Durante un appuntamento a porte chiuse Nintendo ci ha dato la possibilità di provare una nuova demo di Luigi’s Mansion 3 per poter saggiare non solamente la bontà del comparto single player ma anche quanto il titolo si riveli divertente in cooperativa con un secondo giocatore. Sfruttando un’area verdeggiante del tutto inedita, localizzata nel settimo piano dell’Hotel Miramostri, la demo messa a disposizione offriva una zona molto più vasta, e varia, di quella provata precedentemente all’E3 2019.
I primi momenti della demo ci hanno offerto un paio di corridoi, privi di nemici, per poter rinfrescarci la memoria sulle meccaniche di gioco tipiche della serie, e permetterci di testare in un territorio sicuro le novità aggiunte al gameplay di Luigi’s Mansion 3. Una volta entrati nell'ala principale del settimo piano, con lo scopo principale di dover recuperare un pulsante dell’ascensore dell’albergo sottrattoci dal boss dell’area, abbiamo potuto testare, nuovamente, la solidità del comparto single player di Luigi’s Mansion 3. Mentre eravamo intenti a superare un paio di stanze caratterizzate da puzzle ambientali, e serrate sessioni di cattura dei fantasmi, permeate dalla forte componente esplorativa tipica della serie, i ragazzi di Nintendo Italia ci hanno spiegato che l’ascensore, che eravamo intenti a riparare, altro non è che il principale mezzo di trasporto per potersi spostare fra le varie aree di gioco. In merito a queste ultime ci è stato inoltre confermato che ogni piano sarà caratterizzato da uno stile ben differenziato dagli altri, come quello medievaleggiante provato all’E3 o quello simil-giardino di questa ultima demo.
Pochi minuti dopo esserci potuti dilettare sbattacchiando fantasmi a destra e a manca, la nostra prova si è trasformata in un’esperienza cooperativa inaspettatamente divertente. Ritrovatici a condividere l'azione con alcuni nostri colleghi, abbiamo proseguito l’area verdeggiante sperimentando una veste del tutto inedita per il brand. Mentre eravamo intenti a utilizzare il celebre fratello di Mario, il nostro partner vestiva i panni di Gommiluigi trasformando il gameplay ragionato di Luigi’s Mansion 3, in un’esperienza similare a un party game basato su di una costante comunicazione fra i giocatori. I puzzle ambientali, affrontati in compagnia, assumono connotati completamente differenti, offrendo una spiccata vena competitiva che va a permeare la collaborazione fra le parti. Alla stessa maniera le fasi di cattura, grazie alla presenza di inediti fantasmi a due code, si trasformano in una attività di gruppo basata su tempistiche precise e coordinazione fra lo stordimento degli spettri e la loro conseguente cattura. Le stesse peculiarità di Gommiluigi permettono a Luigi’s Mansion 3 di offrire una componente strategica appena accennata ma dannatamente riuscita. L’ectoplasmico sosia del fratello di Mario, infatti, è dotato di soli 25 punti vita ma, per controbilanciare, la sua dipartita si risolverà in una breve assenza dall’area di gioco per potersi ricaricare all’interno del Poltergust G-0M.
Questo permette al giocatore che utilizza Gommiluigi di ricoprire un ruolo maggiormente da “tank”, lanciandosi nel cuore dell’azione per distrarre ai nemici permettendo a Luigi di restare sulla difensiva, controllando maggiormente l’azione di gioco ed evitando di incappare in spiacevoli game over. La possibilità di far rientrare Gommiluigi all’interno della futuristica aspirapolvere in qualsiasi momento della partita, semplicemente premendo due volte rapidamente lo stick analogico destro, permette, inoltre, tutta una serie di manovre evasive in grado di rendere davvero dinamiche le sessioni per due giocatori. La quintessenza di questa inaspettata deriva multiplayer di Luigi’s Mansion 3, l’abbiamo potuta testare durante lo scontro con il boss a guardia del settimo piano: uno spettrale giardiniere che utilizza una pianta carnivora come arma. Senza dilungarci in spiacevoli anticipazioni sulle meccaniche di questo scontro possiamo dirvi che, giocato in cooperativa, le dinamiche ragionate, basate sul tempismo e sullo studio dell’ambiente si sono trasformate in una costante collaborazione atta a distrarre il boss, smantellarne le difese ed effettuare potenti offensive in coppia. Indubbiamente uno stravolgimento delle meccaniche di gioco che, se si svilupperà in siffatta maniera per tutta la durata dell’avventura, offrirà una elevata rigiocabilità a Luigi’s Mansion 3.
Dopo una lotta serrata, durata oltre 15 minuti, l’ennesimo elemento di fan-service sistematicamente inserito per far sorridere il giocatore si è mostrato in chiusura della nostra demo, riportandoci alla mente l’immensa cura del dettaglio che abbiamo potuto notare durante la nostra ora di gioco. Luigi’s Mansion 3 è indubbiamente stato trattato come una IP di spessore da parte di Nintendo e la meticolosità con cui ogni dettaglio è stato minuziosamente curato è letteralmente sorprendente. Senza entrare troppo nel merito della pressoché totale distruttibilità, e conseguente interattività, degli ambienti di gioco, limitandoci solamente a fare un grosso plauso a Nintendo per il lavoro svolto, osservare tutte le differenze nei movimenti, nelle espressioni e nelle reazioni fra Luigi e Gommiluigi ci ha sorpreso in positivo, specialmente quando si notano i cambiamenti in tempo reale rispetto all’ambiente circostante e ai nemici presenti nell’area. I fantasmi, alla stessa maniera, mostrano una caratterizzazione dinamica e affascinante così come le varie aree del settimo piano dell’Hotel Miramostri si sono presentate ricche di dettagli in movimento in grado di renderle vive e dannatamente credibili.
A poco più di un mese e mezzo di distanza dall’uscita di Luigi’s Mansion 3, questa nuova prova ci ha permesso di poter osservare maggiormente l’amore riservato da Nintendo verso questa IP, nata come peculiare spin-off diciotto anni fa e diventata, con soli due titoli, una delle serie più amate dai giocatori. Se è vero che la versione definitiva del titolo si mostrerà in una veste ancor più rifinita, e migliore di quanto abbiamo potuto testare con questa demo, sicuramente ci troviamo di fronte a uno dei titoli più interessanti di questo terzo trimestre 2019, nonchè l'ennesima esclusiva di spessore per Nintendo Switch.
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