Un'altra vittima si aggiunge alla crisi dell'industria videoludica: Humanoid Origin, lo studio indipendente fondato tre anni fa da Casey Hudson, ex general manager di BioWare e creatore di Mass Effect, chiude i battenti. L'annuncio è stato dato attraverso un post su LinkedIn, dove la società ha spiegato che "un'inaspettata carenza di finanziamenti ci ha lasciato nell'impossibilità di sostenere le operazioni".
La chiusura di Humanoid Origin rappresenta l'ennesimo duro colpo per l'industria dei videogiochi, già alle prese con una serie di licenziamenti e ristrutturazioni. Lo studio era nato nel 2021 con l'obiettivo di "liberare la creatività degli sviluppatori" attraverso una nuova proprietà intellettuale, puntando su innovazione e arte nel gameplay.
Nonostante le recenti assunzioni, ancora a maggio di quest'anno, Humanoid Origin non è riuscito a completare il suo ambizioso progetto di un gioco AAA multipiattaforma ambientato in un nuovo universo sci-fi. La priorità dello studio è ora quella di supportare il proprio team nella transizione verso nuovi impieghi, in un momento particolarmente difficile per l'intero settore.
La chiusura di Humanoid Origin evidenzia ancora una volta le crescenti difficoltà che gli studi indipendenti stanno affrontando nell'attuale panorama videoludico. Nonostante l'esperienza e il prestigio di figure come Casey Hudson, la mancanza di finanziamenti stabili può rapidamente mettere in ginocchio anche progetti promettenti, lasciando professionisti talentuosi senza lavoro.
La storia dell'industria videoludica è costellata di alti e bassi, con periodi di grande espansione seguiti da momenti di crisi. Nel corso degli ultimi anni, abbiamo assistito all'ascesa e alla caduta di numerosi studi di sviluppo, alcuni dei quali hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia dei videogiochi.
Insomma, la chiusura di Humanoid Origin rappresenta un capitolo di una storia più ampia, quella di un'industria in costante mutamento. Nonostante le difficoltà, il settore dei videogiochi continua a essere un terreno fertile per l'innovazione e la creatività, con nuovi studi che emergono e ridefiniscono costantemente i confini di ciò che è possibile nel mondo dell'intrattenimento interattivo, mentre dall'altra parte è sempre più difficile rimanere a galla, con licenziamenti sia nei piccoli team che nei colossi come Sony e Xbox.