Durante un recente panel a IGN Live 2024, Shawn Layden, ex capo di PlayStation, ha discusso il futuro dei videogiochi, evidenziando come, in passato, Microsoft e Sony realizzassero console con architetture radicalmente diverse. Tuttavia, oggi entrambi i produttori utilizzano hardware AMD, rendendo le differenze tra le piattaforme meno evidenti.
"Stiamo parlando di differenziali nel ray tracing, e molti di noi non hanno televisori adeguatamente avanzati per poter apprezzare il ray tracing comunque".
L'idea proposta da Layden è quella di superare la "guerra delle piattaforme" e convogliare verso una tecnologia di console domenstica standard unica. "Saremmo in un mondo migliore se potessimo unificarci intorno a una singola tecnologia standard per le console domestiche, mettendo da parte questa guerra tra piattaforme", ha dichiarato Layden.
Inoltre, nel corso della discussione, Layden ha osservato che le console di gioco stanno affrontando delle sfide, sottolineando come la base installata di console nelle varie generazioni non sia mai cresciuta oltre i 250 milioni di unità. Ha poi ricordato il breve successo della Wii, quando, grazie a Wii Fit, furono vendute circa 20 milioni di unità in più, ma tale successo non è stato sostenibile nel lungo periodo.
La crisi nell'industria
Layden ha poi commentato sulle conseguenze della pandemia, durante la quale il fatturato è aumentato del 20 o 25%, ma senza che ci fosse un ingresso significativo di nuovi utenti nel mondo della console: "Durante la pandemia, il fatturato è aumentato, ma abbiamo continuato a guadagnare più denaro dalle stesse persone", ha affermato. Ciò ha portato a un'assunzione eccessiva, seguita da licenziamenti di massa nel settore quando i guadagni non si sono mantenuti. Questo, secondo Layden, rappresenta una minaccia esistenziale per il settore dei videogiochi.
PlayStation, da parte sua, ha recentemente licenziato centinaia di sviluppatori, annullato diversi giochi non ancora annunciati e persino chiuso uno studio a Londra. Un altro studio, in partnership con Sony e composto da ex sviluppatori di Black Ops, è stato anch'esso chiuso nonostante le promesse di "completa sicurezza finanziaria" derivanti dalla collaborazione con Sony.