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Mario Party Superstars | Recensione

Mario Party Superstars si pone come un capitolo totalmente fruibile su ogni modello di Nintendo Switch ma sarà solo questo il suo punto di forza?

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a cura di Andrea Maiellano

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Volendo essere estremamente maliziosi, potremmo stigmatizzare celermente Mario Party Superstars come "la versione del celebre party game di Nintendo realizzata per i possessori di Switch Lite", in realtà però questo nuovo capitolo non si limita solamente a ricucire uno strappo creatosi con le incompatibilità, fra hardware e software, del modello tascabile della famiglia Nintendo Switch ma cerca di riproporre il concept del bistrattato Mario Party: The Top 100 (uscito nel 2017 su Nintendo 3DS), dandogli la giusta forma e creando un degno "Greatest Hits" in grado di celebrare gli oltre vent'anni di questo storico franchise.

Mario Party Superstars è, quindi, un capitolo molto peculiare, che di primo acchito può sembrare un comune "more of the same" ma che in realtà è in grado di offrire, a chi lo sviscererà a dovere, un'esperienza differente rispetto al precedente Super Mario Party.

Diventare una Superstar

Mario Party Superstars si pone, fin dai primi istanti di gioco, come un progetto antologico. Una summa di tutti quegli elementi che hanno reso la serie Party un caposaldo inamovibile che non può, e non poté, mancare in qualsivoglia generazione di console Nintendo.

Una breve cinematica iniziale riprende il celebre "Warp Pipe" visto nel primo Mario Party per Nintendo 64, con un Koopa che ringrazia i vari personaggi del regno dei funghi per aver risposto alla sua chiamata, radunandosi tutti assieme attorno al peculiare sistema di trasporto per partire per un'avventura all'insegna dei ricordi.

Più volte, durante questa analisi, elogeremo la capacità di Mario Party Superstars di andare dritto al punto, evitando di perdersi in eccessive lungaggini che tentino di offrire una qualsivoglia forma di comparto narrativo al titolo. Una volontà che si percepisce fin dalle prime fasi di gioco dove, in seguito alla breve cinematica d'apertura, al giocatore verrà immediatamente messo dinanzi tutto quello che Mario Party Superstars ha da offrire.

Niente tutorial dilatati, nessuna forzatura per costringere il giocatore a giocare questa, o quella, modalità specifica. Una volta avviato il gioco tutto sarà immediatamente pronto all'uso, comodamente ripartito in un menù animato che riprende quello della prima iterazione della serie. Il leit motiv di Mario Party Superstars viene immediatamente spiegato al giocatore: diventare una superstar, ricalcando le celebri imprese compiute dai giocatori del passato in alcuni tabelloni divenuti iconici, cimentandosi nuovamente in una vastissima selezione di minigiochi ripresi da tutti i capitoli della serie.

Il menù di Mario Party Superstars è molto conciso nella sua forma e affianca alle due modalità di gioco principali, Mario Party e Monte Minigiochi, una serie di sezioni dedicate alla personalizzazione della scheda giocatore, all'acquisto dei vari collezionabili, al tracciamento dei numerosi obiettivi e, ovviamente, alle opzioni per il gioco online.

Il gioco dell'oca rovina-amicizie

Con Mario Party Superstars Nintendo ha voluto chiaramente rispondere alle critiche mosse alla precedente raccolta antologica The Top 100, garantendo in questo caso un'esperienza che non precluda nessun aspetto dell'esperienza normalmente offerta dai capitoli della serie. Mario Party Superstars, difatti, oltre a proporre 100 minigiochi del passato, offre anche una selezione di tabelloni storici nei quali ci si potrà cimentare nella modalità Mario Party.

La modalità di gioco più classica ci ha positivamente sorpreso per il numero di opzioni che mette a disposizione del giocatore, permettendo di modellare l'esperienza finale in molteplici maniere. Dopo aver scelto i quattro personaggi, e il loro livello di difficolta per quelli controllati dall'IA, viene chiesto al giocatore di scegliere che bonus e malus vorrà abilitare nel gioco. In questa breve lista si possono modificare i parametri di assegnazione delle stelle bonus, eliminando quelle totalmente casuali tanto odiate dai giocatori di Super Mario Party, cambiare il numero di turni e definire la presenza di handicap.

