Lavorare negli eSport, ecco cosa devi sapere per essere in regola

Tutti sanno cosa sono gli eSport. Non tutti magari sanno che si tratta di una vera e propria industria. Ecco cosa devi sapere per essere in regola.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Tutti sanno cosa sono gli eSport. Non tutti magari sanno che si tratta di una vera e propria industria, che coinvolge non solo i videogiocatori, ma anche altre figure. Dopotutto ci sono le aziende che creano i tornei, i team, gli allenatori, i tecnici che stanno dietro alle squadre e tante altre figure. Purtroppo in Italia tutto questo mercato non è legiferato, non esistono forme contrattuali per coloro che lavoro in questa industria, non esistono leggi specifiche, di conseguenza ci si muove spesso in una sorta di zona grigia, fatta d’interpretazioni e, come al solito, quando s’interpreta… non tutti lo fanno nella stessa maniera.

Per fare un po’ di luce sulla questione e per dare una soluzione a tutti coloro che lavorano o vorranno lavorare in questa industria, ho fatto una chiacchierata con Gianluigi Fioriglio, Avvocato Cassazionista, professore d’Informatica giuridica e, soprattutto per questo argomento che stiamo trattando, Presidente della Commissione eSport della Repubblica di San Marino.

Andrea Ferrario
Cosa comporta la mancanza di un regolamentazione ? 
Andrea Ferrario
Gianluigi Fioriglio
 Gli eSport non sono regolamentati in moltissimi Paesi, e ciò pone problemi sia per i giocatori, cioè per chi svolge una prestazione che a San Marino abbiamo definito come “esportiva”, sia per tutti gli attori del settore. 
Questo ruolo non trova una definizione nei contratti di lavoro subordinato tradizionali, quindi nascono molte difficoltà nell'inquadramento lavorativo di chi opera in questi ambiti. Sono figure non riconosciute ufficialmente che in alcuni casi potrebbero essere assimilate a tecnici informatici, ma è una forzatura. 

È necessario definire una tipologia contrattuale specifica, come è stato fatto a San Marino. Altre problematiche serie riguardano gli eventi e le competizioni. In Italia, ad esempio, si fa riferimento alla normativa del DPR 430 del 2001 sui concorsi a premio, ma questa è inadeguata per gli eventi esportivi. Ci sono solo piccole eccezioni, e al momento manca una legge che regoli gli eSport come disciplina. 

Questo significa che, se vogliamo creare un team eSport, dobbiamo basarci su normative nate per altri scopi. Anche per assumere giocatori o allenatori dobbiamo fare riferimento a contratti e norme di diritto del lavoro pensate per contesti diversi. Ricordo anche che in Italia, per le competizioni, non è possibile vincere premi in denaro, quindi chi organizza questi eventi spesso offre buoni Amazon o altri voucher. 
Queste sono solo alcune delle problematiche. Ci sono anche questioni legate alla privacy e all'inquadramento lavorativo di tutti coloro che operano in questo settore. Oltre ai team e ai giocatori, ci sono aziende che investono, organizzatori, e figure come i caster e chi si occupa di broadcasting degli eventi. 
Gianluigi Fioriglio
Andrea Ferrario
Cosa avete fatto per risolvere questo problema ? 
Andrea Ferrario
Gianluigi Fioriglio
 In Italia, in passato, ci sono state proposte di disegni di legge, che sono rimaste tali e attualmente non abbiamo norme specifiche sugli eSport. A San Marino, invece, è stata approvata nel 2023 la legge numero 80, il Codice degli eSport, che regolamenta il settore a 360 gradi. Questo codice distingue chiaramente gli eSport dallo sport tradizionale, disciplinando tutte le figure professionali coinvolte. 

La legge prevede varie tutele, tra cui anche quella pensionistica. Questa tutela non è solo per i lavoratori, ma anche per chi assume, perché consente di inquadrare correttamente i dipendenti, permettendo così d’investire in modo sicuro. Anche l’organizzazione di eventi diventa più semplice, poiché non ci si deve più affidare alle norme pensate per i concorsi tradizionali, ma a regole specifiche per le discipline esportive. 

Come dicevo, sono state regolamentate tutte le figure del settore, inclusi gli sviluppatori di software. Inoltre, per chi lavora nell'ambito degli eSport, è possibile accedere a diverse agevolazioni, tra cui un regime fiscale competitivo. È anche possibile costituire una srl con un capitale sociale ridotto rispetto a quello ordinario. In generale questo garantisce un grande vantaggio grazie alla certezza del quadro giuridico. 

Senza un contesto normativo chiaro, infatti, rischiamo di interpretare la normativa a nostro modo, ritenendo di agire correttamente, per poi essere smentiti durante i controlli, come è avvenuto nel noto caso del celebre “Langate”. La certezza normativa è quindi fondamentale.
Gianluigi Fioriglio
Andrea Ferrario
In maniera molto pratica, come cambia quindi la situazione ? 
Andrea Ferrario
Gianluigi Fioriglio
 Abbiamo definito un contratto di prestazione esportiva, che include i diritti e i doveri sia del datore di lavoro sia di chi offre questa prestazione. Abbiamo disciplinato anche gli strumenti di lavoro: chi pratica sim racing ha bisogno di volante, pedaliera e così via; chi gioca a Fortnite o ad altri titoli utilizza mouse, tastiera o pad, a seconda della disciplina. 

Abbiamo anche creato un elenco ufficiale delle discipline esportive, consultabile liberamente sul sito della commissione esport.sm. Questo elenco serve a stabilire quali giochi possono essere considerati discipline esportive ufficiali, per evitare che qualcuno crei un software e lo etichetti impropriamente come "sport." Chi desidera organizzare un torneo o una competizione esportiva può farlo, purché il titolo rientri in questo elenco. Abbiamo incluso le principali discipline e siamo pronti a valutare l'inserimento di eventuali altre. 
Gianluigi Fioriglio
Andrea Ferrario
Questo significa che chi lavora nel campo eSport, può aprire la sua azienda a San Marino per essere tranquillo che tutto sia disciplinato correttamente ed evitare che incappi nei problemi a cui abbiamo assistito negli ultimi anni? 
Andrea Ferrario
Gianluigi Fioriglio
Esatto, è possibile aprire un'azienda a San Marino. Sul sito della commissione, esport.sm, abbiamo reso disponibili tutti gli step necessari per l’iscrizione. Per acquisire lo status d’impresa esportiva, ad esempio, è necessaria una nostra deliberazione, che ci permette di verificare che chi si registra sia effettivamente pronto per avviare un’impresa esportiva. 
Dato che questa è una legge sammarinese, e non italiana, è possibile aprire un’azienda a San Marino anche se non si è cittadini del posto. Inoltre, in alcuni casi è possibile ottenere un permesso di soggiorno e, successivamente, richiedere la residenza; tutto questo è chiaramente disciplinato. 

Non è necessario essere residenti, ma occorre una sede operativa a San Marino. Questa sede può anche essere una stanza in un appartamento o un piccolo spazio in affitto, quindi non serve una sede di rappresentanza formale. 
In questo senso, è possibile contattare la Camera di Commercio di San Marino per una prima consulenza gratuita, che spiegherà tutte le formalità necessarie per aprire un’attività a San Marino. 
Gianluigi Fioriglio
Se lavorate o volete entrare in questo settore e siete interessati ad esplorare le possibilità discusse in questa intervista, vi lasciamo alcuni link utili: 

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