Mario & Luigi: Fraternauti alla carica è uno splendido ritorno | Recensione
Il nuovo capitolo della saga di Mario & Luigi, riesce nell'intento di raccogliere la pesante eredità di AlphaDreams e portarla verso nuovi orizzonti.
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a cura di Andrea Maiellano
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Dopo 21 anni, cinque giochi principali, due remake, oltre dodici milioni di copie vendute (solo su console portatili) e il fallimento della software house che creò il franchise a quattro mani con Nintendo, finalmente la saga di Mario & Luigi è pronta per arrivare su Switch, con un capitolo che si presenta come quell'evoluzione che serviva per riportare sotto la luce dei riflettori per uno dei franchise più originali, e amati, di Nintendo.
Mario & Luigi è, giusto sottolinearlo subito per chi non ne fosse a conoscenza, un JRPG "all'acqua di rose", dove a combattimenti a turni, esplorazione, missioni secondarie e immancabile evoluzione dei personaggi, si aggiungono delle spolverate di platform, e rhythm-game, che oltre a mantenere coerente il titolo con l'universo di Mario, riescono a tenere sempre alta l'attenzione del giocatore grazie alla varietà di soluzioni proposte.
L'elemento distintivo della serie, però, è la volontà di mantenere i toni narrativi completamente disimpegnati, alternando siparietti demenziali a momenti maggiormente seri, trascinando Mario e Luigi in situazioni tanto assurde, quanto perfette per distaccarsi dalla lore più classica a cui ci ha abituati il Regno dei Funghi.
Benvenuti a Elettria
Non stupisce, quindi, che Mario & Luigi: Fraternauti alla carica cominci proprio con i due fratelli che vengono travolti da una tromba d'aria, color arcobaleno, che li trasporta a Elettria, un arcipelago di atolli che una volta erano tutti connessi a Solcamari, l'isola dove risiede il Centralbero capace di infondere linfa vitale a tutti gli atolli di Elettria.
Qualcosa però ha attentato alla pace di Elettria, sconnettendo le varie isole, andate conseguentemente alla deriva, e lasciando il Centralbero privo di energia. Una volta che Mario & Luigi scoprono quanto accaduto, si mettono al lavoro per riportare la pace ad Elettria, con la speranza di poter tornare a casa una volta riconnesse tutte le isole al Centralbero.
Un incipit narrativo tanto semplice quanto perfetto per introdurre un mondo tutto nuovo da far esplorare ai due celebri idraulici, con nuovi amici, inediti antagonisti e una serie di ambientazioni ben differenziate fra loro.
Senza perdersi a compiere le molteplici attività secondarie, la storia di Mario & Luigi: Fraternauti alla carica scorre piacevolmente fino alla fine, racontando al giocatore la storia di Elettria, e dei suoi abitanti, come una dolcissima fiaba in cui Mario & Luigi sono le figure atte a definirne l’epilogo attraverso le loro gesta.
La storia, come da tradizione per la serie, al netto di alcuni momenti in cui i toni cercano di essere maggiormente seri e di una manciata di sviluppi molto interessanti, punta tutto sulla comicità. Dalla caratterizzazione dei nuovi personaggi, passando per le linee di dialogo, fino ad alcune scelte di gameplay che vedranno Mario e Luigi assumere la posizione di due ballerini di tango argentino per eseguire le loro “Azioni Fratelli”, tutto in Fraternauti alla carica è ammantato da uno spirito ilare e goliardico, cercando di strappare un sorriso al giocatore… riuscendoci quasi sempre.
1000 modi per picchiare i nemici
Il combat system di Mario & Luigi: Fraternauti alla carica, riprende le ottime soluzioni proposte nei capitoli precedenti, ampliandole a dovere per offrire maggior varietà ai giocatori. Di base i due fratelli potranno attaccare i nemici saltandogli in testa o colpendoli con il loro martelli. Entrambe queste azioni, però, per essere portate a termine, richiederanno al giocatore di premere una serie di pulsanti a tempo, in modo tale da aumentare i danni inflitti.
In linea generale, a Mario verranno assegnati i tasti A (per saltare) e X (per usare il martello), mentre per far compiere Luigi le medesime azioni, si utilizzeranno B e Y.
In questa suddivisione risiede il cuore del gameplay di Mario & Luigi: Fraternauti alla carica, visto che tutte le azioni di gioco saranno da eseguire premendo questi tasti con il giusto tempismo.
Per farvi un esempio molto semplice: Se si deciderà di far saltare Mario sulla testa di un nemico, prima si premerà A per fargli iniziare l’azione, poi si dovrà premere B per far si che Luigi lo scagli in aria una seconda volta e, infine, premere nuovamente A per far eseguire l’ultima offensiva a Mario.
Nel caso si voglia far fare la stessa cosa a Luigi, i comandi rispecchieranno i pulsanti assegnati a quest’ultimo, rendendo ogni azione sul campo di battaglia estremamente interattiva e dinamica, obbligando il giocatore a mantenere sempre alta l’attenzione.