Infine viene offerta la possibilità di scegliere la tipologia dei minigiochi che saranno presenti casualmente all'interno della partita. Si può optare per includere tutte le categorie presenti in Mario Party Superstars, rendere disponibili solo quelli di una specifica console o decidere la tipologia di gioco preferita a scelta fra: "azione", "abilità" o "per tutti".

Una volta definiti tutti i parametri della partita viene data la possibilità di scegliere uno dei cinque tabelloni disponibili in Mario Party Superstars, tutti provenienti dai capitoli rilasciati per Nintendo 64. Ognuna di queste plance viene introdotta da una breve storia, che ne romanza celermente le origini prima di spiegare al giocatore le regole del tabellone.

La scelta compiuta da Nintendo per i tabelloni presenti in Mario Party Superstars è indubbiamente encomiabile in termini di varietà delle situazioni proposte ma risulta, da un punto di vista puramente contenutistico, troppo risicata in termini quantitativi. Da una produzione antologica che vuole celebrare i grandi successi ottenuti da questa serie, ci saremmo aspettati qualche tabellone in più, magari proveniente da qualche episodio della generazione Gamecube, anche al costo di perdere qualcuno di quei minigiochi dalle dinamiche meno convincenti.

Per il resto c'è veramente poco da dire in merito alla modalità Mario Party se non che tutto è al posto giusto, come da tradizione Nintendo. Le opzioni introdotte in questo nuovo capitolo permettono di modellare attorno all'utente l'esperienza di gioco, rendendo facoltative quelle aggiunte introdotte negli ultimi capitoli, che spaccarono letteralmente in due l'utenza.

Le regole sono sempre le stesse e i tabelloni, tutti ricreati con il motore grafico del precedente Super Mario Party, si rivelano convincenti in ogni loro aspetto, riuscendo a garantire quelle situazioni "rovina-amicizie" che da sempre hanno reso iconica la serie. Quello che abbiamo realmente apprezzato, però, è un "effetto collaterale" dato dalla necessità di rendere il gioco fruibile da tutti i possessori di una console della famiglia Switch e che ha obbligato Nintendo a rendere tutti i minigiochi, presenti in Mario Party Superstars, fruibili attraverso i pulsanti.

Minigiochi... minigiochi ovunque!

Prima di spiegarvi cosa intendiamo con "effetto collaterale", facciamo un passo indietro. Super Mario Party, il precedente capitolo uscito per Nintendo Switch, fu un grandissimo successo di pubblico. I motivi furono molteplici ma indubbiamente la possibilità di sfruttare, all'interno dei minigiochi, praticamente ogni aspetto offerto dalla console ibrida fu quello più acclamato. I Joy-Con venivano utilizzati in ogni maniera concepibile da mente umana, così come veniva offerta la possibilità di affiancare diverse Switch per estendere il campo d'azione in alcuni minigiochi.

Tutte caratteristiche innovative e che paventavano un'ispirazione, da parte degli sviluppatori, che da tempo non si vedeva in un capitolo della serie. Purtroppo, però, tutte queste novità si scontrarono con i limiti hardware di Nintendo Switch Lite, rendendo l'unico capitolo della serie disponibile per la console ibrida, incompatibile con la nuova variante presentata da Nintendo.

Mario Party Superstars, fin dalle prime presentazioni a opera di Nintendo, si è posto il fermo obbiettivo di sopperire a questa problematica, proponendo una raccolta antologica di cento minigiochi tutti fruibili attraverso i pulsanti presenti su qualsiasi modello di Nintendo Switch.

La selezione proposta da Nintendo si è rivelata davvero convincente e, al netto di alcuni minigiochi meno ispirati e meramente inseriti come riempitivo, tutte le sfide proposte da Mario Party Superstars si presentano sempre divertenti e in grado di elevare il focus verso le abilità del giocatore, rispetto all'ilarità delle situazioni demenziali in cui ci si ritrovava invischiati in Super Mario Party.

Ed è proprio questa importante differenza a creare quell' "effetto collaterale" di cui vi parlavamo. Laddove l'esecuzione di un minigioco presente in Mario Party Superstars viene totalmente coadiuvata da un controller di gioco, sono le abilità del giocatore a decretare il risultato finale. Eliminare ogni tipo di controllo di movimento, interazione con gli infrarossi o utilizzo peculiare della console riporta l'esperienza di gioco ai suoi albori, quando i minigiochi erano brevi sfide dove il più abile, o il più allenato, portava a casa la vittoria.

