L'arte di rallentare: i migliori videogiochi per rilassarsi

Rilassarsi con i videogiochi? È possibile, e ci sono tanti modi e titoli per farlo: diamo un'occhiata più da vicino a qualche esempio!

Avatar di Michele Pintaudi

a cura di Michele Pintaudi

Editor

In un mondo dove i ritmi sono sempre più frenetici ed è ormai quasi normale avere poco tempo da dedicare a sé stessi, spesso trovare un attimo per fermarsi è essenziale. Fermarsi a pensare, a riposare, o semplicemente a tirare il fiato prima di ripartire: concedersi di staccare una volta ogni tanto è fondamentale, proprio per garantire a noi stessi di poter vivere ogni esperienza con la giusta serenità, sempre e comunque.

Ognuno di noi ha i propri modi per “evadere”, ritagliandosi quel poco di tempo utile a ricaricare le pile: c’è chi punta tutto sull’esercizio fisico, chi apprezza un buon libro, chi invece preferisce rilassarsi davanti a un film e via discorrendo. Se state leggendo questo articolo è probabile che, in mezzo a tante altre forme di intrattenimento, siate particolarmente interessati al ricco mondo dei videogiochi: del resto siamo di fronte a uno dei mezzi di comunicazione, e non solo, più potenti che siano mai esistiti. Quello che vogliamo fare è molto semplice: andremo infatti a parlare dei migliori videogiochi pensati per rilassarsi, e per godersi al meglio una piccola pausa. Buona lettura!

Rallentare, con un videogioco

Partiamo con una semplicissima premessa: ogni videogiocatore ha il proprio modo di approcciarsi a questo medium, con tutto ciò che ne consegue. C’è chi gioca solo ed esclusivamente per puro divertimento, chi cerca storie dalla trama curata ed emozionante e chi, tra le altre cose, vede i videogiochi come un modo per rallentare. Anche tra questi ultimi, volendo approfondire, troviamo chi si rilassa con esperienze estremamente calme… E chi riesce a farlo con titoli che richiedono comunque una buona dose di impegno.

Oggi proveremo a dare spazio a entrambe le casistiche, cominciando subito dalla prima. Il panorama videoludico odierno è ricco di giochi appartenenti a questo filone, e uno dei più recenti è Lake: titolo indipendente a opera di Gamious, uscito su tutte le piattaforme nel settembre 2021. Disponibile su Xbox Game Pass, il gioco è un viaggio unico e indimenticabile nonostante, a conti fatti, non vada a puntare su una trama particolare o su dinamiche troppo complesse.

Vestiremo i panni di Meredith, una donna nel pieno della sua carriera che decide di lasciarsi tutto alle spalle per fare la postina nel piccolo villaggio dov’è nata quarant’anni prima. Providence Oaks è un luogo incantato nel cuore dell’Oregon, dove la nostra protagonista farà nuove amicizie e incontrerà tante persone dal suo passato: il tutto scandito dal semplice scorrere delle giornate, passate sul nostro camioncino tra una consegna e l’altra. Il risultato finale è un’esperienza estremamente rilassante, capace di coinvolgere il giocatore pur non richiedendo allo stesso uno sforzo vero e proprio.

Il tema del viaggio è centrale anche in Journey, avventura pluripremiata firmata da Thatgamecompany dalla trama davvero essenziale. Controllando una misteriosa figura incappucciata, dovremo unicamente recarci da un punto di inizio a un punto di fine: sul nostro percorso incontreremo tanti altri giocatori intenti a compiere lo stesso viaggio, e potremo comunicare con loro scambiandoci semplici segnali in codice. La calma regna sovrana anche in Flower, titolo precedente dello studio dove il giocatore andrà a vivere… I sogni di tanti fiori poggiati su dei davanzali, all’interno dei propri vasi. Da lì avrà inizio un viaggio nella natura sterminata dove esplorare ancora e ancora, in un’esperienza visiva unica nel suo genere.

Cambiando genere ma rimanendo sullo stesso filone, è doveroso menzionare un altro titolo indie dello scorso anno: Unpacking. Nato dalla mente del designer Tim Dawson, questo puzzle game è un altro gioco che parte da un concept molto semplice. Ci troveremo infatti a dover disfare i nostri scatoloni per popolare, anno dopo anno, le stanze delle tante abitazioni in cui andremo a vivere.

La cura dei particolari è qui molto importante, e trovare il giusto spazio per mettere ogni cosa al suo posto richiederà non poca attenzione: una metafora della vita se vogliamo, per un'esperienza dalle forti sfumature zen. Altra produzione del genere è Townscaper, dove ci troviamo semplicemente a dover costruire la nostra piccola città senza obiettivi né limiti di alcun genere. Un titolo che lo stesso creatore ama definire “più un giocattolo, che un vero videogioco”.

Rilassati, è “solo” un gioco

Come abbiamo anticipato in apertura, un videogioco può rilassare in tanti modi e momenti diversi. Così come esistono esperienze come quelle appena citate, ne troviamo altre magari più immersive ma capaci allo stesso modo di aiutare i giocatori a tirare un attimo il freno. La saga di Life is Strange è uno degli esempi più mirati in questo senso, con tutta una serie di elementi che vanno a formare un mosaico complessivo pressoché perfetto.

Dalla colonna sonora al racconto delle storie dei singoli personaggi, ogni componente del gioco riesce a dare vita a un’atmosfera che possiamo definire semplicemente unica. Alcuni di voi potrebbero trovare ben poco rilassante la responsabilità di dover fare determinate scelte, alcune delle quali molto importanti, ma come detto esistono mille approcci per fruire di un medium così particolare qual è il videogioco.

Qualcuno potrebbe rilassarsi con The Sims, nonostante siano moltissimi gli aspetti da tenere sott’occhio, o addirittura con esperienze gestionali o di simulazione come SimCity, Cities: Skylines o Surviving Mars. La via di mezzo, in questo caso, è rappresentata da una serie di esperienze capaci di rientrare in uno stesso filone ben definito. Parliamo di titoli come Animal Crossing o Harvest Moon, dove piccole meccaniche da gioco di ruolo rendono il tutto un luogo perfetto per concedersi qualche ora di evasione.

Ciò che unisce questi giochi è, alla base, un senso di tranquillità trasmessa in ogni piccola, piccolissima azione. Si tratta di produzioni dove i ritmi sono sempre e volutamente molto bassi, proprio per accompagnare il videogiocatore in un viaggio all’insegna della pura calma e della totale spensieratezza. Vivere un videogioco non significa, insomma, solo ed esclusivamente accendere la console per raggiungere un obiettivo predefinito: a volte si tratta giusto di ritagliarsi il giusto spazio per sé stessi, senza pretese di alcun genere.

Nella categoria dei videogiochi capaci di rilassare potrebbe rientrare praticamente qualsiasi titolo mai uscito sul mercato, proprio perché ognuno di noi ha il proprio modo di vedere il tutto. Quelli di cui abbiamo parlato condividono lo stesso approccio di fondo, senza chiaramente tenere conto di tutte le sfumature che un’esperienza come il gaming può portare con sé.

Se siete tra coloro che trovano rilassante giocare a DOOM, insomma, non preoccupatevi: chi vi scrive ritrova spesso la giusta dose di serenità nelle vecchie avventure grafiche LucasArts, e conosce persone che amano staccare la spina dedicando qualche ora a God of War così come a Uncharted, Halo o Metal Gear Solid. Del resto si sa, il mondo è bello perché è vario. E quello dei videogiochi non fa certo eccezione.

Leggi altri articoli