Le tentazioni di "Padre Gamer": un tablet per la figlioccia e 40.000$ in microtransanzioni

Un prete cattolico di Pottstown, è stato accusato di aver utilizzato la carta di credito della chiesa per spendere oltre 40.000 dollari in microtransazioni

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a cura di Andrea Maiellano

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Un prete cattolico di Pottstown, in Pennsylvania, è stato accusato di aver utilizzato la carta di credito della chiesa per spendere oltre 40.000 dollari in microtransazioni su giochi come Mario Kart Tour e Candy Crush.

La notizia è stata riportata dal Philadelphia Inquirer, che ha descritto come il reverendo Lawrence Kozak, 51 anni, sia stato accusato di furto per queste azioni e successivamente arrestato, anche se è stato rilasciato su cauzione dopo aver pagato 250.000 dollari.

L'accusa è emersa quando un contabile della chiesa ha scoperto una serie di transazioni sospette sul conto della chiesa nell'App Store di Apple, avvenute tra settembre 2019 e luglio 2022.

Le indagini hanno rivelato che l'ID Apple associato alle transazioni corrispondeva a quello del prete. Inoltre, sono emersi acquisti effettuati per la figlioccia del prete tramite un account Amazon intestato a lui, incluso un tablet con un biglietto regalo firmato "Zio Larry".

Il prete ha ammesso di aver speso i soldi per acquistare potenziamenti nei giochi, affermando di aver cercato aiuto per la sua dipendenza da giochi mobile, ma di aver fallito nel tentativo.

Ha negato di aver utilizzato intenzionalmente la carta di credito della chiesa, sostenendo che fosse solo collegata al suo account per pagare le spese della parrocchia. Tuttavia, ha ammesso di aver utilizzato accidentalmente i fondi della chiesa per le microtransazioni.

In seguito a un'indagine interna, il prete è stato dismesso dal suo ruolo e ha inviato un assegno di 8.000 dollari al suo successore come rimborso per il danno arrecato, chiedendo scusa per i suoi errori e impegnandosi a saldare completamente il suo debito con la chiesa.

Questo caso, al netto dell'ironia che può generare, solleva una riflessione su come affrontare la "dipendenza da microtransazione" esplosa con l'avvento dei giochi mobile "free to play". Difatti, per quanto si possa credere che questa ossessione per lo shopping digitale non sia una reale dipendenza, ha molti più punti di contatto con il gioco d'azzardo di quello che si può pensare inizialmente.

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