Ovviamente questo principio si applica anche a tutte le altre mosse, offensive o difensive, che i due fratelli potranno compiere durante le battaglie: difendersi da un attacco nemico ad area? Si dovrà saltare a tempo alternando i tasti che controllano Mario e Luigi; si vuol far compiere ai due fratelli una mossa speciale combinata? Ognuna di esse richiederà di premere con il giusto tempismo i vari comandi. Insomma, ogni combattimento, per quanto gestito dagli immancabili turni, proporrà un approccio molto attivo, riuscendo a rendere sempre interessanti gli scontri, anche quelli più basilari.
Ovviamente, il combat system di Mario & Luigi: Fraternauti alla carica, non si limita a questo e propone tutte quelle caratteristiche che ogni amante dei JRPG conosce bene. I due fratelli possono, difatti, sia subire che infliggere delle alterazioni di status; così come sono presenti debolezze e resistenze che, in questo caso, vengono applicate sia agli attacchi fisici (quindi “Salto” e “Martello”) che ai vari Bonus e Malus associati all’equipaggiamento di Mario e Luigi.
Difatti, entrambi i fratelli, potranno raccogliere, durante la loro avventura, guanti, scarpe, tute da idraulico, accessori e martelli che incrementeranno le loro statistiche e gli forniranno dei bonus, attivi e passivi, atti a definirne al meglio il ruolo durante gli scontri.
Alla stessa maniera, ogni volta che saliranno di un numero definito di livelli, si potrà aumentare un parametro in maniera permanente, permettendo di differenziare ulteriormente le caratteristiche di Mario e Luigi.
Tutti questi elementi convergono in una progressione pensata per abbracciare, soprattutto, i meno affini al genere dei JRPG, permettendo con la sola fruizione della storia principale, di riuscire ad avere sempre i due protagonisti equipaggiati adeguatamente per affrontare le sfide che si pareranno sul loro cammino.
Il problema di questa curva della difficoltà molto morbida, però, risiede nel come gli sviluppatori l’hanno implementata, ovvero riempiendo di scontri ogni area di gioco, in maniera tale da permettere ai giocatori di essere sempre al livello giusto per affrontare le nuove aree di gioco e, soprattutto, i boss che di tanto in tanto si pareranno d fronte a Mario e Luigi.
Laddove tutto funziona a dovere nel combat-system, così come le battaglie con i boss risultano appaganti per la sfida offerta, e per le soluzioni uniche proposte in ogni battaglia contro questi ultimi, la mole di scontri "normali" presenti in ogni area, risulta leggermente eccessiva, tenendo a diventare ben presto ridondante per via della semplicità con cui si possono vincere questi conflitti.
È vero, queste battaglie possono essere evitate con agilità, o alla peggio si può fuggire dagli scontri non appena essi inizieranno, ma non affrontarli tutti almeno una volta quando si pareranno davanti, rischia di rallentare la progressione dei due personaggi, andando a rendere maggiormente ostiche le battaglie più complesse.
Viaggiare per i sette mari
Mario & Luigi: Fraternauti alla carica, offre una progressione molto meno lineare che in passato, visto che fin dalle prime battute di gioco viene chiesto al giocatore di scegliere quale isola visitare, modificando in maniera, molto lieve, l'ordine degli eventi narrativi e offrendo una libertà d'azione che garantisce il giusto respiro all’esplorazione.
L’isola Solcamari, difatti, naviga all'interno di correnti prestabilite, le quali molto banalmente sono rappresentate da dei circuiti che l'isola continuerà a percorrere fino a quando il giocatore non deciderà di cambiare rotta tramite la carta nautica.
All'interno di queste correnti, possono essere rinvenuti i vari atolli che compongono l’arcipelago di Elettria, i quali però saranno raggiungibili, la prima volta che li si incontrerà solo per un determinato periodo di tempo. Essendo che Solcamari è in costante movimento, le varie isole verranno costeggiate con cadenza regolare, ma per poterle visitare si avrà una finestra di tempo ridotta, la quale imporrà costantemente al giocatore di scegliere fra l'esplorare Solcamari, che con il progredire dell'avventura offrirà sempre più cose da fare e segreti da rinvenire, o rinviare le ricerche a un secondo momento per dedicarsi all’esplorazione delle nuove isole.
Passando poi ai vari atolli, che rappresentano il cuore pulsante dell'intera progressione, sono tutti ben caratterizzati e con delle planimetrie pensate per alternare delle interessanti sezioni platform, a puzzle ambientali dove si dovranno sfruttare le doti di entrambi i fratelli per risolverli.
Molto banalmente, ogni isola di Elettria, richiederà al giocatore di visitarla minimo due volte: la prima per raggiungere il punto prestabilito per riconnetterla al Centralbero e la seconda per esplorare le aree che si sbloccheranno una volta che l’atollo riceverà nuovamente energia dall’isola Solcamari.
Con questo semplice stratagemma, molte delle missioni secondarie di Mario & Luigi: Fraternauti alla carica, vengono posizionate strategicamente nei momenti di intermezzo nella progressione della storia, permettendo sempre al giocatore di avere il tempo sufficiente per portarle a termine prima di proseguire con l’avventura principale.
