Life is Strange è uno dei videogiochi narrativi più amati di sempre: uscito ormai nove anni fa, ha trasportato ben 20 milioni di giocatori nei panni di Maxine Caulfield, portandoli a fare scelte a dir poco traumatiche. Diventata poi una saga composta da svariati titoli, l'opera originale è quella che, senza dubbio, è rimasta maggiormente nel cuore dei fan, e scommetto che nessuno si sarebbe aspettato, soprattutto durante l'ultimo Xbox Games Showcase, di vedere il ritorno proprio di Max.
E invece eccoci qui con Life is Strange: Double Exposure, sesto capitolo principale della serie in cui torneremo nel ruolo della nostra cara vecchia Max, ora diventata adulta ma ancora capace di attrarre eventi traumatici che coinvolgono le persone da lei amate. Ebbene, abbiamo avuto modo di vedere in anteprima una livestream che, grazie al contributo degli sviluppatori del gioco, ne svela le caratteristiche principali, per cui vi racconteremo quelle che sono le nostre prime impressioni a riguardo.
Nuova vita, nuovo trauma
Il team di Deck Nine ha iniziato a sviluppare Life is Strange: Double Exposure sin dall'uscita di True Colors con un obiettivo chiaro: offrire ai giocatori una nuova esperienza con protagonista Max, ma rispettando entrambi i finali del primo gioco e rendendola godibile anche per coloro che non conoscono la serie.
Troveremo, dunque, una Max che si è lasciata il passato completamente alle spalle e ha iniziato una nuova vita: ormai adulta, la protagonista è riuscita a raggiungere il suo obiettivo di adolescente, ovvero diventare una fotografa professionista. Ella è, infatti, una specializzanda presso la prestigiosa Caledon University, è meno timida e più sicura di sé stessa e si è fatta dei nuovi amici.
Ciò non significa, però, che si sia dimenticata di Arcadia Bay - d'altronde, nemmeno chi ha giocato al primo Life is Strange potrà mai dimenticare il traumatico finale -. A tal proposito, gli sviluppatori ci hanno rivelato che durante un dialogo nelle fasi iniziali del gioco potremo "rivivere" le nostre scelte, decidendo se Max ha salvato Chloe o Arcadia Bay; chiaramente, potrete confermare quello che davvero avete fatto o cambiarlo, giacché in ogni caso difficilmente impatterà la storia di Double Exposure.
Il nuovo titolo, infatti, è pensato per essere godibile anche per coloro che non hanno mai giocato a Life is Strange, rappresentando, come gli altri capitoli della serie, un'avventura standalone. Una cosa, però, è certa: per quanto Max sia cresciuta e cambiata, la sua capacità di attrarre eventi traumatici è rimasta invariata nel tempo.
Un po' come Doctor Strange
L'allegro scenario iniziale del gioco viene ben presto interrotto quando Safi, cara amica di Max, viene uccisa con un colpo di pistola a pochi metri di distanza dalla protagonista. Niente assassino, niente arma del delitto, niente prove. Solo dolore e shock.
È in quel momento che Max decide di utilizzare nuovamente il suo potere per riavvolgere il tempo, il quale aveva promesso di non usare mai più essendo legato solamente a eventi traumatici nella sua vita. Questo, però, non funziona, bensì viene "sbloccato" una nuova abilità, quella di aprire un varco per esplorare una dimensione temporale alternativa.
Ed ecco che nel corso del gameplay di Life is Strange: Double Exposure dovrete navigare attraverso due linee temporali parallele: quella "originale" in cui Safi è morta e una in cui è ancora viva, ma dove il killer è a piede libero e potrebbe uccidere di nuovo. Il vostro obiettivo, ovviamente, è quello di smascherarlo, capire come ha compiuto l'omicidio e perché, salvando così la vita di Safi.
Il perché Max ha acquisito questo nuovo potere è, a detta degli sviluppatori, al centro della storia, motivo per cui non ci hanno rivelato nulla a riguardo. Quello che sappiamo, però, è che la morte di Safi darà vita a due timeline molto differenti: in qualsiasi momento della storia sarà chiaro in quale delle due ci troviamo, dovendo avere a che fare non solo con ambientazioni dai toni diversi, ma anche con personaggi che, seppur essendo gli stessi, si comportano in modo differente.
Per navigare tra le due realtà ci avvaleremo di un'abilità chiamata "Pulse" (che verosimilmente verrà tradotta come "Pulsazione" in italiano), grazie alla quale Max può rilevare gli elementi "deboli" delle due timeline presenti nella scena in cui si trova, decidendo poi in quale delle due agire. Sarà poi essenziale ricordarsi le azioni e, soprattutto, i dialoghi compiuti nelle due realtà, in modo da non rischiare di fare gaffe e mandare in confusione sia gli interlocutori che la protagonista.
Tra novità e aspettative
Oltre al nuovo potere e a una grafica migliorata anche rispetto a True Colors, Life is Strange: Double Exposure avrà altri cambiamenti per quanto riguarda e il gameplay. Al posto della polaroid Max sarà munita di uno smartphone con cui entrate in una photo mode e scattare foto a oggetti, animali e personaggi, chiedendogli anche di mettersi in posa per noi.
Non mancheranno poi, ovviamente, le scelte, che sono sicura saranno tanto traumatiche quanto nel primo gioco della serie. Tra amicizie, amori e segreti, Life is Strange: Double Exposure saprà sicuramente capace di emozionarci, per cui non ci resta che attendere il 29 ottobre di quest'anno per provarlo finalmente con mano e immergerci nella nuova avventura di Max.