Let’s Sing 2020 | Recensione
Abbiamo testato profondamente (e acutamente) Let's Sing 2020, nuova iterazione del party game canoro di Voxler. Ecco la nostra recensione.
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a cura di Luca Salerno
In sintesi
Let's Sing 2020 è perfetto per il multiplayer con spunti buoni ma poco sviluppati per giocare da soli. La tracklist di canzoni pop è il suo punto di forza.
Il catalogo era pieno di canzoni interessanti ma ogni volta che volevamo acquistare un brano, questo quasi mai era disponibile. La prima volta ci passavi sopra, la seconda anche, la terza volta e l’entusiasmo si era presto trasformato in delusione. I diritti musicali, supponiamo, erano già scaduti. Ecco perché abbiamo tirato un respiro di sollievo davanti a Let’s Sing 2020, che propone un pacchetto completo di canzoni e una versione fisica che mette al riparo da incertezze legate ai diritti.
Bring it back, sing it back
Cosa possono avere in comune i giochi di calcio e quelli di karaoke? Entrambi vengono pubblicati con cadenza annuale accompagnati da qualche novità. E se è vero che squadra vincente non si cambia, Let’s Sing 2020 tiene fede a questa idea mantenendo la stessa lunghezza d’onda del capitolo precedente. Meglio dunque iniziare con le novità più importanti di quest’anno, ovvero quelle che riguardano la tracklist.
Come spesso succede in questi giochi, la scaletta è composta per la maggior parte da brani pop delle classifiche europee degli ultimi anni. Tra i dj resident del gioco c’è Marshmello produttore del brano Friends cantato da Anne-Marie e Wolves di Selena Gomez, assidua frequentatrice delle chart insieme a Dua Lipa qui presente con Calvin Harris e Saun Paul. No Roots di Alice Merton è un altro brano conosciuto e reso ancora più famoso dallo spot di un’automobile. Creerà invece momenti divertenti e imbarazzanti (anche con amici di lunga data) Katchi, canzone all’apparenza sconosciuta ma il cui ritornello si sente spesso in giro.
Non manca neanche la categoria dei “cantanti con faccia pulita e chitarra” come George Ezra con Shotgun e Shawn Mendes passato dalle cover su Vines ai tour mondiali anche grazie a Stitches. C’è poi la categoria che possiamo etichettare come “oldies but goodies” pensata per i giocatori che probabilmente hanno vissuto il periodo di Wanna Be delle Spice Girls e di Angel di Robbie Williams. Il gruppo più “datato” della tracklist sfocia anche nei primi anni 2000 con Maneater di Nelly Furtado e Numb dei Linkin Park. Si tratta bene o male di cantanti celebri della musica pop e a questa categoria si aggiungono gruppi storici come i Jon Bon Jovi e i Queen. Un tentativo apprezzabile di rendere la tracklist di Let's Sing 2020 più varia e interessante anche per i giocatori trentenni.
Dato che stiamo parlando di musica, ovviamente la valutazione dipende dai gusti personali ma nel complesso i 30 brani di Let's Sing 2020 propongono una tracklist divertente da giocare in compagnia e senza picchi verso il basso o verso l’alto. E forse su questo secondo aspetto si poteva fare qualcosa di più. A parte un paio di nomi che vi abbiamo appena elencato, gli artisti pop “di peso” sono davvero pochi: ad esempio sarebbe stato interessante vedere (e soprattutto sentire) anche i Coldplay, Adele e magari anche Michael Jackson o Lady Gaga (presente solo in uno dei DLC). Nulla però che penalizzi realmente la tracklist che offre agli amanti del genere un’esperienza nel complesso coerente e omogenea ad eccezione di un paio di brani dance piacevoli ma che forse poco si prestano al karaoke.
Purtroppo un limite che constatiamo in questo Let’s Sing 2020 ma comune a molti titoli simili, è l’assenza di artisti nostrani, a differenza di quanto accade su altri mercati europei. Ad esempio, la versione venduta in Francia (dove ha sede il team di sviluppo Voxler) può contare ben 25 brani di cantanti locali. Situazione simile, anche se più bilanciata, in Germania. Possiamo supporre che non sia semplice muoversi nell’intricata materia dei diritti musicali dei vari Paesi, ma sarebbe interessante assistere a una seppur minima inversione di tendenza se non con una versione italiana almeno con un DLC pensato per il nostro mercato. Non mancano infatti i brani aggiuntivi disponibili sul PSN a gruppi o nel pacchetto Song Pass, che permettono di portare a 60 il numero di canzoni aggiungendo soprattutto brani degli anni ‘70-’90.
