile per investire in produzioni più di nicchia (e le poco più di cinquecentomila copie vendute di Mario Tennis Ultra Smash su WiiU ne furono un chiaro segnale) e Next Level Games continuò a produrre titoli su licenza per Nintendo fino al momento in cui, dopo i risultati ottenuti con lo splendido Luigi's Mansion 3, il Colosso di Kyoto acquistò lo studio nello scorso 2021.
Nel frattempo Switch arrivò come un fulmine a ciel sereno a stravolgere, come in passato fece Wii, il mercato videoludico e vendendo milionate di unità. La nuova console di Nintendo ha mostrato di avere un'utenza eterogenea e di poter accogliere nel suo catalogo ogni tipologia di produzione. I giochi sportivi dedicati al regno dei funghi, realizzati da Camelot, hanno ottenuto ottimi risultati di pubblico e critica. Il momento di far indossare nuovamente i tacchetti a Mario era giunto e Mario Strikers Battle League Football è finalmente arrivato.
Una vita da mediano?
Capiamo perfettamente che dopo quindici anni di assenza, specialmente in un settore in cui l'utenza continua ad aumentare e a passare attraverso dei costanti cambi generazionali, in molti non sapranno cosa renda particolare la serie di Mario Strikers per cui, molto brevemente, vi possiamo dire che il punto di maggior forza della creatura di Next Level Games, è quello di presentare una variante di calcio a 5 in cui non esistono regole di condotta e le cui dinamiche di gioco abbracciano a piene mani tutto l'immaginario giapponese in merito al gioco del calcio, partendo dai tiri altisonanti che hanno reso iconico Captain Tsubasa (o Holly e Benji per i più anziani fra voi), fino a raggiungere i deliri visti in pellicole quali Shaolin Soccer.
Una formula che fin dalla sua prima apparizione, raccolse ottimi pareri da parte di pubblico, e critica, grazie alla sua capacità di mescolare perfettamente delle frenetiche meccaniche da arcade game, una spolverata di casualità presa in prestito da produzioni quali Mario Kart e una buona dose di strategia, indispensabile per comprendere come formare i team migliori, bilanciando i pro e i contro di ognuno dei personaggi presenti nel roster.
Mario Strikers Battle League Football riprende tutte queste caratteristiche del passato, ponendosi l'ambizioso obiettivo di mettere lo scontro fra i giocatori al primo posto, costruendoci attorno un'impianto ludico che spinge fortissimo sull'esperienza multigiocatore. A differenza delle produzioni sportive targate Camelot, infatti, il terzo capitolo di Mario Strikers lascia poco spazio all'esperienza in singolo, concentrandosi, quasi, completamente sull'offrire quelle che potremmo definire, delle "ottime basi per un futuro radioso".
Per chiunque voglia giocare in solitaria a Mario Strikers Battle League Football, difatti, la nuova produzione di Next Level Games propone, oltre a una corposa modalità allenamento piena di sfide da portare a termine, delle coppe nelle quali sfidare una CPU sempre più agguerrita e in grado di mettere in difficoltà, nei tornei più avanzati, anche i giocatori più navigati.
Ognuna di queste coppe si sviluppa come il più classico dei tornei. In un massimo di cinque partite da giocare, tutte a eliminazione diretta, si affronteranno differenti squadre composte seguendo il tema del campionato. La "Coppa Turbo", per esempio, avrà al suo interno tutti team equipaggiati per fare della velocità sul campo il loro punto di forza.
Questo perché ognuno dei personaggi presenti in Mario Strikers Battle League Football avrà delle statistiche ben precise, le quali indicheranno in quale tecnica ognuno di loro eccellerà, o sarà meno performante. Questa differenziazione rappresenta il cuore pulsante dell'elemento strategico presente in Mario Strikers Battle League Football, il quale in questa nuova interazione acquisisce un ulteriore elemento tattico grazie alla possibilità di acquistare del vestiario in grado di migliorare, e peggiorare, queste statistiche.