E questo importante focus verso le capacità del giocatore, riesce a cambiare completamente l'esperienza offerta da Mario Party Supertars rendendola, per certi versi, maggiormente votata alla competizione e meno lasciata al caso rispetto ai precedenti capitoli. E se vi state già indignando credendo che non abbiamo tenuto conto di tutti gli elementi casuali presenti nel gioco, sappiate che sono proprio quelle opzioni aggiuntive presenti all'inizio di ogni partita, che riescono a limare notevolmente gli aspetti totalmente fortuiti presenti nel gioco.

Non fraintendeteci, non stiamo asserendo che in futuro vedremo Mario Party Superstars entrare di diritto nella categoria eSports ma indubbiamente la volontà di Nintendo di renderlo compatibile con ogni console della famiglia Switch, lo ha reso un titolo in grado di offrire un'esperienza sensibilmente diversa rispetto al precedente capitolo uscito sulla console ibrida.

Super Mario Party rimane quel party game votato all'ilarità, alla totale casualità e alla demenzialità delle situazioni in grado di ricreare, mentre Mario Party Superstars riesce a incarnare meglio quella natura meramente competitiva che ogni party game dovrebbe portare in dote. Permettendo, tramite le numerose opzioni disponibili, di riproporre un sistema meritocratico in grado di premiare l'abilità e non solo la fortuna.

Non è, però, tutto oro quel che luccica perché la natura antologica di Mario Party Superstars, si scontra immancabilmente con la volontà di rendere i minigiochi compatibili con i pulsanti, rendendo la selezione proposta da Nintendo indubbiamente divertente ma anche lievemente ridondante, in quanto manca proprio tutta quella ispirazione che aveva permesso ai precedenti capitoli di differenziarsi fra loro.

Anche in questo caso non fraintendeteci, non stiamo dicendo che i minigiochi siano tediosi ma semplicemente che la sedentarietà costante offerta dall'utilizzo esclusivo del controller potrebbe far venire a noia molto presto il Monte Minigiochi, ovvero la sezione del gioco dedicata alla fruizione di queste brevi esperienze.

Monte Minigiochi può essere considerato come un "gioco nel gioco" in quanto offre la possibilità di fruire di tute le sfide presenti in Mario Party Superstars in differenti maniere. È presente la classica modalità libera (che permette di scegliere in quale minigioco cimentarsi), le modalità "partita in coppia", "sport e rompicapi" e "sfida a tre" (che offrono la possibilità di giocare offline e online a una selezione di minigiochi della categoria corrispondente) e una serie di modalità online pensate per giocatore singolo dedicate a chiunque non abbia voglia, o tempo, di dedicarsi a una partita su di un tabellone.

Il tutto funziona dannatamente bene, rimarcando la volontà di Mario Party Superstars di non perdersi in inutili lungaggini. Ci si vuole allenare prima di una sfida serale con gli amici? Ci si dedica alla modalità libera. Si preferisce sfidare gli amici in una serie di minigiochi senza rimanere vincolati alla durata di una partita classica? Si può rapidamente fare una squadra in locale e lanciarsi in una delle modalità multigiocatore. Si vuole sfidare qualcuno online? Le modalità sopravvivenza e sfida del giorno sono pensate apposta per garantire ottime esperienze "mordi e fuggi".

Oltre ai minigiochi c'è di più.

Mario Party Superstars prova a offrire un'esperienza a tutto tondo, fruibile sia in singolo che, ovviamente, in compagnia e per farlo propone una serie di collezionabili e di obbiettivi che possono essere ottenuti giocando e migliorando i propri punteggi. Un sistema molto basilare ma che nella sua semplicità funziona, riuscendo a offrire quel minimo di stimoli necessari per ritornare sovente su Mario Party Superstars, evitando che rimanga confinato a risplendere durante le serate con gli amici.

Le monete raccolte durante le partite a Mario Party, o ottenute nelle sfide di Monte Minigiochi, permetteranno di acquistare adesivi, schede giocatore e pagine dell'enciclopedia dedicata alla serie, nel negozio di Toad accessibile dalla schermata principale. La casa di Kamek, invece, si prodiga nel permettere la consultazione di tutti i collezionabili guadagnati e apprendere come sbloccare gli obbiettivi più complicati.

Come accennavamo poc'anzi è un sistema molto basilare, con delle ricompense risibili e per nulla impattanti all'interno del gioco, risulta però apprezzabile l'impegno profuso da Nintendo per offrire degli obiettivi a breve, medio e lungo termine ai giocatori.