Play the Game
Meglio chiarirlo fin da subito: Let’s Sing 2020 non rivoluziona il gameplay di questo genere di giochi. Costruendo sulle fondamenta del karaoke, più che cambiare la formula tenta di renderla più varia. I titoli di questo tipo sono fondamentalmente dei party game e se in questa modalità sono quasi infiniti, in singolo possono rischiare di stancare presto a meno che non si abbia voglia di migliorare i propri risultati su tutti i brani. Let’s Sing 2020 è eccezionale se giocato con amici e per quanto riguarda il gioco in singolo prova ad aggiungere qualche idea in più ma non sempre riesce ad andare fino in fondo.
La modalità Classic (1-4 giocatori) permette di confrontarsi su tutti i brani e ottenere anche delle ricompense in base ai risultati, come la possibilità di sbloccare le versioni strumentali di alcune canzoni, un’opzione molto interessante e paradossalmente non così comune nei giochi in stile karaoke. Attraverso questa modalità (ma non solo) è inoltre possibile sbloccare i brani del Jukebox dove si possono vedere i video musicali in maniera simile a una playlist di YouTube ma in questo caso senza la riproduzione casuale, una mancanza che di fatto limita un po' troppo questa modalità.
Tra le possibilità offerte per il gioco in singolo vogliamo inserire anche quello che all’apparenza sembra un multiplayer online. World Contest inizialmente appare come una sfida canora in rete per poi rivelarsi ben altro: quando sfiderete gli altri giocatori in classifica vedrete la loro performance in versione grafica ma senza sentire quella canora. Ecco il primo caso in cui gli sviluppatori potevano essere più incisivi, magari introducendo un multiplayer online a tutti gli effetti, con la possibilità di sentire anche la voce dell’avversario. Non sfruttata a dovere, secondo noi, è anche la modalità Mixtape 2.0 (1-4 giocatori). Il nome è piuttosto suggestivo ma in realtà i brani non sono effettivamente legati tra di loro ma le brevi clip musicali che compongono ogni sequenza sono semplicemente assemblate e divise da una schermata che rende il tutto poco scorrevole. Anche qui, ottima idea ma esecuzione non all’altezza ed è un peccato: avremmo rinunciato volentieri ai mixtape personalizzati pur di averne altri già pronti, con brani effettivamente mixati. Non resta che sperare nell’edizione 2021.
Una delle modalità più interessanti ci è sembrata invece Feat. in cui due giocatori possono eseguire un duetto con una barra che ne indica il grado di sincronia. Se siete da soli potete invece duettare virtualmente con i cantanti che però continueranno comunque a interpretare anche le vostre strofe. Feat. ci ha convinti e in futuro vorremmo vederla con canzoni già in origine pensate come duetti (in questa edizione praticamente assenti). Trasversale a tutte le varie modalità, c'è anche un sistema di progressi del giocatore, visualizzabile in un profilo che tiene traccia dei vostri progressi e basato su 25 livelli che, una volta ottenuti, permettono di sbloccare nuovi personaggi ed elementi aggiuntivi per le varie modalità.
Un po’ tutte le modalità offrono un’opzione multigiocatore (anche in singolo insieme a un’IA), quella però realmente dedicata alle serate con gli amici è Let’s Party. Qui il gioco esprime davvero tutto il suo potenziale festaiolo dato che con due soli microfoni permette di formare due squadre con un massimo di quattro giocatori ciascuna che si cimentano in una serie di minigiochi in cui, ad esempio, bisognerà raccogliere più monete possibili, smettere di cantare a comando o cantare con testi parzialmente illeggibili per mettere alla prova la vostra memoria. Questo è il punto di forza di Let’s Sing 2020: se avete un gruppo di amici appassionati di musica pop e disposti a mettersi in gioco vi garantirà delle serate divertenti per molto tempo.
Telephone
Una svolta nel genere dei giochi karaoke è arrivata con la possibilità di usare gli smartphone come microfono. Let’s Sing 2020 ovviamente non fa eccezione e dobbiamo ammettere che l’app riesce a connettersi con estrema velocità alla PlayStation 4 attraverso il Wi-Fi, mantenendo sempre un collegamento stabile. Prima di ogni canzone è richiesto di cantare per segnalare di essere pronti: una procedura di per sé fin troppo ripetitiva e che frequentemente non ha funzionato benissimo con il telefono, costringendoci a uscire dalla schermata dell’app.