L'importanza del gioco di squadra
Con i crediti guadagnati vincendo, per esempio, le coppe presenti in Mario Strikers Battle League Football, sarà infatti possibile acquistare nel negozio in game una serie di "corazze" che si adopereranno nell'aumentare il valore di una statistica specifica, abbassandone un'altro per mantenere sempre bilanciata l'esperienza di gioco, imponendo al giocatore di fare delle precise scelte in m erito al suo stile di gioco.
Se, quindi, il vostro team si rivelasse scarso nei contrasti o poco performante nei super tiri, potrete andare a ritoccare, attraverso il vestiario, alcuni dei parametri per bilanciare al meglio ognuno dei vostri giocatori, andando a fargli ricoprire, in maniera più marcata, dei ruoli precisi sul campo.
Proprio in merito al roster presente in Mario Strikers Battle League Football, ci troviamo di fronte a "soli" dieci personaggi (Mario, Luigi, Bowser, Peach, Yoshi, Toad, Wario, Waluigi, Rosalina e Donkey Kong) che si possono dividere, molto sommariamente, in tre macrocategorie: quelli bilanciati, quelli agili e veloci e quelli pesanti e resistenti.
Queste tre tipologie non vengono mai definite in maniera chiara all'interno di Mario Strikers Battle League Football ma bastano pochi istanti sul campo di calcio per comprendere come Mario si riveli un personaggio in grado di ricoprire tutti i ruoli senza eccellere in nessuno, Toad sia in grado di muoversi agilmente sul campo e Bowser possa contrastare ogni nemico con facilità, e inaudita violenza, risultando sì lento ma anche praticamente impossibile da fermare.
Una scelta, quella di offrire un roster così contenuto, che potrebbe far storcere il naso a molti ma che si rivela essere parte di quelle "ottime basi" di cui vi accennavamo poc'anzi. Analogamente a quanto visto con altre produzioni sportive dedicate al regno dei funghi, anche Mario Strikers Battle League Football avrà un corposo supporto post lancio. Next Level Games, difatti, ha già confermato l'arrivo i altri giocatori, in forma totalmente gratuita, nel corso dei prossimi mesi.
Una scelta che comprendiamo pienamente poiché il punto focale dell'intera esperienza risiede proprio nella modalità multiplayer online e, più nello specifico, nei Club Striker. Questi club, alla pari delle gilde presenti negli MMORPG, si ergono sul concetto di fondare il proprio team di giocatori andandone a definire ogni aspetto: colori e fantasia della divisa, design della propria metà campo, decorazioni da disporre a bordo campo e così via.
Ogni giocatore potrà decidere se unirsi a un Club Striker già esistente o crearne uno ex-novo. Ognuno di questi club, ovviamente, potrà partecipare alle varie stagioni che andranno a costellare il calendario degli eventi multiplayer online di Mario Strikers Battle League Football, permettendo ai vari membri del club di ottenere le ricompense esclusive riservate proprio ai Club Striker che parteciperanno attivamente alle stagioni, salendo di graduatoria. Una modalità, apparentemente, ben gestita e che potrebbe permettere a Mario Strikers Battle League Football di avere un ciclo vitale analogo a quello di mostri sacri quali Mario Kart 8.
È ora di scendere in campo
Ora che abbiamo analizzato i vari contenuti presenti all'interno di Mario Strikers Battle League Football, rimane solo da capire se Next Level Games è riuscita a eguagliare, se non superare, il gameplay proposto dalle precedenti iterazioni della serie e dopo una mole considerevole di ore spese a ricevere manate da Wario, calci da Luigi o a venire scaraventati contro a una rete elettrica da Bowser... possiamo già dirvi che tutto è al posto giusto.
Le partite, all'interno di Mario Strikers Battle League Football, si svolgono molto celermente, presentando un solo tempo nel quale la squadra che avrà fatto più punti vincerà la partita. Durante un match "standard", una serie di Power-Up pioveranno sul campo di gioco permettendo ai vari giocatori di raccoglierli e utilizzarli sapientemente per riuscire a sovrastare la squadra avversaria.
