Lost Words: Beyond the Page | Recensione
Lost Words: Beyond the Page è la favola interattiva ideata da Rhianna Pratchett. Nella nostra recensione vi spieghiamo come riesce a coinvolgere e commuovere piccoli e adulti.
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a cura di Massimo Costante
Senior Editor
In sintesi
Lost Words: Beyond the Page è la favola interattiva ideata da Rhianna Pratchett. Nella nostra recensione vi spieghiamo come riesce a coinvolgere e commuovere piccoli e adulti.
Se vi chiedessimo di scegliere tra una storia raccontata da un videogioco e una raccontata da un buon libro, cosa scegliereste?
Il format del videogioco inteso come contenitore di storie è stato riconosciuto e sdoganato da anni, ma il talento di certi sviluppatori, in questo caso autentici “cantastorie”, permette di vedere sempre nuovi approcci e valicare nuovi confini delle esperienze di gioco. È il caso di Lost Word: Beyond the Page ideato Rhianna Pratchett e sviluppato con Sketchbook Games, che sfrutta un raffinato platform condito da alcuni rompicapo per raccontare una storia che va dritta al cuore dei giocatori.
Lost Words Beyond the Page, la forza delle parole
Rhianna Pratchett riesce a dimostrare come è possibile raccontare una storia come si farebbe con un buon libro, giocando con un platform pur sfruttando ugualmente la potenza delle parole, sviluppando un concetto davvero incredibile nella sua semplicità. È questa la vera magia di Lost Words.
Rhianna Pratchett (figlia d’arte del grandissimo Terry Pratchett), è una scrittrice fortemente ancorata al mondo dei videogiochi, essendo autrice del fumetto di Tomb Raider: The Beginning con Dark Horse e della miniserie Mirror's Edge con DC Comics, insieme a molti dei suoi racconti, ma il suo legame col mondo dei videogiochi è molto più profondo. Infatti, Rhianna ha lavorato a titoli come Tomb Raider, Heavenly Sword, la serie di Overlord, Bioshock Infinite di 2k e Mirror's Edge di EA. Il ruolo della scrittrice nello sviluppo di queste opere è stato quello di integrare i modelli di gioco con la narrazione. E mai prima di adesso abbiamo assistito a una simile svolta.
La storia di Lost Words: Beyond the Page è quella di una ragazzina di nome Izzy, che sta per vivere il tragico lutto della nonna alla quale è molto legata. Anche in questo caso, la scrittura assume un ruolo determinante, riuscendo a esorcizzare paure, incertezze e altre emozioni difficilmente esternabili. Dunque, cosa c’è di meglio di un diario? Izzy comincia a scrivere un diario dove racconta la sua profonda amicizia con la nonna, ovvero quella persona che le ha insegnato tante cose nella vita, ma anche tante storie fantastiche. È proprio per questo motivo, che mentre Izzy assiste al ricovero in ospedale della povera anziana, decide di scrivere una storia per lei.
La storia inventata da Izzy (e anche dal giocatore, grazie alle scelte compiute) parla di una ragazza che vive nel mondo di Estoria, un posto pacifico e governato dalla magia e dalle leggi della natura. La protagonista del gioco si troverà a proteggere il suo villaggio da una grave catastrofe, coinvolgendola in un viaggio che le farà capire l’importanza delle cose, delle persone e, come spesso accade, del viaggio stesso che assume un valore superiore rispetto alla meta stessa.
Giocare con le parole in un quadro artistico
Il gioco in sé è molto più di un platform. L’avventura mitica di Giorgia (è il nome che abbiamo scelto per la nostra protagonista n.d.r.) è una tela pittorica in movimento, accompagnata da musiche evocative e immersive, ma soprattutto riesce a legarsi al disagio che vive la piccola Izzy.
Nel diario si gioca moltissimo con le parole, con gli effettivi visivi ricreati con molta originalità dagli sviluppatori, creando raffinati e deliziosi puzzle. E altrettanto avviene nel mondo di Estoria, che alternandosi alla scrittura del diario, propone le avventure di Giorgia.
La protagonista nel corso dell’avventura, può usare un libro magico per interagire con l’ambiente, usando i lemmi come distruggendo con delle rocce, riparare ponti caduti, bruciare per accendere delle torce e così via.
Sketchbook Games e Fourth State hanno introdotto un sistema davvero incredibile per fare interagire con le parole il giocatore, che resterà affascinato sia per quanto riguarda le meccaniche di gioco, sia per grafica ad acquerello ricreata con Unity.
Ricordando alla lontana quanto visto con To the Moon, ancora una volta la narrazione orchestrata supera ogni aspetto del lavoro svolto. La curiosità del giocatore e le emozioni trasmesse sono davvero palpabili e rendono la parte “giocosa” un mero seppur divertente espediente a supporto della storia, che quasi dispiace aver finito dopo circa 4 ore di gioco.
Non possiamo fare altro che congratularci con Rhianna Pratchett, consigliarvi il titolo e attendere il suo prossimo lavoro!
Direttamente su Amazon Music potete ascoltare la colonna sonora ufficiale di Lost Words. Beyond the Page!
Voto Recensione di Lost Words: Beyond the Page
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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Storia unica e davvero toccante;
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Stile visivo e musiche davvero uniche;
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Un platform che diverte e sa raccontare…
Contro
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È un gioco che dispiace di aver finito troppo presto.
Commento
Lost Words: Beyond the Page è l’arte della scrittura che diventa un gioco, con la bellezza delle parole, delle immagini e della storia narrata di izzy e da lei medesima, che fantastica del mondo di Estoria. Una storia nella storia nata nel diario di questa ragazzina, che per sopportare un lutto molto forte, si estrania per restare quanto più possibile legata all’immagine e al ricordo della nonna. Il titolo è un originalissimo platform, ricco di raffinati puzzle che vi accompagneranno in un viaggio epico e memorabile, dove si riconferma il talento indiscusso di Rhianna Pratchett.