Se siete in gruppo e badate più al divertimento che al punteggio, la connessione con lo smartphone è davvero un'idea molto pratica. Ovviamente se cercate una maggiore precisione è meglio usare il microfono contenuto nella confezione o altri compatibili come quello di SingStar o della WiiU (che abbiamo usato per questa recensione) ottimo in quanto a rapporto qualità-prezzo. Durante la nostra prova la rilevazione della voce si è dimostrata particolarmente accurata, Let's Sing 2020 richiede infatti molta precisione nell'esecuzione di alcuni passaggi delle canzoni e per raggiungere il punteggio necessario al disco di diamante è richiesta molta pratica, unita a qualche soluzione creativa per raggiungere le tonalità meno adatte alla vostra voce.
Dal punto di vista della regolazione dei parametri del microfono il gioco purtroppo offre molto poco: permette di regolare l’eventuale latenza, il volume delle voci dei giocatori e di calibrare la periferica prima di ogni canzone. Sarebbe stato utile, ad esempio, poter regolare la sensibilità dell'ingresso audio del microfono e ingrandire il carattere dei testi che scorrono durante le canzoni dato che risultano un po' piccoli e potrebbero creare qualche problema sugli schermi non troppo grandi. Anche un replay delle canzoni e un tutorial sarebbero stati delle aggiunte apprezzabili.
La grafica da parte sua svolge dignitosamente il proprio ruolo: è funzionale, pulita, colorata e adatta a un party game. Nel complesso stonano un po' i thumbnail dei cantanti realizzati in maniera poco convincente con fotogrammi (spesso sgranati) tratti dai video. Un po’ fastidiosi anche i rallentamenti durante le transizioni prima e dopo le varie canzoni in coincidenza con i caricamenti. Un effetto simile ma che causa un vero e proprio freeze lo si ha quando si accede alla sezione PlayStation Store all’interno di Let's Sing 2020: in tutti i nostri giorni di prova abbiamo sempre riscontrato lo stesso problema e siamo stati costretti a chiudere l’applicazione. Inspiegabilmente ci siamo imbattuti in questi freeze altre volte navigando i menù: nulla che non si possa sistemare con una patch ma, ripetiamo, è davvero inspiegabile la presenza di questi problemi considerata la leggerezza della grafica e il fatto che si tratta di problematiche facilmente identificabili in una fase di beta testing. Siamo certi che Voxler interverrà con un aggiornamento ma non possiamo non far pesare questi problemi nella votazione finale che siamo pronti a rivedere quando arriverà una patch correttiva.
[Aggiornamento: il 14 novembre 2019 gli sviluppatori hanno rilasciato una patch correttiva che aggiorna il gioco alla versione 1.01. Nelle note viene spiegato che sono stati corretti alcuni errori e sono stati migliorati il sistema di navigazione e design, le prestazioni, alcuni elementi grafici e la sensibilità degli smartphone. Possiamo confermare che il negozio per acquistare i DLC sul PSN adesso funziona in maniera corretta.]
Voto Recensione di Let's Sing 2020
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Tracklist con canzoni pop omogenea e coerente
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- Grande varietà di modalità per il multiplayer
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- Lo smartphone si può usare come microfono
Contro
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- Mancano canzoni di artisti italiani
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- Aspetti single player poco sviluppati
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- Opzioni audio-video quasi assenti
Commento
Let’s Sing 2020 è un gioco che ha molte idee interessanti in single player che però non riesce a portare quasi mai fino in fondo, preferendo affidarsi del tutto alla sua tracklist che effettivamente risulta piuttosto omogenea e con una certa coerenza di fondo. Come tutti i giochi karaoke brilla essenzialmente nel multiplayer con modalità da uno a otto giocatori. Let’s Sing 2020 potrebbe aspirare a essere qualcosa di più che un titolo karaoke essenziale in tutti i suoi aspetti, magari dando maggiore sostanza ad alcune modalità e qualche opzione in più ai giocatori. La possibilità di usare anche lo smartphone è ancora una volta un'ottima idea, anche se per una maggiore precisione è decisamente consigliato l'uso del microfono. Il titolo purtroppo, a quasi una settimana dal lancio, presentava ancora qualche problema tecnico: uno su tutti il blocco del gioco quando si tenta di entrare nel negozio, accessibile comunque dal PlayStation Store.