Come per Mario Kart, anche in Mario Strikers Battle League Football, troviamo: gusci di tartaruga, bombe, bucce di banana, funghi per ottenere uno sprint e stelle che donano una temporanea invincibilità. Oltre ai Power-Up trapiantati dalla serie "kartistica" di Nintendo, durante le partite di Mario Strikers Battle League Football, si potranno anche reperire delle sfere di energia che garantiranno la possiblità a tutti i membri della squadra di compiere un "Super Tiro".
Queste abilità univoche per ogni personaggio, non sono semplicissime da eseguire e richiederanno un minimo di strategia, e una buona prontezza di riflessi, per risultare effettivamente capaci di stravolgere le sorti di una partita. Ogni qualvolta la nostra squadra sarà pregna di energia, si potrà decidere di compiere un Super Tiro. Per farlo bisognerà caricare un minimo il proprio tiro, prima di fermare un cursore in due punti precisi di una mezzaluna per poter rendere il colpo imparabile e garantire alla propria squadra due punti facilmente.
Come era ovvio aspettarsi, durante le fasi di caricamento del Super Tiro il giocatore non sarà invulnerabile e l'operazione potrà essere interrotta da un semplice contrasto, richiedendo quindi di studiare, con estrema rapidità, l'azione di gioco per poter compiere il Super Tiro con la dovuta calma e precisione. Alla stessa maniera, sbagliare il mini game associato all'indicatore a mezzaluna, non garantirà ceh il Super Tiro vada in porta con scioltezza, offrendo una finestra al portiere avversario per contrastarlo.
Quello che abbiamo particolarmente apprezzato in merito ai Super Tiri, oltre alle splendide cinematiche che ne accompagnano l'esecuzione, è la loro unicità unita alla loro capacità di generare dei debuff sempre diversi in tutti i giocatori della squadra avversaria che entrano in contatto con il pallone.
Il Super Tiro di Peach, per esempio, ammalierà ogni giocatore, portiere compreso, rendendoli molto più galanti e facendo si che lascino passare i membri della nostra squadra o addirittura, nel caso specifico del portiere, che si spostino per far entrare la palla in rete. Bowser, invece, genererà fiamme che bruceranno i nostri avversari, facendoli correre in lungo e in largo per il campo per qualche secondo. In buona sostanza, ogni Super Tiro presente in Mario Strikers Battle League Football, non si limiterà a essere una "Doppietta Facile" ma andrà studiato con la dovuta perizia per poterne utilizzare i malus che potrà generare in maniera strategica.
Poc'anzi abbiamo definito "standard" una partita di Mario Strikers Battle League Football a base di Power-Up e Super Tiri, questo perché, come da recente tradizione per le produzioni sportive di Nintendo, in qualsivoglia momento si potrà decidere di avviare una partita disattivando Super Tiri, Power-Up, Corazze e statistiche, spostando il focus del gioco dallo sfruttamento di tutti questi elementi accessori alle mere capacità, "pad alla mano", del giocatore.
Anche in questo contesto Mario Strikers Battle League Football non delude e, una volta che i Power-Up e i Super Tiri cedono il passo ai passaggi filtranti e ai pallonetti, le partite diventano un concentrato di "calcio arcade" tutto tecnica, abilità dei giocatori e contrasti violenti.
Per quanto possiamo, senza remore, affermare che Mario Strikers Battle League Football non delude le aspettative, dobbiamo appuntare per correttezza un paio di sbavature che abbiamo riscontrato. innanzitutto l'intelligenza dei portieri è risultata eccessivamente altalenante, passando dall'alternare dei muri testudinati a dei manichini immobili, il tutto in una manciata di minuti.
Alla stessa maniera la telecamera, completamente controllata dall'IA, per quanto abbia un'angolazione perfetta per mostrare la totalità dell'azione di gioco, pecca leggermente nello zoom, andando a offrire una visione d'insieme che in più di un'occasione si è rivelata eccessivamente confusionaria, specialmente sullo schermo di Nintendo Switch quando abbiamo testato il gioco in mobilità.
