Lo YouTuber Guy Dupont ha introdotto una mod insolita su DOOM, ovvero le microtransazioni tramite codici QR. Ogni volta che il giocatore raccoglie un oggetto nel gioco, viene richiesto un pagamento attraverso un codice QR, rompendo il tradizionale modello shareware di DOOM, lanciato nel 1993.
L'iniziativa di Dupont ha suscitato una discussione vivace sulla natura delle microtransazioni nei videogiochi, specialmente quando vengono introdotte in titoli a pagamento come DOOM. Questa novità va in contrasto con la versione shareware originale del gioco, che offriva gratuitamente solo il primo dei nove livelli di gioco, con la possibilità di acquistare il gioco completo per chiunque volesse continuare l'avventura.
We need to STOP running DOOM on new things
— Guy Dupont (@gvy_dvpont) April 13, 2024
and START putting new things into DOOM.
For example, today I added micro-transactions to the original game. Any time you pick up an item, the game freezes until you make a payment. pic.twitter.com/p9j9eYyOwJ
La mod di Dupont è stata condivisa attraverso un post su X, dove ha anche aggiunto alcune riflessioni personali sull'ossessione della comunità tecnologica nel far girare DOOM su dispositivi insoliti anziché aggiungere nuovi elementi al gioco stesso. Dupont ha sottolineato l'importanza di smettere di concentrarsi solo sulla riproduzione del gioco su nuove piattaforme e iniziare a implementare nuove funzionalità e innovazioni all'interno del gioco stesso.
Mentre Dupont ha cercato di portare l'attenzione sulle potenziali nuove frontiere ancora inesplorate per DOOM, la sua mod è stata accolta con una certa controversia. Molti giocatori hanno espresso preoccupazioni riguardo alla crescente presenza di microtransazioni nei giochi, soprattutto quando vengono inserite in titoli a pagamento.
Negli ultimi anni, la diffusione delle microtransazioni nei videogiochi è stata oggetto di dibattito: sebbene alcune persone le considerino un modo accettabile per finanziare lo sviluppo dei giochi, altri le vedono come una pratica commerciale discutibile che può influenzare negativamente l'esperienza di gioco.