L'Unione Europea propone un nuovo divieto sull'esportazione di controller e attrezzature per videogiochi verso la Russia. La misura, presentata in vista del terzo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina il 24 febbraio, mira a limitare la fornitura di equipaggiamenti utilizzati dall'esercito russo per pilotare droni.
Questo provvedimento si inserisce in un più ampio pacchetto di sanzioni che l'UE sta valutando per contrastare l'azione militare russa. Il divieto includerebbe anche la vendita di console usate, gamepad e controller per simulatori di volo, oltre ad altri dispositivi potenzialmente utilizzabili per il controllo remoto di droni.
L'utilizzo di controller di gioco per pilotare droni militari è diventato una pratica comune su entrambi i fronti del conflitto. Le forze di difesa territoriale ucraine hanno persino sviluppato torrette telecomandate utilizzando Steam Deck.
Questi velivoli senza pilota, dal costo talvolta inferiore ai 500 dollari, si sono rivelati capaci di distruggere obiettivi militari dal valore di milioni di dollari, come carri armati e artiglieria. La loro diffusione ha radicalmente cambiato le dinamiche del conflitto, rendendo cruciale il controllo sulla loro fornitura.
Tuttavia, ci sono dubbi sull'efficacia pratica di queste sanzioni. Olena Bilousova, esperta di beni militari e dual-use della Kyiv School of Economics, ha dichiarato al Financial Times: "La maggior parte degli operatori [di droni] russi si affida a controller di fabbricazione cinese disponibili sui marketplace online in Russia", non, quindi, su controller acquisiti dall'Europa.
Infatti, dopo il ritiro delle aziende occidentali dal mercato russo nel 2022, il Cremlino si è rivolto ad altri fornitori come Iran e Cina. Secondo il Trade Data Monitor, le vendite cinesi di dispositivi per il gaming alla Russia sono quadruplicate, passando da 30 milioni di dollari nel 2022 a 120 milioni nel 2024.
Il nuovo disegno di legge dell'UE prevede anche il divieto di esportazione di prodotti chimici "necessari all'industria militare russa", come affermato da Kaja Kallas, capo della politica estera dell'UE. Nonostante ciò, la proposta dovrà essere approvata da tutti i 27 stati membri dell'Unione Europea prima di entrare in vigore.
In risposta alle sanzioni occidentali, la Russia ha recentemente vietato l'app di social media Discord e sta presumibilmente sviluppando un proprio concorrente dell'Unreal Engine 5, dimostrando la volontà di trovare alternative alle tecnologie occidentali nel settore dei videogiochi e beyond.