Mario Party Superstars in mobilità... e non

Sviscerato ogni aspetto che Mario Party Superstars ha da offrire, non ci rimane altro che capire a quante, e quali, tipologie di giocatore sia dedicato questo nuovo capitolo della serie. Sorprendentemente troviamo una varietà di approcci molto più ampia rispetto al passato e che riesce a rivelarsi soddisfacente per quasi tutti i tipi di giocatori.

Se siete dei lupi solitari, Mario Party Superstars, riesce a soddisfare le vostre necessità, grazie a una pletora di opzioni in grado di rendere le partite contro l'IA molto più snelle e contenute nelle tempistiche, così come Monte Minigiochi vi permette, con le sue brevi competizioni mordi e fuggi, di sbloccare obbiettivi, raccogliere monete e svagarvi in quei piccoli momenti di pausa dalla routine quotidiana.

Se siete amanti dei party game, Mario Party Superstars incarna perfettamente lo spirito della serie, permettendo di lanciarsi in feroci competizioni personalizzate in quasi ogni loro aspetto, per venire incontro alle esigenze di ognuno dei partecipanti. Mentre una volta che si decide di sfruttare il comparto online del gioco, Mario Party Superstars riesce a offrire una serie di modalità multigiocatore solide, varie e soddisfacenti. Il netcode, durante le nostre prove, si è sempre rivelato stabile, privo di input lag e in grado di rendere meritevole di attenzioni il titolo anche a chi non ha un gruppo di amici, virtuali o fisicamente presenti nel proprio salotto, con il quale godere appieno di ogni aspetto del gioco.

La forte volontà di Nintendo di rendere il gioco compatibile su ogni versione esistente di Nintendo Switch ha fatto un gran bene al titolo in termini di versatilità. Giocato in brevi sessioni in metropolitana, o in pausa caffè, così come fruito per ore imbracciando un Pro Controller "spaparanzati" comodamente sul divano di casa, Mario Party Superstars si è dimostrato sempre convincente e divertente.

Tecnicamente siamo di fronte a una copia 1:1 di Super Mario Party, stesso motore di gioco, animazioni identiche e analoga cura dei dettagli. Le sbavature più importanti, in questo versante, le abbiamo trovate nel bilanciamento dell'IA che alle difficoltà più elevate si è mostrata semplicemente più fortunata nei tiri di dado e non più abile di noi nei minigiochi.

Sul versante artistico l'opera di ristrutturazione dei tabelloni e dei minigiochi e soddisfacente e in grado di donare una seconda primavera a moltissime esperienze del passato che, se fruite nella loro versione originale al giorno d'oggi, risultavano oggettivamente datate. Mario Party Superstars è, infine, localizzato in Italiano in ogni sua parte, come da tradizione consolidata di Nintendo.

Voto Recensione di Mario Party Superstars - Nintendo Switch


8

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Cura dei dettagli sempre elevatissima.

  • - Ottima varietà di tabelloni.

  • - Ottima selezione di minigiochi.

  • - Ricco di contenuti.

Contro

  • - Per quanto siano vari nei contenuti, un numero maggiore di tabelloni avrebbe reso giustizia alla natura antologica del progetto.

  • - La scelta di escludere ogni minigioco basato sull'uso esclusivo dei Joy-Con rende l'ottima selezione un pelino ridondante.

Commento

Mario Party Superstars è una produzione che non si perde in inutili fronzoli e va dritta al punto offrendo tantissimi contenuti, una buona varietà di tabelloni e un'ottima selezione di minigiochi, quasi tutti votati a valorizzare le abilità dei giocatori. Proprio questa sua natura maggiormente immediata e, velatamente, competitiva riesce a differenziare maggiormente questo capitolo dal precedente Super Mario Party, offrendo un'esperienza di gioco leggermente differente. Le uniche reali sbavature di questo progetto sono da ritrovarsi nel numero ridotto di tabelloni presenti nel gioco, se si considera la natura antologica dell'opera, e una silente mancanza di ispirazione dei minigiochi riproposti, dovuta alla necessità di renderlo fruibile ai possessori di ogni tipo di console della famiglia Switch. Si tratta comunque di un capitolo ben realizzato, curatissimo nei dettagli, divertente e che getta alcune basi per il futuro della serie.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Mario Party Superstars - Nintendo Switch

Mario Party Superstars - Nintendo Switch

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