Sembrava fatta e invece è saltato tutto, il regolatore Regno Unito, il Competition and Markets Authority (CMA), ha ufficialmente bloccato l'acquisizione di Activision-Blizzard di 68.7 miliardi da parte di Xbox dopo aver analizzato ben tre milioni di documenti e ben 2100 email del pubblico. La conclusione finale è la seguente: "l'acquisizione potrebbe alterare il futuro del mercato dei giochi cloud in rapida crescita, portando a una riduzione dell'innovazione e a una minore scelta per i giocatori britannici negli anni a venire".
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Microsoft ha comunicato che ricorrerà in appello contro la decisione, ma è chiaro che questo è un duro colpo per le speranze di Microsoft di acquisire Activision-Blizzard ed è molto probabile che l'affare non andrà in porto. Anche perché alcune delle motivazioni sono oggettivamente inspiegabili e che sottolineano quanto il CMA sia decisamente estraneo al mercato dei videogiochi.
Il regolatore ha stimato che l'azienda di Redmond controlli circa il 60-70% dei servizi cloud gaming globali e che l'introduzione di titoli come Call of Duty, Overwatch e World of Warcraft darebbe a Microsoft un vantaggio significativo nel mercato del cloud gaming.
Il presidente di Microsoft, Brad Smith, ha diramato un comunicato in cui ha dichiarato:
"La decisione della CMA rifiuta un percorso pragmatico per risolvere i problemi di concorrenza e scoraggia l'innovazione tecnologica e gli investimenti nel Regno Unito. Abbiamo già firmato contratti per rendere disponibili i popolari giochi di Activision Blizzard su altri 150 milioni di dispositivi e continuiamo a impegnarci per rafforzare questi accordi attraverso rimedi normativi. Siamo particolarmente delusi dal fatto che, dopo lunghe deliberazioni, questa decisione sembri riflettere una comprensione errata di questo mercato e del modo in cui la tecnologia cloud in questione funziona effettivamente".
Anche l'amministratore delegato di Activision-Blizzard, Bobby Kotick, ha dichiarato che l'azienda ha già pensato a lavorare a un appello.
"Insieme a Microsoft, possiamo e vogliamo contestare questa decisione, e abbiamo già iniziato a lavorare per appellarci al Competition Appeals Tribunal del Regno Unito", afferma Kotick. "Siamo fiduciosi nel nostro caso perché i fatti sono dalla nostra parte: questo accordo è positivo per la concorrenza".
Microsoft aveva pensato di concludere l'accordo entro il 18 luglio, ma è molto probabile che ora sarà costretta a pensare a un'estensione dell'accordo di fusione. Se il tutto non dovesse avvenire entro la fine di luglio, Microsoft dovrà dare 3 miliardi di dollari ad Activision di tasse di separazione.