L'IA sostituisce 31 dipendenti: è sciopero nell'italiana Keywords Studios

Keywords Studios licenzia 31 dipendenti per sostituirli con l'IA, scatenando un sciopero e una serie di preoccupazioni nel settore

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a cura di Andrea Maiellano

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Nemmeno il tempo di digerire l'attuale sciopero di attori e doppiatori del settore videoludico, in virtù del mancato accordo per proteggere il loro operato dalle copie realizzate con l'IA, che ci troviamo a trattare un altro episodio decisamente preoccupante.

La Keywords Studios Italy srl, azienda specializzata in soluzioni tecnologiche per l'industria dei videogiochi e dell'intrattenimento, ha annunciato il licenziamento di 31 dipendenti nelle sedi di Roma e Milano. La decisione ha scatenato la reazione dei sindacati, che hanno proclamato lo "stato di agitazione".

I licenziamenti che vedono come movente la sostituzione dei dipendenti a favore dell'IA, iniziano a diventare preoccupanti.

L'azienda, che conta 159 dipendenti in Italia, ha giustificato i tagli con una flessione nei ricavi nel 2023, dopo dieci anni di crescita ininterrotta. Tuttavia, i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs contestano questa scelta, evidenziando come si tratti di personale altamente qualificato.

Le organizzazioni sindacali hanno annunciato il blocco degli straordinari e due giornate di sciopero da programmare nei prossimi giorni. Queste ultime criticano aspramente la decisione del Gruppo Keywords Studios Plc, che ha sedi in diversi Paesi europei, oltre che in Brasile e Giappone.

Secondo i sindacati, l'azienda intende sacrificare questi lavoratori "per ridurre il costo del personale al solo scopo di aumentare i propri margini di profitto", consapevole di ridurre gli elevati standard di qualità offerti ai clienti.

La riorganizzazione del Gruppo a livello internazionale prevede l'affidamento di alcune attività umane all'intelligenza artificiale e il trasferimento di gran parte dell'area produttiva in un mega hub già attivo in Polonia. Questa strategia ha già portato a tagli del personale in altri Paesi come Irlanda, Spagna, Germania, Brasile e Giappone.

I sindacati criticano anche le modalità e le tempistiche della procedura di licenziamento collettivo, avviata a ridosso delle ferie estive e senza considerare il ricorso agli ammortizzatori sociali o altre alternative ai licenziamenti.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs chiedono all'azienda di rivedere la decisione di ridurre il personale e di cercare soluzioni alternative per salvaguardare i livelli occupazionali.

Invitano Keywords Studios Italy a dimostrare una maggiore responsabilità sociale d'impresa, mettendo al centro la persona nell'azione e nella pianificazione dei processi lavorativi.

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