Leslie Benzies era il presidente di Rockstar North, lo studio noto per Grand Theft Auto, che ha deciso di lasciare la software house dopo un anno sabbatico.
Quello che sembrava un semplice addio invece è stato motivato dal mancato riconoscimento e pagamento dei diritti di Benzies su Grand Theft Auto V, oltre che a causa dei comportamenti mirati ad allontanarlo dall'azienda. Per questo motivo Leslie ha deciso di intentare causa contro Rockstar Games per 150 milioni di dollari.
Take Two e la sussidiaria Rockstar Games hanno ribattuto le accuse di Benzies in quanto è stato lui a rompere il contratto. La software house ha cercato di buttare acqua sul fuoco e di spiegare la propria posizione attraverso un comunicato stampa.
"Leslie Benzies è stato un valido impiegato della nostra compagnia per molti anni. [...] Nonostante i tentativi di risolvere la questione in modo amichevole prima e dopo la sua partenza, Leslie Benzies ha scelto questa via tentando di non considerare le condizioni contrattuali da lui precedentemente accettate in più occasioni."
Take Two aveva infatti annunciato nel dicembre del 2008 un nuovo contratto di lavoro a lungo termine per i suoi dipendenti, definendo anche la partecipazione agli utili della società.
Nonostante ciò Benzies ha più volte sollecitato Rockstar Games a ridefinire tali termini. Il 23 marzo 2015 ha indirizzato una lettera all'azienda chiedendo di essere equiparato ai fratelli Sam e Dan Houser, i due principali dirigenti di Rockstar Games.
Ma l'unica persona che può decidere quanti soldi può ricevere un dipendente per i diritti è Sam Houser, che ha ritenuto non valida la richiesta di Leslie Benzies proprio perchè avrebbe infranto il contratto firmato da quest'ultimo.
L'ex produttore e soprattutto i suoi legali sono convinti che davanti ad una giuria gli sarebbero riconosciuti i giusti meriti e diritti, anche a causa del comportamento di Rockstar Games. Egli infatti sarebbe stato spinto a prendere un anno sabatico e in questo periodo sarebbe stato estromesso dalle decisioni della società.
Al suo ritorno, il primo aprile del 2015, non sarebbe riuscito ad accedere all'ufficio di Rockstar North perché "i suoi dispositivi di accesso erano stati disattivati" e addirittura sarebbe stato costretto ad abbandonare l'edificio senza un valido motivo.
Questa nuova diatriba legale si va ad aggiungere a quella di Lindsay Lohan, anche se in questo caso la vicenda sembra molto più intricata. Per scoprire come si evolverà la situazione bisognerà attendere ulteriori sviluppi.
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