Mario Strikers su Nintendo Switch
Dove, invece, Mario Strikers Battle League Football ci ha sorpreso praticamente in ogni suo aspetto, è nel suo comparto tecnico che, al netto di alcuni piccoli compromessi, si è sempre rivelato solido in ogni suo aspetto. Frame rate granitico sia in mobilità, che in modalità Docked e modelli poligonali dei personaggi, ricchi di dettagli e animati con la solita cura proposta da Nintendo.
La risoluzione è dinamica quando si connette la console a un monitor esterno, mentre propone il solito tetto dei 720p in mobilità. Come per le ultime produzioni di Nintendo, abbiamo trovato ottima la resa cromatica sullo schermo di Nintendo Switch Modello OLED con colori vibranti e una resa complessiva delle immagini davvero appagante per gli occhi.
L'unico compromesso visibile che abbiamo potuto constatare, e che stona leggermente con la visione d'insieme offerta da Mario Strikers Battle League Football, risiede nel pubblico che affolla le tribune degli stadi. La conta poligonale dei personaggi che compongono il pubblico è decisamente bassa, e risulta anche comprensibile che lo sia, ma non capiamo come mai gli sviluppatori abbiano deciso di inquadrare così tanto il pubblico negli spalti, mostrando chiaramente mani squadrate e modelli a bassa risoluzione.
Niente di grave, sia chiaro, non lo consideriamo nemmeno un difetto ma ci ha fatto sorridere notare degli Yoshi che paiono presi di peso da Super Mario 64 e inseriti in ambientazioni ricche di colori, dettagli ed effetti scenici confezionati in maniera certosina. Per quanto riguarda, infine, la localizzazione, Mario Strikers Battle League Football è totalmente in Italiano e non presenta alcun tipo di doppiaggio.
Voto Recensione di Mario Strikers Battle League Football - Nintendo Switch
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Gameplay appagante e ricco di elementi tattici.
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- Le personalizzazioni disponibili sono davvero tante.
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- L'equipaggiamento è in grado di stravolgere completamente la struttura di gioco.
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- Indubbiamente divertente e appagante da padroneggiare.
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- Comparto tecnico convincente.
Contro
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- I contenuti al lancio potrebbero non risultare sufficienti.
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- L'IA dei portieri è troppo altalenante.
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- La visione d'insieme risulta a tratti eccessivamente confusa, specialmente in mobilità.
Commento
Next Level Games non è Camelot e mai come in questo caso ci viene da dire... meno male. Mario Strikers Battle League Football, difatti, non riesce solo a riportare in auge la celebre serie calcistica targata Nintendo, con un capitolo solido in quasi ogni suo aspetto ma riesce, soprattutto, a distanziarsi dall'esperienza offerta dalla dilogìa di Camelot, composta da Mario Tennis e Mario Golf, con un prodotto pensato principalmente per il multigiocatore e privo di qualsivoglia fronzolo accessorio, realizzato per rendere il titolo appetibile anche ai lupi solitari. Mario Strikers Battle League Football è prima di tutto una celebrazione alla serie iniziata dal team canadese nel 2005, un'esplosiva miscela composta da ogni aspetto vincente del passato, accuratamente rifinito per gli standard odierni, mescolato a una serie di novità pensate per rendere sempre appagante il comparto multigiocatore. Ci sono indubbiamente alcune sbavature sul versante tecnico, così come il futuro del gioco dipende quasi esclusivamente dal supporto post lancio e dall'accoglienza del pubblico, ma le carte sono tutte in regola per poter conquistare quei possessori di Nintendo Switch, alla ricerca di un titolo calcistico spiccatamente arcade ma comunque in grado di offrire una appagante componente strategica e tattica. Se, quindi, apprezzate il calcio, simpatizzate per il regno dei funghi e avete spellato i vostri polpastrelli su un qualunque titolo sportivo di stampo arcade, non fatevelo scappare.