Lo studio coreano ShiftUp, sviluppatore di Stellar Blade (trovate qui la nostra recensione), ha collezionato parecchie polemiche dopo il rilascio del gioco. Per quanto critica e pubblico abbiano apprezzato, seppur con qualche riserbo, la recente esclusiva per PlayStation 5, alcune censure applicate silenziosamente dagli sviluppatori, sono andate di traverso all'utenza.
Il motivo è anche da ritrovarsi nelle recenti dichiarazioni del team, il quale orgogliosamente affermò di non aver censurato alcun aspetto del gioco, di aver avuto totale libertà creativa in merito e di poterlo proporre in tutti i mercati senza alcuna modifica.
Invece è emerso che in seguito al lancio alcuni costumi della protagonista Eve sono stati modificati, o addirittura eliminati, per coprire maggiormente il suo corpo, così come molti momenti marcatamente gore, hanno ricevuto una leggera diminuzione del sangue presente a schermo.
Questi dettagli sono emersi grazie agli utenti che hanno potuto provare il titolo nei giorni precedenti al lancio, i quali si sono visti rimuovere un costume dall'inventario e hanno notato, una volta testato il New Game +, che molte scene sono state "addolcite".
Una volta scoperto il tutto, l'utenza è andata su tutte le furie, non tanto per le censure applicate, ma per il fatto che lo studio non abbia comunicato nulla in merito, applicando le censure assieme alla patch atta a sbloccare il New Game + e a correggere alcuni bug.
Una delle modifiche più rilevanti riguarda la rimozione totale di un costume orientale particolarmente succinto, oltre a una mise a cui è stato ridotto lo spacco e ha ricevuto alcune modifiche per coprire maggiormente le gambe e la scollatura della protagonista.
Oltre , sembra che anche la quantità di sangue e gore negli scontri sia stata ridotta parzialmente rispetto a quanto mostrato inizialmente e a quanto potuto provare da chi lo ha giocato in anticipo.
Il director Hyung Tae Kim ha commentato la questione durante una conferenza stampa, ammettendo che alcune censure sono state effettivamente applicate e spiegando alla stampa che c'è stata "una discussione interna" in merito.
Inoltre non è previsto che le censure applicate a Stellar Blade vengano rimosse in futuro. Questo ha scatenato reazioni contrastanti tra i giocatori, con alcune utenti che immancabilmente hanno accusato il team di aderire a una cultura "woke", e altri che si sono limitati a considerare sia le censure, che l'intera questione, esagerata date le circostanze e data la pubblicità che il gioco ha ottenuto nei mesi scorsi proprio grazie ai vestiti della sua protagonista e allo spiccato taglio gore.
Nonostante le controversie, il gioco continua a essere al centro dell'attenzione per aspetti che, per fortuna, esulano dai soli vestiti della protagonista, però questa vicenda ha sollevato nuovamente molti interrogativi sulle politiche di censura nei giochi e sulla trasparenza dei team di sviluppo nel comunicare tali modifiche al pubblico.