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a cura di Michele Pintaudi

Editor

Facciamo ora un passo indietro di qualche decennio fino ad arrivare al 1987 quando l'azienda americana Worlds of Wonder, fondata da alcuni ex impiegati di Atari, mette in commercio una console casalinga molto particolare. Troppo spesso dimenticato, l'Action Max aveva tutti gli ingredienti di cui un prodotto ha bisogno per non avere successo a partire dal numero di titoli disponibile che ammontava a cinque. E basta.

I giochi erano venduti su supporto VHS, peccato che la console non disponesse di un videoregistratore che andava perciò acquistato a parte. Se a questo aggiungiamo anche che i pochi giochi disponibili presentavano lo stesso identico gameplay, consistente nello sparare a degli obiettivi posti su dei filmati pre-registrati, ecco spiegate la scarsa diffusione all'infuori del suolo americano e la prematura cessazione delle vendite.

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