Per quanto riguarda proprio la struttura delle missioni secondarie, si tratta di semplici riempitivi dove verrà richiesto al giocatore di visitare nuovamente le isole già sbloccate per raccogliere oggetti, superare delle semplici sfide o reperire risorse dai nemici per permettere ai negozi presenti su Solcamari di espandere i loro inventari.
Al netto della loro banalità in termini puramente narrativi, molte di queste missioni si rivelano rapide e ben confezionate, riuscendo a garantire la giusta varietà all’esperienza finale.
Venendo infine al level design delle isole che compongono Elettria, ognuna di esse presenta delle situazioni sempre nuove, garantendo quel giusto senso di progressione tramite il quale al giocatore sembrerà sempre di scoprire qualcosa di inedito. Inoltre, l’acquisizione progressiva di nuovi strumenti e abilità per Mario e Luigi, apre le porte alla ri-esplorazione delle isole già portate a termine, per scoprire nuovi segreti e reperire oggetti più potenti.
Un backtracking gestito molto intelligentemente e che non impone mai, a quei giocatori meno avvezzi al completismo, di fare dei tediosi avanti e indietro per progredire nell’avventura principale.
I puzzle ambientali presenti nelle isole, infine, si strutturano quasi tutti sulla stessa regola che definisce gli scontri presenti in Mario & Luigi: Fraternauti alla carica, ovvero il far eseguire determinate azioni ai due fratelli con il giusto tempismo.
Che siano sezioni in cui si devono compiere salti precisi, sfruttare abilità di copia o sfruttare Luigi per spostare delle pedane sulle quali Mario dovrà saltare, tutte le situazioni proposte risultano sempre divertenti, perlomeno la prima volta che si presentano al giocatore, visto che in alcuni, seppur rari, casi, si assiste a un’eccessiva ripetizione di queste soluzioni di gameplay.
Le intuizioni di Luigi
Luigi, in Fraternauti alla carica, ha un ruolo molto importante, visto che sarà proprio grazie a lui che si apprenderanno, di volta in volta, molte delle nuove abilità necessarie per esplorare a dovere le isole o nuovi stratagemmi per avvantaggiarsi negli scontri più complessi. Il supporto di Luigi, però, non si ferma a questo, visto che potrà essere controllato, seppur in maniera parziale, attivamente dal giocatore, permettendogli di supportare Mario nelle fasi esplorative (raccogliendo risorse, rompendo casse o aiutandolo nella risoluzione degli enigmi). Una soluzione di gameplay che, al netto della limitazione di non poter lasciare mai Luigi eccessivamente indietro durante l’esplorazione, si rivela perfetta per rendere più ritmata l’azione di gioco, commissionando al fratello di Mario tutte quelle mansioni di “reperimento e raccolta”, che se compiute attivamente dal giocatore risulterebbero eccessivamente ridondanti e tediose.
Tecnicamente fra alti e bassi
Mario & Luigi: Fraternauti alla carica si presenta con un comparto artistico completamente rinnovato e più in linea con il fatto che si tratti del primo capitolo a essere realizzato per una console casalinga di Nintendo.
I nuovi modelli realizzati per Mario, Luigi e tutti gli abitanti del Regno dei Funghi convincono fin dal primo momento e funzionano perfettamente nel differenziare la serie dalle altre produzioni dedicate ai celebri idraulici. Alla stessa maniera l’utilizzo del cel-shading garantisce un’identità artistica ben precisa a questo nuovo corso per la serie e si sposa perfettamente con lo stile ironico dell’intera produzione.
La cura di Nintendo per i dettagli è maniacale, come da tradizione, anche in questa produzione e la si percepisce costantemente quando si osserva quanto ogni ambientazione è viva, colorata e ricolma di elementi curati meticolosamente.
Purtroppo, però, è Nintendo Switch ad affossare l’esperienza generale, mostrandosi stanca e incapace di gestire sempre al meglio quanto realizzato dagli sviluppatori. In modalità “docked” si assiste sovente a dei cali di frame rate importanti, capaci di generare degli spiacevoli episodi di input lag che, immancabilmente, inquinano quelle sezioni dove il tempismo, e il ritmo con cui si premono i pulsanti, risulta indispensabile per la buona riuscita delle azioni di gioco.
Allo stesso modo, in modalità portatile, si notano sovente dei micro-cali di frame rate, che pur non generando gli stessi, spiacevoli, episodi che si riscontrano collegano la Switch a un monitor esterno, mostrano chiaramente che la console ibrida del Colosso di Kyoto ha davvero bisogno di andare in pensione.
Voto Recensione di Mario & Luigi: Fraternauti alla carica
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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Direzione artistica ricca di carisma
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Combat-system dinamico e ricco di varietà
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Accessibile anche ai non affini ai JRPG
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Tanta varietà di situazioni e di generi
Contro
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Alcune situazioni risultano eccessivamente ridondanti
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Performance non sempre impeccabili, specialmente in modalità "docked"
Commento
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Mario & Luigi: Fraternauti alla carica